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Berbenno

Berbenno è un comune di 2.358 abitanti in provincia di Bergamo, della regione Lombardia. Posto nel cuore della Val Imagna, Berbenno sorge ad oltre 675 m.s.l.m.

Storia

Primi resti di presenza umana infatti risalgono addirittura all’età del rame, come si evince dal recente ritrovamento di sepolture umane, comprendenti ossa e relativo arredo funebre, avvenuto nella grotta denominata Büs del cunì. Si presume comunque che il territorio fosse abitato anche in epoca etrusca e dai Galli Cenomani, poco prima dell’arrivo dei Romani. E’ comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, tanto da essere citato in documenti ufficiali per la prima volta nell’anno 1187, quando viene sancita la gestione delle rendite di questi territori a favore della diocesi di Bergamo. L’epoca medievale vide imperversare nella zona scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l’attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte popolari, avvenute nella zona nel 1363, nel 1376 e nel 1407, e soffocate con le armi. La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.

Da vedere

Canonica - l'edificio, che fonde armonicamente con la costruzione della grande chiesa parrocchiale, è collegato da un piccolo tratto di porticato giàesistente nel 1500, alla chiesa, nel quale la popolazione si riuniva per discutere i problemi della comunità. Da elementi emersi nel corso dei lavori di riattamento, pare di poter dire che in origine i locali di abitazione erano molto vasti e alti, tali da poter ospitare i diversi sacerdoti che costituivano il presbiterio della pieve di Berbenno e che si trasferivano la Domenica nei villaggi vicini per il servizio religioso. Dall'ampia terrazza, che si trova nella parte verso Valle, si ammira l'ampio panorama delle Orobie e della Valle dell'Adda nella sua parte centrale. Notevole è e' l'atrio, per il quale si accede al piano di abitazione del Parroco: lungo le pareti sono dipinti gli stemmi delle famiglie nobili, dalle quali per molti secoli provennero gli arcipreti di Berbenno.

Casa Noghera - si affaccia, a Ovest, sulla piazza Garibaldi, e a Nord sulla Via Roma: risale con molta probabilita' al 1700. Apparteneva anticamente alla nobile famiglia Noghera, che possedeva, ancora nel 1900, una vasta proprieta' in localita' Much, sulla mulattiera che da Berbenno conduce a Pedemonte. In seguito, estintasi la famiglia Noghera, l'edificio e' stato acquistato dalla famiglia Bianchini, che l'abita tuttora. L'ingresso principale, come pure l'ingresso all'antica cappella, dedicata a Maria Immacolata ed ora chiusa, si aprono sulla via Roma. Sempre su questa facciata si notano al primo piano sette finestre chiuse da antiche ante, finemente dipinte a motivi floreali. Infatti l'interno del primo piano non e' stato riattato, per l'intervento della Soprintendenza alle Belle Arti, che ha asportato parte degli affreschi interni. L'edificio si compone di due piani superiori, solaio e pianterreno, adibito in parte a stalla e fienile.

Casa Moncecchi - si trova in Via Roma in prossimita' della Piazza Garibaldi, fino agli anni cinquanta e' stata adibita a scuola: infatti in una soffitta vi e' tuttora un banco e si notano ancora delle iscrizioni in alcuni locali, non ancora restaurati. L'edificio e' composto dal pianterreno, due piani superiori, e dalla soffitta. Si accede all'atrio di ingresso da un bel portale in pietra a tutto sesto; sopra il quale attualmente si intravede un affresco molto sbiadito, per cui risulta difficile identificarne il motivo. Vi si notava, fino a pochi anni fa, anche uno stemma in marmo che raffigurava un cigno con a fianco la lettera P. La casa probabilmente apparteneva alla nobile famiglia dei Parravicini Capelli o ai Parravicini de Asnago. A sinistra dell'atrio si scende da un portone alle cantine; il pianterreno e' adibito ora a falegnameria. Da due rampe di scale si sale poi al primo e al secondo piano; il primo piano e' stato in parte riattato ed e' abitato attualmente dalla famiglia Moncecchi. Dalla finestra rivolta a Sud del primo locale si puo' ammirare il panorama dì Berbenno e in particolare la Torre dei Capitani.

Casa Piccioli - la casa si trova in localita' Palasio, la facciata che dà sulla strada e' alta circa 8 m. e larga 12 m. Sotto la grondaia vi sono quattro piccole finestrelle rotonde incorniciate da decorazioni. Al primo piano o piano nobile si notano al centro, due finestre, coperte da una rete arrugginita, con piccoli davanzali sotto i quali si possono intravedere molto sbiadite delle cornici dipinte, di color azzurrino. All'altezza delle finestre, su tutta la facciata appare un motivo decorativo a scacchi, agli angoli invece si nota una decorazione raffigurante pietre di diversa dimensione, sempre azzurre, con delle sfumature bianche. Al pianterreno ci sono altre due finestre con davanzali lavorati. Anche queste sono incorniciate da decorazioni piu' accurate, sempre dipinte, bianche perche' molto sbiadite. Parallela ai davanzali vi e' una piccola striscia bianca che percorre tutta la facciata. Sempre sulla facciata vi e' una porta di ingresso a tutto sesto in pietra, la porta e' in legnoe si chiude con un catenaccio. All'interno vi sono due piani: il pianterreno e il primo, ciascuno di quattro stanze. Al pianterreno vi era probabilmente un salone o una cappella, come si puo' supporre dall'affresco a carattere religioso: vi si notavano immagini di santi. L'antico salone e' stato diviso in due locali, di cui uno e' stato adibito a cucina.

Casa Marchionni - si trova in prossimita' della contrada Palasio, sulla strada che congiunge Berbenno a Regoledo. Risale con probabilita' al 1700, appartenne fino al 1900 alla nobile famiglia Sassi di Sondrío, che possedeva a Berbenno dei terreni. L'ingegner Sassi, che regalo' al comune di Sondrio il suo giardino e il suo Palazzo, era solito trascorrere le vacanze estive in questa casa. Successìvamente il fattore dei Sassi, Umberto Marchionni, padre di Luigi Marchionni, acquisto' la casa. L'edificio, lungo 35 m., largo 20 m. e alto 8 m., si compone del pianterreno e di due piani superiori. Si pensa che una frana abbia ricoperto parte della casa, innalzando la strada di piu' di un metro.

Canonica ai Crotti detta Casino - oltre alla canonica adiacente alla chiesa arcipretale ve n'era un'altra, in posizione dominante, nella contrada Crotti. Qui l'arciprete o il canonico veniva a trascorrere l'estate, perche', data la vicinanza del torrente Finale, il luogo era piu' fresco. La casa, detta anche " il Casino ", si compone del pianterreno, due piani superiori e della soffitta. L'edificio fu probabilmente costruito nel 1600 e riattato nel 1700 dall'arciprete Bernardo Piazzi di Ponte. Si nota infatti sulla lunetta sovrastante il portale un affresco datato 1704 che raffigura la Vergine e due angeli, in mezzo o delle nuvole. Dipinse anche l'affresco che si nota sopra il portale d'ingresso dell'attuale canonica; lavoro'pure a Postalesio e a Spinedi.

Come arrivare

In auto: uscita autostrada A4 Bergamo, seguire le indicazioni per la Valle Imagna - S. Omobono. Percorrere la strada provinciale. Dopo Capizzone oltrepassare la galleria e la frazione di Ponte Giurino.

In aereo: Bergamo è servita dall'aeroporto di Bergamo - Orio al Serio.

Tipologie