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Cenate Sotto

Cenate Sotto è un comune che si trova in provincia di Bergamo della regione Lombardia e conta 3.135 abitanti. Sorge a 267 metri sopra il livello del mare, situato all’imbocco della val Cavallina.

Storia

Il nome definitivo di Cenate appare qualche decennio più tardi, precisamente nel 830, quando un documento di eredità recita: Casa sua de Cenate. L’epoca medievale vide il paese di Cenate Sotto in una posizione strategica, che gli permetteva di essere in una posizione difensiva e di controllo sulla strada che dalla pianura porta in val Cavallina ed a Trescore Balneario. Posta in una posizione predominante sull’intero paese, venne edificato per conto della famiglia Suardi, che ne subì l’esproprio da parte della Repubblica di Venezia nel 1483, la quale lo assegnò alla famiglia Lupi, schierata con la Serenissima. In epoca medievale furono numerose le diatribe tra i due borghi del paese divisi tra loro dal torrente Tadone. La scissione amministrativa venne ratificata nel 1611. Nel 1927 il paese fu accorpato in un’unica entità amministrativa con i comuni di Cenate Sopra e San Paolo d'Argon, prendendo il nome di Cenate d’Argon. Le richieste di autonomia pare siano state diverse ma si dovette attendere la fine della seconda guerra mondiale, esattamente nel 1948, per l'ottenimento dell'auspicata autonomia.

Da vedere

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN MARTINO VESCOVO - adagiata tra le due vette del monte Misma all’altezza di 830 metri sul livello del mare. Già nel XIV secolo la vita parrocchiale ruotava attorno alla nuova chiesa intitolata a S. Martino Vescovo, edificata in una posizione più consona alle esigenze della popolazione che, superato il timore di scorrerie ed invasioni, si era pian piano trasferita dagli aspri rifugi del monte ai dolci declivi collinari ed in pianura dove si dedicava prevalentemente ad attività agricole. Elegante è pure il coro con belle sedie in noce. La trionfale facciata venne realizzata nel 1828 su disegno dell’architetto Bottani, conservando il bel portale di marmo di Zandobbio ed il busto di San Martino già presenti nella facciata originale. Col progressivo aumento della popolazione, nel secondo decennio del XX secolo, su progetto dell’ing. Luigi Angelini, la facciata venne quasi fedelmente ricostruita dieci metri più avanti per consentire l’ampliamento della navata.

CAPPELLA DEI MORTI DEI PRATI -dopo anni di guerre, combattute tra spagnoli e francesi per la supremazia in Lombardia, nel 1527, ad aggravare una situazione già critica, si aggiunge una terribile epidemia di peste che mieté vittime in quantità, riducendo drasticamente la popolazione delle città e delle campagne già allo stremo delle forze a cause del perdurare della carestia. Il poetico manufatto si raggiunge percorrendo una deliziosa strada di campagna ombreggiata da rustici arbusti di biancospino, prugnolo, corniolo e da cespugli di rosa canina, mora e caprifoglio che nelle stagioni mutano la loro veste, ora catturando l’olfatto con delicati od intensi profumi, ora attirando lo sguardo con i candidi semplici fiori, oppure con un trionfo di bacche e di frutti color porpora e violetto. Il luogo sul quale è stata edificata l’edicola è tra i più suggestivi sia per il silenzio che vi regna, sia per la varietà del panorama.

CHIESA DI SAN BERNARDO - come appariva nel lontano 1819 a Giovanni Maironi da Ponte, sorge l’oratorio dedicato a San Bernardo, di sicuro già esistente nel 1609, secondo la testimonianza di un legato testamentario elargito in suo favore quello stesso anno. Nel complesso, la chiesetta conserva caratteristiche architettoniche tipicamente settecentesche, con la sua facciata rivolta a mezzogiorno, lambita dalla strada provinciale dalla quale è separata da una breve scala d’accesso rivolta verso la porta principale. L’interno della chiesetta appare in tutta la sua semplicità, con una sola navata a pianta quasi quadrata con spigoli arrotondati, secondo il gusto settecentesco. Le pareti sono ingentilite da lesene; il soffitto è a volta. Due gradini di pietra, lavorati secondo il gusto settecentesco, introducono al presbiterio al cui centro spicca il semplice, ma elegante altare di marmo.

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN ROCCO - è sorta sull’area d’una cappella preesistente, edificata con ogni probabilità nel 1630, ad imperitura memoria dei morti della peste. Lo scopo espresso dai postulanti era di poter partecipare alle funzioni con più facilità, vista la distanza della contrada dei Brugaletti dalla parrocchia di San Martino, I fedeli s’impegnavano ad assegnare all’oratorio una dote di quattro scudi da utilizzare per le spese di mantenimento dell’edificio e del chierico celebrante.

Come arrivare

In auto: Autostrada A4 Milano - Venezia, uscita di Bergamo, seguire le indicazioni per Lovere. Prendere la SS 42, arrivati all'altezza di Cenate Sotto.

In aereo: aeroporto di Bergamo - Orio al Serio.

Tipologie