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Covo

E un comune di 3.827 abitanti che si trova in provincia di Bergamo della regione Lombardia. Ha una superficie di 12,7 chilometri quadrati, sorge a 115 metri sopra il livello del mare. Confina a Nord con Romano di Lombardia e Cortenuova, a Est con Calcio, a Sud con Antegnate, Isso e Barbata, a Ovest con Fara Olivana Con Sola. Covo è un comune che basa la propria economia sull'agricoltura e sull'allevamento.

Storia

Covo compare per la prima volta in un documento dell'anno 920, proprio nello stesso modo in cui è scritto oggi. Le origini del paese ancor’oggi non sono del tutto chiare e quindi soggette ad ipotesi avanzate dagli studiosi che analizzano le realtà della zona. Per cercare spiegazioni concrete spesso ci si concentra sull’origine del toponimo: in questo caso difatti l’ipotesi più accreditata farebbe derivare il nome da cavus, ovvero canale, che indicherebbe il fosso bergamasco, canale artificiale ampliato notevolmente in età medievale, ma risalente all’ epoca romana. Il primo documento scritto che attesta l’esistenza del paese risale all’anno 920, nel periodo storico in cui questi territori erano stati conquistati dai Franchi. Il borgo ebbe un notevole sviluppo, essendo inoltre posto in una zona ricca di strade commerciali che collegavano le principali città della Lombardia, e venne inizialmente assegnato in feudo ad una certa Contessa Matilde. Questa, con un atto datato 1098, donò i suoi possedimenti territoriali alla diocesi di Cremona, che ne mantenne il possesso per parecchi anni. Tuttavia nella zona si faceva sempre più forte l’influenza esercitata dalla famiglia guelfa dei conti di Cortenuova che cercarono a più riprese di strapparne il possesso. L’apice degli scontri si verificò nel novembre del 1237, quando nelle vicinanze si scontrarono gli eserciti guelfi delle città di Brescia e Milano e quelli ghibellini composti dalle truppe imperiali dell’imperatore Federico II, sostenitore delle città di Bergamo e Cremona. L’esito arrise a questi ultimi e Covo, schierato con la fazione guelfa, subì la distruzione di gran parte degli edifici preposti alla difesa, tra i quali anche il castello che venne raso al suolo. La situazione di instabiltà politica durò fino alla prima metà del XV secolo, quando irruppe la Repubblica di Venezia che, applicando una politica lungimirante in ambito sociale ed economico, riuscì a porre fine all’epoca medievale e gli scontri ad essa legati. I territori vennero quindi assegnati al condottiero Bartolomeo Colleoni, legatissimo alla città lagunare, che donò al paese una preziosa reliquia di San Lazzaro. Con la Serenissima Covo condivise le sorti fino al trattato di Campoformio quando venne aggregata alla Repubblica Cisalpina. Dopo la successiva assegnazione di questi territori agli austriaci, che inserirono il paese nel Regno Lombardo-Veneto, avvenne il definitivo passaggio al Regno d'Italia, dopodiché non si verificarono più episodi di rilievo, con il paese intento a vivere della propria quotidianità dettata dai ritmi rurali.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale - edificata in luogo di un vecchio edificio di culto verso la fine del XVIII secolo utilizzando materiali ottenuti dalla demolizione di antichi edifici, tra cui due piccole chiesette e le torri del vecchio castello, è dedicata ai santi Filippo e Giacomo. Al proprio interno custodisce una reliquia di San Lazzaro, regalata alla popolazione da Bartolomeo Colleoni, un organo di pregevole fattura ed opere pittoriche di buon pregio.

Centro storico - l'unica traccia del passato medioevale del borgo è rappresentata dalla torre sovrastante la porta meridionale del castello. I resti degli spalti e il fossato che ancora li circondava nel settecento, sono stati spianati tra la fine di quello stesso secolo e i primi decenni dell'ottocento da privati cittadini, che li avevano acquistati dal comune.

Palazzo Secco - che aveva ospitato Napoleone III nel 1859, è stato demolito nei primi anni settanta. Non esiste più traccia neanche delle antiche chiese abbattute nel 1775 per ricavare materiale da costruzione per la nuova parrocchiale.

Come arrivare

In auto: Covo è collegato a Bergamo e a Cremona dalla statale Soncinese, che ad Antegnate (km 1,5) incrocia la statale n. 11 per Brescia e Milano. È collegato a Fara Olivana Con Sola, Cortenuova e Calcio da buone strade provinciali; altre strade comunali e consorziali raggiungono Isso, Barbata e i cascinali del territorio comunale.

In aereo: aeroporto di Bergamo - Orio al Serio.

Tipologie