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Foresto Sparso

Foresto Sparso e un comune che si trova in provincia di Bergamo della regione Lombardia, con 2.850 abitanti e ha una superficie di 7,7 chilometri quadrati. Sorge a 346 metri sopra il livello del mare, posto nel cuore della Val Calepio. Confina a Nord con il comune di Berzo San Fermo, ad Est con Adrara San Martino, a Sud con Villongo a Sud-Ovest con Zandobbio e a Ovest con Entratico.

Storia

L’origine del toponimo è attribuibile all’esistenza in passato di una grande foresta nella conca in cui si trova il paese: in tal senso un documento risalente all’anno 1153 cita busco qui nominatur Forestum. La seconda parte del nome invece è dovuta alla disposizione del centro abitato, molto frammentata, sparsa su tutto il territorio comunale. Il paese ha una storia antica avvolta dal mistero, anche a causa della sua posizione geograficamente un po’ isolata, che non ha permesso di avere notizie antecedenti all’anno 1153, quando il comune viene citato per la prima volta nel documento precedentemente descritto. Le cronache del tempo riferiscono che il livello di maggior recrudescenza delle lotte è databile all’ anno 1380, quando le milizie ghibelline provocarono una vera e propria carneficina tra i rappresentanti dell’opposta fazione, bruciando edifici ad essi appartenuti. Negli anni successivi, gli abitanti ricostruirono le loro modeste dimore, continuando a coltivare i campi e a pascolare il bestiame. Ma la pace non fu duratura, perché alle lotte tra guelfi e ghibellini si sostituirono gli scontri in campo aperto tra l'esercito di Venezia e quello di Milano. Il celebre Niccolò Piccinino, al soldo dei milanesi, nel 1428 pose l'assedio al castello di Calepio che riuscì ad espugnare. Neppure gli anni seguenti furono tranquilli per il paese, che beneficiò nel 1433 di altre esenzioni rinnovate da Venezia, mentre veniva firmata la pace di Ferrara. Stabilizzatisi finalmente i confini e cessati gli scontri, per Foresto Sparso si profilava la possibilità di poter vivere in pace. Soltanto con la definitiva affermazione della Repubblica di Venezia sul ducato di Milano le dispute cessarono, ed al paese furono concesse numerose agevolazioni ed indennità proprio dalla Serenissima, a parziale risarcimento dai danni subiti. Inglobato nella Contea della Valcalepio, cominciò a godere di quella tranquillità che lo ha portato e contraddistinto fino ai giorni nostri.

Economia

Il paese da sempre avuto un’anima prettamente rurale e, conseguentemente, le attività economiche sono state incentrate sull’agricoltura e l’allevamento. Negli ultimi decenni è stata rivalorizzata la coltura della vite, che ha portato alla produzione di rinomati vini che assumono la denominazione di Valcalepio. In tal senso ogni anno viene organizzata, nel mese di settembre, la festa dell’uva e dei fiori, dove carri allegorici ornati di fiori e carichi di buon vino, sfilano per le contrade del paese.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale - edificata nel corso del XIV secolo, subì numerosi rifacimenti nel corso dei secoli successivi, fino ad assumere le linee attuali nel corso del XVII secolo. All’interno sono presenti numerose opere tra cui spiccano le opere lignee, in primis il pulpito, di Andrea Fantoni e del padre Grazioso.

Chiesa di San Marco - edificata nel XVII secolo, ancora oggi conserva l'originaria decorazione barocca.

Come arrivare

In aereo: aeroporto di Bergamo - Orio al Serio.

In auto: A4 Milano - Venezia, uscita Bergamo, dista fino a Foresto Sparso e di 29 km.

Tipologie