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Castello d'Argile

E un comune dell'Emilia-Romagna, in provincia di Bologna, con 6.086 abitanti e ha una superficie di 29,1 chilometri quadrati. Sorge a 23 metri sopra il livello del mare. Il comune è ai confini con la provincia di Ferrara.

Storia

La denominazione più antica, rilevata in documenti databili tra il 946 e il 1170, era Argele, probabile derivazione da Argiletum, termine latino che indicava un luogo particolarmente ricco di argille, nell'area in cui si spandeva il Reno, in epoca romana. Dal 1223 la Comunità di Argile, insieme alle altre della pianura circostante e della collina, fu sottoposta alla giurisdizione del Comune di Bologna e dei suoi organi di Governo, seguendone le vicende di potere. Tra il 1354 e il 1360 il primo nucleo abitato di Argele, che si trovava in Bisana, circa mezzo chilometro più ad ovest di quello attuale, fu distrutto dalle truppe di fazioni dei Visconti in lotta per la conquista di Bologna. Nel 1380, il Senato di Bologna ordinò la ricostruzione del centro abitato in forma di castrum, o Castello fortificato su pianta rettangolare, circondato da palancato in legno e fosse piene d'acqua, con due porte e relativi ponti levatoi per l'accesso. Il progetto e la realizzazione del Castello d'Argile furono diretti da due dei migliori architetti bolognesi del tempo: Lorenzo da Bagnomarino e Berto Cavalletto. Per valorizzare questo luogo, posto sul confine col turbolento territorio centopievese, il Comune di Bologna promosse il Castello d'Argile a sede di Vicariato, con giurisdizione sulle confinanti comunità di Argelata, Bagno e Volta Reno. Nel 1460, dopo una ennesima rottura di argini, il Reno, che scorreva più ad ovest, fu deviato e inalveato nel corso attualmente esistente, separando da Argile il piccolo territorio di Bagnetto, chiuso tra il Reno vecchio e quello nuovo. Tra il 1462 e 1479 la comunità di Venezzano venne separata dal comune di Argelata, acquisendo una sua autonomia di Comune, pur nell'ambito del Vicariato di Castello d'Argile. Dal 1513 Bologna con tutto il suo contado entrò a far parte stabilmente dello Stato Pontificio, e fu governata dal Legato Papale e da un Senato composto da nobili. Nel corso dei secoli 1600 e 1700, il Castello d'Argile e tutto il territorio del suo Vicariato subirono nuove incursioni di truppe, distruzioni e altre rotture del fiume Reno. Caduto lo Stato Pontificio nel 1796, nel periodo di dominazione napoleonica, il comune di Argile fu sottoposto a diverse giurisdizioni e accorpamenti, sempre però nell'ambito del Cantone o Distretto di Cento e di Pieve. Il 1828 può essere considerata la data di nascita del Comune di Castello d'Argile con il territorio che poi gli è rimasto nel tempo, fino ai giorni nostri, con la frazione di Venezzano compresa. Il Castello d'Argile di oggi è il frutto di un lento processo di rinascita e sviluppo, iniziato intorno al 1820-1830, con la ricostruzione ad uso abitativo delle due Porte, allora ridotte a pezzi di muri diroccati. Dal 1975 il paese sta vivendo una fase di notevole espansione urbanistica e ricrescita della popolazione, sia nel capoluogo che nella frazione.

Da vedere

Chiesa parrocchiale di San Pietro di Argile - si affaccia su Piazza Gadani; è affiancata da un bel campanile, ideato e costruito da Giuseppe Brighenti tra il 1835 e il 1840. La Chiesa è stata costruita dallo stesso Brighenti tra il 1859 e 1863. Su una parete dell'attuale sacrestia rimasta in piedi dal tempo della costruzione della chiesa del 1380, sono conservati frammenti di un pregevole e raro affresco, attribuibile, con buone probabilità, a Simone dei Crocifissi, e raffigurante una crocifissione. All'interno della Chiesa attuale si trovano altre pregevoli opere, in particolare un piccolo crocefisso processionale in argento brunito, opera probabile di un valente scultore bolognese della fine del 1500. Nel primo altare a destra è conservata la statua di San Francesco, di fattura settecentesca, portata qui dal Convento dei Ronchi nel 1811, dopo la chiusura di quel Convento con Chiesa. La pala dell'altare maggiore, raffigurante la liberazione di San Pietro apostolo è opera del pittore Natale Selleri, di Padulle. La balaustra in marmo e ferro battuto, che separa il presbiterio dalla navata centrale, fu disegnata dall'architetto Giuseppe Rivani nel 1933. Dietro l'altare maggiore si trova ora, dopo un recente restauro, l'antico e apprezzato organo costruito nel 1850 da Giuseppe Guermandi, e originariamente collocato in alto a destra.

Chiesa parrocchiale di Santa Maria di Venezzano - svetta fra i campi coltivati della pianura questo snello ed imponente complesso che accanto al classico campanile affianca una maestosa Chiesa in stile neogotico tedesco con cupola alta 44 metri. A croce latina con tre navate ed abside poligonale, è sormontata da una possente cupola sostenuta da otto pilastri polilobati con un tamburo a dodici lati e rappresenta un originale esemplare di arditezza statica, è infatti uno dei primi esempi di applicazione del cemento armato nell'arte. All'interno ancora l'originalità dello stile si manifesta fra l'altro nell'altare maggiore dedicato alla Vergine e nei due altari laterali dedicati a San Giuseppe ed al Sacro Cuore in cemento marmorizzato bianco con numerose edicole di santi e raffigurazioni sacre. Il campanile, costruito fra il 1863 ed il 1873, è opera di Giuseppe Brighenti mentre l'ottimo concerto di campane è del fratello Clemente.

Torre Marsigli - unico esemplare di torre colombaia rimasto sul territorio comunale, in località Ronchi, sulla strada tra il capoluogo e la frazione. Nel 1700 fu proprietà dei Marsigli di Bologna, poi dei Gozzadini.

Villa Padronale oratorio della Commenda - già citato in documenti degli inizi del 1700, l'Oratorio era dedicato a S. Ippolito ed era presso la villa padronale della Commenda di S. Ippolito di Bisana, istituita nel 1690 e soppressa nel 1796.

Oratorio della Madonna delle Grazie - costruito nel 1836 a spese della famiglia Candi, ai Ronchi di Venezzano, sulla strada che costeggia anche l'ex Convento. Dedicato ad una immagine della Madonna delle Grazie che in precedenza si trovava su un' albero ed era oggetto di culto popolare.

Villa Filippettie Oratorio di Santa Anna - fino a qualche tempo fa era la villa padronale più bella nel territorio comunale. E' di proprietà della famiglia Filipetti dalla metà del 1700. Ristrutturata e ampliata secondo un modello settecentesco, sulla base di una casa padronale già esistente nei secoli precedenti e di proprietà di altre famiglie signorili. In precedenza, nello stesso punto, già nel 1500 esisteva un oratorio, dedicato a S. Giacomo, e detto del Rustighello.

Palazzo delle opere Parrocchial - edificio di costruzione antichissima, documentato dal 1604, ma risalente probabilmente al periodo di costruzione del Castello. Forse fu dimora del Vicario di Argile nel corso dei secoli XV e XVI. Dal 1600 al 1800 fu proprietà di importanti famiglie bolognesi: Torroni, Venenti, Ghisilieri, Piletti, Conti Ranuzzi.

Oratorio dei Bagatta - si trova sulla via S. Benedetto, lato sud, su territorio del comune di Argile dal 1936; in passato fu oggetto di controversie confinarie, comunali e parrocchiali. Dalla metà del 1700 fu detto dei Bagatta dal nome della famiglia che abitava nei pressi e se ne prendeva cura.

Come arrivare

In treno: la stazione ferroviaria più vicina a Castello d'Argile è quella di San Giorgio di Piano. Un autobus collega Castello d'Argile a S. Giorgio di Piano in cincidenza con alcuni treni in arrivo a S. Giorgio di Piano.

In aereo: l'aeroporto più vicino a Castello d'Argile è quello di Bologna .

In auto: dall' Autostrada A13 BO-PD Uscita Altedo all'uscita dal casello di Altedo svoltare a destra in direzione S. Pietro in Casale. Arrivati a S. Pietro in Casale seguire le indicazioni per Castello d'Argile (Km 13).

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