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Bagolino

Bagolino conta 3.919 abitanti, nel provincia di Brescia, e ha una superficie di 109,7 chilometri quadrati per una densità abitativa di 35,72 abitanti per chilometro quadrato.

Storia

I primi documenti scritti che riguardano Bagolino risalgono al 1.000 d.C. e "parlano" di un territorio posto a sud del paese chiamato Pian d'Oneda in località Ponte Caffaro. Questo piano, che in seguito entrerà a far parte dei territorio di Bagolino, era un luogo paludoso ed insalubre formato dal delta dei fiume Caffaro e le acque del lago d'Idro. Anticamente strutturato nella tipica forma di esse rovesciata, è articolato nei due rioni di Osnà e Cavril che formano l'agglomerato urbano e sono separati tra loro dalla scalinata che porta alla chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio. Bagolino oggi si presenta come un centro isolato, da raggiungere di proposito, lontano dalle strade di comunicazione più importanti: eppure la sua origine è dovuta proprio alla viabilità. Per tutta l'epoca romana e dell' alto medio Evo per andare da Brescia a Trento, a causa dell'impossibilità di transitare nella paludosa piana d'Oneda, i viandanti dovevano risalire nella valle del Caffaro, guadare il fiume in un punto sicuro e passarlo da Riccomassimo e poi scendere a Lodrone. Verso l'inizio del VII secolo, Bagolino divenne parte del regno longobardo e fu aggregato al ducato di Trento, assieme a tutta l'area che verrà poi detta delld Giudicarie. L'appartenenza alle Giudicarie spiega perché, dal punto di vista amministrativo religioso, Bagolino fu posta alle dipendenze di una delle "Sette Pievi", quella di Condino e, a livello superiore, dalla diocesi di Trento. Nel 1440 Bagolino passò sotto la Repubblica di Venezia rimanendovi, pur attraverso alterne vicende, sino al 1797. Con la Serenessima, il comune di Bagolino stabilì solidi legami di fedeltà, ottenendone in cambio una notevole autonomia amministrativa. Nel 1473 ottenne propri statuti, che regolavano in termini democratici la partecipazione delle famiglie bagosse al governo della cosa pubblica e garantivano il funzionamento di numerose istituzione di carattere sociale e solidaristico. Nella notte tra il 30 ed il 31 ottobre del 1779 un furioso incendio, partito dal forno fusorio ed alimentato da un fortissimo vento, distrusse quasi l'intero paese e causò un notevole numero di vittime. La calamità mise in ginocchio l'economia del paese, determinando anche la chiusura delle attività di produzione del ferro e dando inizio ad un periodo di declino. Durante la terza guerra di indipendenza vi si svolsero le battaglie di Ponte Caffaro e di Monte Suello.

Da vedere

LA CHIESA DI SAN GIORGIO - nel 1636 la chiesa fu completamente terminata. Ripresero così a lavorarvi pittori e affrescatori per completare la decorazione. Il "Duomo" di Bagolino sovrasta dall'alto il paese che sembra tutto raccolto ai suoi piedi a semicerchio. La facciata, massiccia, è a capanna adornata da semplici graffiti, interrotta solo da una semplicissima trifora e scandita da un elegante pronao formato da sette archi che danno un suggestivo effeto di pieno nella parte alta e di vuoto nell'inferiore.

CHIESA DI S. LORENZO - e situata accanto alla chiesa parrocchiale, costituisce il più antico edificio religioso del paese, un tempo circondata da un cimitero. Ricostruita nelle forme attuali dopo l’incendio del 1918. In essa sono contenute tele del XVII sec.

CASA DI RIPOSO S. GIUSEPPE - nel 1517 incorpora una piccola chiesa recentemente ristrutturata, al cui interno è custodita un’Assunzione del Tintoretto e per motivi di sicurezza vi è anche la pala d’altare proveniente dalla chiesa dei santi Gervasio e Protasio, il cui interesse è dato per l’antica raffigurazione di Bagolino.

CHIESA DI S. ROCCO - il piccolo edificio dedicato ai santi Rocco e Sebastiano sia stato costruito sui resti di un tempio pagano. Tra il 1483 - 1486 Gianni Pietro Da Cemmo ne affresca il presbiterio. Questo ciclo di affreschi è una importantissima testimonianza della pittura lombarda tra il 1400 e il 1500 a cavallo tra il Gotico Internazionale e il Rinascimento Italiano. Nel 1577 la chiesa fu ampliata e dedicata a S. Rocco e gli affreschi furono ricoperti di uno strato di calce e solo nel 1958 vennero riportati alla luce. La chiesa custodisce pregevoli opere di pittori del 1600 e ultimi del XV secolo. Grande interesse riveste, al suo interno, il ciclo di affreschi realizzato dal pittore camuno Giovanni Pietro da Cemmo, artista che segna nelle valli bresciane il passaggio dalla pittura gotica a quella rinascimentale.

CHIESETTA DEI SANTI GERVASIO E PROTASIO - è un edificio della metà del XVI sec. amplificata nel XVII - XVIII secolo. La facciata della Chiesa è a capanna, all’ interno due parti nettamente separate: la prima, ampia e con le capriate scoperte, la seconda, che ha funzione di presbiterio, intonacata e affrescata. Per gli abitanti di Bagolino è un bellissimo riferimento perché si racconta che quando una coppia voleva avere un figlio saliva alla chiesetta e l’eremita lo pescava per loro dall’acqua della cisterna.

CHIESETTA DEGLI ADAMINO - erretta nel 1614 da Gianfranco Dagani e dedicata alla Madonna della Neve. nel 1670 - 1680 furono aggiunti campanile, sacrestia, vestibolo e cantoria.

CHIESA SAN GIUSEPPE - edificata nel 1875 - 1877. Progettata dall’architetto varesino Francesco Pellini, contiene una pala, proveniente da S. Giacomo, firmata con lo pseudonimo di Giuseppe Salviato,dal toscano Giuseppe Porta. In una grotta realizzata in tufo, una statua della Madonna e in una nicchia, quella di S. Antoni.

Come arrivare

In auto: da Brescia seguire le indicazioni per il lago d'Idro, a Ponte Caffaro girare a sinistra in direzione Bagolino.

Tipologie