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Collebeato

E un comune di 4.747 abitanti della provincia di Brescia, nella bassa Val Trompia. Sorge a 192 metri sopra il livello del mare.

Storia

L'origine più probabile del nome è dovuta ad una questione di soldi. Cobiato, dal latino copulatum non deriva dalla divisione del paese nelle frazioni di Villa di Sopra e Villa di Sotto avvenuta solo nel XIII secolo, il senso è giusto ma l'origine probabile è a causa del benefitium copulatum, cioè la rendita accoppiata di due benefici, due tasse che la popolazione versava ai monasteri di S. Salvatore di Leno che dal 1014 possedeva la meta inferiore del territorio, la più paludosa che provvide a bonificare e rendere abitabile, e di S.Faustino di Brescia che possedeva la parte superiore, donata dal Vescovo di Brescia Ramperto che la possedeva già dal IX secolo, il Monastero di San Faustino edificò una cappella dedicata a quel santo di cui oggi si sono perse le tracce. Il medioevo Collebeatese inizia quindi presto, con le prime abitazioni in luoghi sicuri, cioè sulle colline. Sorto come nucleo assistenziale S.Stefano fu una residenza estiva dei monaci Benedettini di S.Faustino che vi costruirono nel sec. XV un rilevante complesso che poi venne prolungato ed arricchito di portici e di loggette. Dai Benedettini passò poi ai Gerolomini del convento delle Grazie di Brescia che lo scelsero come luogo di villeggiatura e di riposo passando nel 1668 ai Gesuiti che nel 1680 circa, lo ingrandirono. A metà del settecento restaurarono ed abbellirono anche la cappella, oggi spogliata di tutto. Mentre ai Campiani sorse anche un casamento fortificato, tipico delle nostre zone detto Castello, poi trasformato in casa signorile, divenuto nell'800 proprietà degli Ospedali Civili, poi a Barbi e ora sede del Carlo Magno, e altre case e cascinali di collina tutt'oggi ben visibili. Il primo abitato nella pianura si sviluppò sulla strada che da ponte Crotte alla Pendolina sale al Conicchio passando per Collebeato, a ricordo di questa strada resta piazza Carrobbio e poco lontano vi è la località "Sguass" che ricorda l'antico guado al fiume Mella che si trovava sulla strada che da Collebeato conduceva a Concesio. Il Collebeato delle origini era costituito da tre centri abitativi ben distinguibili fino a metà novecento, l'aggregato di Villa di Sopra intorno al santuario, l'aggregato di Villa di Sotto intorno alla parrocchiale e sull'asse di via Roma e i caseggiati dei Campiani. Sul territorio di Collebeato sono poche le tracce ritrovate dall'epoca romana, non risulta che vi fosse un importante centro abitato, il nostro territorio però aveva nell'antichità due funzioni ben precise: la prima era quella di zona di transito viario e la seconda era quella di terreno agricolo nel pagus romano. Questa teoria è stata supportata dal recente ritrovamento di porzioni di selciato, probabilmente romano, sul percorso indicato. Altre testimonianze "classiche" sono presenti nei giardini di villa Zoppola, ma si tratta di copie neoclassiche o materiali originali non trovati a Collebeato ma portati e riuniti per impreziosire il giardino con ruderi classicheggianti.

Da vedere

Palazzo Martinengo.

Villa Martinengo Zoppola.

Santuario della Calvarola - e stato dedicato alla Madonna del XV secolo con opere di P.Scalvini, la Parrocchiale di S. Paolo, il convento di S. Stefano.

Come arrivare

In auto: da Milano in autostrada A4 uscire al casello Brescia Ovest e seguire la tangenziale per la Val Trompia, circa dieci minuti e si arriva.

Tipologie