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Manerbio

E un comune lombardo, in provincia di Brescia, con più di 13.185 abitanti. Manerbio si trova a 25 da Cremona.

Storia

Visitando il museo civico di Manerbio scopriamo che il suo territorio fu abitato fin dal neolitico. Il gruppo archeologico del paese ha rinvenuto reperti che risalgono anche all'Età del Bronzo, due insediamenti abitativi etruschi presso le cascine Madonna della Stella e Fornasetta risalenti al VII secolo A.C., oggetti in bronzo, una spada di ferro e pezzi del vasellame che veniva deposto nelle sepolture. Il paese possedeva un castello che durante le lotte tra impero e papato subì l'assedio e la distruzione da parte di Enrico IV nel 1091 e di nuovo, a causa delle battaglie fra guelfi e ghibellini, nel 1271, dall'esercito di Carlo d'Angiò. All'Alto Medioevo sono riferibili anche i resti della più antica pieve di Manerbio. Di questo edificio di culto, variabilmente rimaneggiato fino alla completa demolizione nel XVIII secolo per la costruzione della nuova parrocchiale, sono stati rinvenuti esclusivamente tratti di murature troppo ridotti per poter ricostruire con precise dimensioni e planimetria della chiesa, il cui orientamento, come è noto da una mappa del XVI secolo, era opposto all'attuale. Nei primi secoli del Basso Medioevo l'abitato si espanse in direzione sud - ovest occupando una parte del più antico cimitero annesso alla pieve e spingendosi immediatamente a ridosso della chiesa. Gli edifici, tipologicamente identici a quelli dell'insediamento altomedievale, occupavano la zona corrispondente al settore occidentale della piazza attuale, allineandosi ai lati di un ampio fossato di scolo. Le strutture di soccorso e ricovero che la fecero diventare punto di riferimento per le località vicine, cominciarono a sorgere attorno al 1859 quando, in occasione della battaglia di Solferino e San Martino, a Manerbio furono trasportati molti feriti. Nel 1908 cominciò, invece, l'attività del lanificio Marzotto, la struttura industriale più grande della bassa Bresciana. Di questo complesso, demolito in due riprese nel 1960 e nel 1991, gli scavi archeologici hanno rimesso in luce le fondazioni, le cantine, le fosse biologiche ed i pozzi, la cui costruzione aveva in buona parte esportato la stratigrafia medievale.

Da vedere

Palazzo Luzzago di Bagno - la struttura del Palazzo dovrebbe derivare dall'unione di due fabbricati coevi che, poi, nel Settecento sono stati uniti architettonicamente dai Luzzago con la costruzione dello scalone e le decorazioni delle sale al primo piano; intervento questo a tal punto importante che la dimora viene considerata del '700. In particolare, la sua architettura, inserita nel vecchio palazzo, rappresenta un episodio singolare e perfetto della seconda metà del Settecento e può essere attribuito all'Abate Gaspare Turbini.

La Torretta Rossa - con quel suo stile che richiama l'architettura neo-gotica, fu eretta in via Diaz nel 1871 per celebrare l'Unità d'Italia e la presa di Roma.

Il Castelletto - la sua costruzione rappresentava probabilmente una sorta di porto di guardia nei confronti del ponte e della strada che vi arrivava. Attorno al Palazzetto possiamo notare un cornicione a mensole accoppiate, il portale di marmo a rocchi bugnati, l'ingresso con la scalinata e lo stemma sovrastante.

La Chiesa della Disciplina - fu ristrutturata nel XVII secolo e fu dotata di indulgenze di Urbano VII. La sua facciata fu modificata notevolmente agli inizi del XX secolo. Da ricordare sono anche il dipinto di Antonio Paglia raffigurante Beato Fedele da Sigmarinda, la Natività del XVI secolo e un'Annunciazione del XVII secolo.

L'Oratorio di S. Faustino - risale agli inizi del '700, ma nel XVII secolo era già stata ritoccata, probabilmente per essere fortificata. Al suo interno si può ammirare la pala che ricorda il Santo Patrono, opera di Giuseppe Tortelli.

La Chiesa di S. Rocco - fu eretta nel 1513 e ricostruita nel XVIII secolo. La pala del '500 conservata in questa chiesa è di Grazio Cossali.

Come arrivare

In auto: si trova a 20 km dalla città di Brescia.

Tipologie