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Alvignano

Comune della Campania, in provincia di Caserta, con 4.950 abitanti e ha una superficie di 37,7 chilometri quadrati. Sorge a 132 metri sopra il livello del mare, sulle pendici dei colli Trebulani e del monte Maggiore degradanti nella valle del medio Volturno, di fronte al Massiccio del Matese. Confina con i comuni di Alife, Gioia Sannitica, Caiazzo, Ruviano, Liberi e Dragoni.

Storia

Le origini di Alvignano risalgono però a Cubulteria, antica città dei Sanniti Caudini, presa e distrutta in parte da Quinto Fabio Massimo durante la II Guerra Punica. Fu sede vescovile fino alla fine del sec. VII, quando subì il saccheggio dei Longobardi. Nel sec. IX fu totalmente distrutta dai Saraceni, durante le lotte tra i Longobardi Salernitani e quelli Beneventani. Da tale distruzione ebbe origine Alvignano, poiché la popolazione di Cubulteria, per sfuggire alle feroci incursioni, si rifugiò sui Colli Caprensi, dando origine a numerosi casali. II nuovo centro fu feudo dei Normanni, degli Angioini e degli Aragonesi. Fu posseduto da numerosi ed importanti famiglie fra le quali spiccano quelle degli Origlia, dei De Clavellis ed infine dei Gaetani duchi di Laurenzana. Quest'ultima ebbe il dominio sulla terra di Alvignano fino alla fine delle servitù feudali (1806). Tra il 1800 e il 1900 i piccoli casali si saldarono tra loro lungo la strada statale matesina, dando origine all'attuale agglomerato urbano, anche se alcuni di essi conservano ancora oggi una posizione isolata rispetto al paese. Durante la Seconda Guerra Mondiale ad Alvignano, data la posizione strategica, risiedeva il comando tedesco; la città fu liberata dagli Americani nel 1943. Nel dopoguerra si è assistito ad una positiva crescita economica della città, grazie ad uno dei più importanti insediamenti industriali della provincia, costituita dalla fabbrica di ceramiche e laterizi "Moccia", oggi, non più funzionante.

Da vedere

Castello di Alvigano - è costituito da quattro possenti torri cilindriche angolari di forma circolare. Nell'orditura dei tufi spezzettati del vecchio maniero, si riconosce la compresenza di una torre quadrata preesistente, che fu incorporata nel castello. All'interno sono ben conservati i due cortili, le cucine, i depositi e le stanze residenziali. Il mastio conserva ancore il suo caratteristico decoro di beccatelli in tufo locale.

Chiesa di San Nicola - presenta un impianto estremamente semplice: manca infatti di transetto ed è una chiesa a tre navate. II soffitto è piano sia sulla navata centrale sia su quelle laterali, non presenta cupola alcuna e rispetto alle altre chiese del paese è quella meno luminosa. La facciata ha subito poi numerose modifiche nei secoli, l'ultima nel secondo dopoguerra. Prima di questo rifacimento la facciata era un'unica parete liscia nella quale venivano ritagliate le aperture e il fronte, sulla navata principale, si raccorda dolcemente alle navate laterali. Successivamente, proprio il fronte centrale è stato modificato con l'aggiunta di lesene che ne delimitano la partitura. E' stata anche aumentata l'altezza complessiva con una netta differenza tra le navate laterali e quella centrale.

Santuario dell'Addolorata - e del 1514 come risulta dalla bolla emessa da papa Leone X a ricordo di una lapide posta all'ingresso della chiesa. Edificato su una antica chiesa detta S.Maria fuori le mura dove tutt'ora si possono visitare alcuni resti sotto il campanile. Nella Sacrestia è conservata una tela del 1774 donata per grazia ricevuta dal Sac. D'Elena.

San Sebastiano M. - è del XII-XIII secolo, ha la forma di croce latina con una cupola centrale. All'interno ha due navate laterali con la volta a veli, mentre quella centrale ha la volta a botte. all'interno nella navata di sinistra sono conservate le reliquie di San Ferdinando d'Aragona Proprio sotto la statua del Santo, nella navata di destra si trova un fonte battesimale del XVI secolo e sulla parete è raffigurato il battezzo di Gesù.

Come arrivare

In auto: da Napoli uscita consigliata casello autostradale Caserta Nord, seguire le indicazioni Palamaggio San Leucio. Proseguire sino al Comune di Caiazzo, alla rotonda della piazza svoltare a sinistra per Alvignano; da Roma uscita consigliata casello autostradale Caianello, seguire le indicazioni per la strada statale Telesina fino all’uscita di Alvignano.

In treno: Ferrovia Linea Napoli - Piedimonte Matese.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie