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Castel Volturno

Comune della Campania, in provincia di Caserta, con 18.638 abitanti e ha una superficie di 72,23 kmq e possiede 25 km di spiagge e 10 di pineta. Sorge a 3 metri sopra il livello del mare, all'estremità dei campi Leporini, a nord dei campi Flegrei, alla sinistra la foce del Volturno, a poca distanza dal litorale Domizio.

Storia

Fu abitato prima dagli Opici, poi dagli Etruschi, che eressero la città di Volturnum, e successivamente dagli Osci. I Romani, durante la seconda guerra punica (215 a.C.), rinforzarono le mura della città affinché facesse da riparo alla loro flotta, che di qui transitava per raggiungere Capua occupata da Annibale. L’imperatore Augusto vi inviò una nuova colonia di cittadini romani e nel 95 d.C. l’imperatore Domiziano vi fece costruire la Domitiana, strada che ancora oggi porta il suo nome, e un superbo ponte che univa le due sponde del fiume. La città romana di Volturnum, con la caduta dell’Impero Romano d'Occidente, le invasioni barbariche e il crollo del ponte domizianeo perse il suo prestigio. Nell’806 Grimoaldo, principe di Benevento donò il porto di Volturnum all’abate Teodomaro di Montecassino, nell’841 la città subì devastazioni e distruzioni ad opera dei Saraceni e fu abbandonata. Nell’988 erano conti di Castri maris Volturni i fratelli longobardi Daoferi e Daoferio, dopo il 1062 il normanno Riccardo I conte di Aversa donò nuovamente il castello di Volturnum al Monastero di Montcassino; nel 1128 Roberto II (1127-1157), ultimo discendente dei conti normanni di Aversa, concesse allo stesso monastero di Montcassino il privilegio di pescare nel mare e nel fiume di tutto il territorio di Castello a mare del Volturno; durante il regno di Ruggero II re di Sicilia (1127-1154), il castello fu tolto a Ugone conte di Boiano, che lo aveva occupato. l’imperatore Federico II di Svevia, nel 1206, lo cedette alla mensa arcivescovile di Capua; nel 1304 Carlo d’Angiò lo fece custodire dal capitano della stessa città di Capua come piazzaforte militare; Ladislao (1386-1414) lo donò a Jacopo Sannazaro nonno dell’omonimo poeta, mentre la regina Giovanna II (1414-1435) lo recuperò come bene della corona, così che il nuovo sovrano Alfonso I d’Aragona lo donò alla figlia Eleonora e questa lo portò in dote al marito Marino di Marzano duca di Sessa, il quale lo perdette per essersi ribellato al cognato Ferrante I d'Aragona re di Napoli (1459-1496), il quale per occuparlo dovette farlo assediare nel 1460 da Antonio Piccolomini e questi, per entrarvi, dovette far giungere da Napoli delle bombarde che abbatterono parte delle mura. Nel 1812 fu creato comune autonomo ed ebbe come primo sindaco Giuseppe Toscano, da allora in poi seguì le vicende storiche e politiche del Regno delle Due Sicilie, dal 1860 quelle del Regno d'Italia e dal 1945 quelle della Repubblica Italiana. Castel Volturno, da castello fortificato a piccolo borgo agricolo, ha subito una notevole trasformazione grazie alle intense bonifiche del Ventennio fascista e dal 1954, quando ultimata la via Domiziana e il nuovo ponte sul fiume Volturno, ha conosciuto un rapido e disordinato sviluppo edilizio, dovuto anche alla creazione di centri turistico balneari come Pinetamare e Baia Verde.

Da vedere

Cappella della Madonna delle Grazie - si trova in via Maria S. della Civita nel centro storico di Castel Volturno, costruita nel luogo dove sorgeva l’antica città romana di Volturnum, perciò detta della Civita, la costruzione che ha subito dei rimaneggiamenti. La forma della costruzione è a capanna, sul portone di accesso, all’unica navata di cui si compone la chiesetta, vi è una finestra circolare. L’abside si presenta con al centro un altare di pietra, sul quale è posto un quadro della Madonna delle Grazie di recente fattura, è racchiuso tra quattro archi, di cui tre addossati alle pareti. La cappella conserva una statua lignea della Vergine Assunta in cielo, sospesa su una nuvola retta da due piccole teste di Angeli.

Chiesa dell'Annunziata - e’ situata nell’omonima piazza nel centro storico di Castel Volturno.  All’esterno la facciata a capanna presenta al centro un’ampia finestra sulla quale è rappresentata la scena dell’Annunciazione. L’intento dell’artista era quello di raffigurare evidentemente il ponte romano fatto erigere nel 95 d.C. dall’imperatore Domiziano a Castel Volturno. Il grande e massiccio portone di legno diviso in due battenti è suddiviso a sua volta in riquadri, nei due centrali posti in alto vi sono raffigurati in rilievo, in quello di sinistra, un Angelo con in mano un giglio, mentre in quello di destra la Vergine, negli altri riquadri ricorre lo stesso motivo floreale stilizzato.

Cappella di San Castrese - e situata al centro del lato sinistro di Largo S. Castrese, nel Borgo murato del Castello, si trova la cappella dedicata al santo patrono del paese San Castrese. La cappella costituita da un solo vano è inserita in un edifico composto da un piano terra e un primo piano. Il piano terra è composto da tre vani, nel primo è situata la scala, che conduce al primo piano composto di tre stanze, sotto alla quale vi è un pozzo, la seconda funge da sagrestia, nella terza è situata la cappella vera e propria. La facciata a capanna ha sul davanti un grande portone in legno, chiuso esternamente da una cancellata di ferro. Sul lato sinistro, incastonata nel muro vi è una grande nicchia, dove è rinchiusa da una porta a vetri la grande statua del Santo a figura intera. Sul lato destro vi è una piccola acquasantiera a forma di conchiglia. Il pavimento in maioliche a rombi bianchi e neri è di antica fattura, questa chiesetta rurale, infatti, esisteva già nel 1766 eretta dalla pietà dei fedeli, che ne invocavano la protezione in caso di pestilenze.

Castello e il Borgo san Castrese - situato nel centro storico di Castel Volturno, è quella del sito adagiato sull’ultima ansa disegnata dal fiume Volturno prima di sfociare nel mar Tirreno, in contrasto con le consuetudini medioevali, che preferivano innalzare i borghi fortificati su alture inaccessibili. La fondazione di un fortilizio o quanto meno di un luogo fortificato alla foce del Volturno risale, secondo i documenti storici, alla fine del IX inizio X sec, allorquando i castaldi longobardi della nuova Capua, rifondata ne 856 sulle rovine dell’antico porto romano di Casilino, ebbero bisogno, per difendersi dalle incursioni - soprattutto saracene - che arrivavano via mare risalendo a forza di braccia la corrente del fiume, di un avamposto militare strategico che bloccasse l’ingresso dei navigli nemici alla foce.

Cappella di SS.Maria della Civita - situata nell’omonima via, nella zona archeologica dove sorgeva l’antica città romana di Volturnum, da qui l’epiteto di Civita. Risale al XVII secolo stando alle forme architettoniche, è ad una solo navata e conserva una statua lignea seicentesca della Vergine Maria Assunta in cielo.

Cappella di S. Rocco - situata nell’omonima via fu eretta agli inizi del XIX secolo. E’ ad una sola navata e conserva una grande statua lignea del Santo di Montepellier, sull’altare è posta una tela di L. Panarella, raffigurante la Vergine, che appare a s. Rocco protettore degli appestati.

Come arrivare

In auto: per raggiungere Castel Volturno è necessario percorrere l'Autostrada Napoli - Roma, uscire allo svincolo di Capua e seguire le indicazioni per il paese. La distanza da Napoli è di 28 km.

In treno: Castel Volturno è servita dalla stazione ferroviaria di Cancello ed Arnone.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie