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Lusciano

Comune della Campania, in provincia di Caserta, con 13.078 abitanti e ha una superficie di 4,5 chilometri quadrati. Sorge a 44 metri sopra il livello del mare, nel cuore dell'agro Aversano, a sud dei Regi Lagni. L'economia cittadina è legata alle attività agricole e pastorali, inoltre sono presenti alcuni industrie alimentari. Confina a nord e est con Aversa; a nord e ovest con Trentola Ducenta; a ovest con Parete; a sud con Giugliano in Campania (NA), Parete.

Storia

Le origini del borgo sono antichissime e numerosi sono i reperti archeologici rinvenuti nel corso dei secoli. Il villaggio romano era situato sull’antica strada che da Capua conduceva a Cuma. La prima notizia documentata di Lusciano risale all’anno 862, quando tutta il territorio faceva parte della Liburia longobarda sotto il Ducato di Benevento. Lusciano compare, dopo un lungo periodo dì vuoto documentario, nel 1203 in un atto di cessione col nome di Villa Lussani, mentre a cominciare dal 1237 la sua citazione viene affiancata dalla presenza dalla chiesa di Lussano, forse l’attuale parrocchia di S. Maria dell’Assunta. Il feudo di Lusciano risulta per breve periodo, nei 1385, di proprietà della domina Sighlegaita Filomarino, per poi passare subito dopo a Feulo Marramaldo, maestro di corte, siniscalco di Carlo Il d’Angiò, che compare come Signore della terra di Lusciano. A Feulo succedette il figlio Francesco. Poco dopo il feudo passò alla famiglia Caracciolo, come si desume da una “vertenza”, conservata presso la biblioteca comunale di Aversa. Nel 1656 il centro fu assegnato al barone Antonio Lucarelli, patrizio aversano il quale istituì anche il patronato della cappella di S. Maria del Pantano, nelle pertinenze del gualdo. Ad Antonio succedette Filippo, quindi, nel 1706, un altro Antonio Lucarelli, figlio di Pietro, fratello di Filippo, che non aveva avuto figli maschi. Dai Lucarelli il feudo fu venduto alla famiglia Mollo, di cui il primo fu Antonio con di duca. A lui subentrò Francesco, poi nel 1718 Paolo. Nel periodo risorgimentale a Lusciano si costituì una vendita attiva della Carboneria, che venne nominata I valorosi Meli. Divenuto Comune, il paese mantenne la propria amministrazione fino aI 1927, prima del fascismo, quando fu aggregato a quello di Aversa. Fino ad allora era costituito da due frazioni Lusciano e Ducenta. Durante il fascismo il comune di Lusciano e Ducenta fu soppresso, con il territorio di Lusciano aggregato al comune di Aversa e quello di Ducenta aggregato al comune di Trentola. Successivamente il comune di Trentola ha assunto la denominazione di Trentola - Ducenta e Lusciano riacquistò l’autonomia dopo la caduta del fascismo nel 1945. Dal nucleo principale, in questo secolo, si è venuto staccando un certo numero di abitazioni che, nel tentativo e nell'esigenza di sfuggire alla trama stretta e sovraffollata del centro, ha determinato uno sviluppo longilineo lungo quello che una volta era un asse della centuriazione romana ed oggi è l'asse principale del paese.

Da vedere

Palazzo Ducale - è ubicato in Piazza Vittoria, un tempo dimora dei Donnorso. Ha subito diversi rifacimenti con l’aggiunta di alcuni vani e la demolizione della scala-torre, ultimo residuo della struttura medievale, che con il belvedere, rappresentava la caratteristica peculiare dell’edificio.
Interessanti sono lo scalone rinascimentale e l’armoniosa loggia del ballatoio minale del primo livello.

Chiesa di S. Maria dell’Assunta - il livello inferiore è segnato da quattro coppie binate di colonne di ordine ionico, addossate alla parete, che delimitano tre classici portali: quello centrale più imponente ed alto; quelli laterali sormontati da lunette a tutto sesto. L’ordine superiore, o attico, si raccorda col livello sottostante con due volute mentre la zona centrale forma un preciso quadrato, racchiuso da due paraste con volute. Qui è situata un’edicola finemente decorata in cui è collocata la statua della Madonna dell’Assunta. Su lato destro della chiesa, in corrispondenza del presbiterio, si erge l’altissimo campanile, vero vanto cittadino, costituito da cinque livelli, di cui l’ultimo ottagonale, che si conclude con una cupoletta a pera. L’interno della chiesa di forma basilicale, priva di transetto, è diviso in tre navat. La navata centrale illuminata da alti finestroni, costituisce il nucleo più antico della chiesa, di stile romanico, mentre le navate laterali, costruite successivamente, e contraddistinte da archi e voltine a crociera a sesto acuto di gusto gotico, sono del XIV sec..

Centro Storico - la cittadina si presenta con un centro storico sviluppato prevalentemente lungo i tracciati dell'antica via Consolare Campana e sopra una parcella dell'originaria centuriazione dell'Ager Campanus, con stradine interne strette d'impianto medievale. Con il passare degli anni si è avuto uno sviluppo pressappoco circolare, ma con una porminenza spicata verso la città di Aversa, dalla quale Lusciano dipese amministrativamente per diversi secoli. Dal nucleo principale nel XX sec. si è venuto staccando un centro numero di abitazioni che nel tentivo e nell'esigenza di sfuggire alla trama stretta e sovraffolata del centro, ha determinato uno sviluppo longilineo lungo quello che una votla era un asse della centuriazione romana ed oggi è l'asse principale del paese. Ancor qualche piccolo nucleo si è formato all'estemità geografica che tocca il Comune di Parete. In Piazza Vittoria, sorge il palazzo ducale, un tempo dimora dei Donnorso.

Come arrivare

In aereo: l'areoporto più vicino è quello di Napoli Capodichino che dista Km 18.

In auto: per raggiungere Lusciano è necessario percorrere la Circumvallazione esterna di Napoli per circa 2 km, per poi prendere l'Asse perimetrale di Melito e proseguire per SS 162. La distanza da Napoli è di 12 km.

In treno: Linea Napoli - Teverola.

Tipologie