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Macerata Campania

Comune della Campania, in provincia di Caserta, con 10.124 abitanti e ha una superficie di 7,6 chilometri quadrati. Sorge a 34 metri sopra il livello del mare, nella bassa valle del Volturno, a sud di quest'ultimo e a nord dei Regi Lagni, nella vasta pianura Campana, chiusa a nord est dalla catena dei Monti Tifatini, nei pressi del Lagno Gorgone, del Lagno Vecchio e del Lagno di Sant'Andrea. Il comune è a pochi chilometri da Caserta. L'economia di questo paese è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

Fondata dagli Etruschi, il paese conobbe la dominazione Osco Sannita, e venne invasa dalla dominazione romana. Il nome di Macerata può essere fatto risalire ad un’epoca di poco posteriore alla distruzione dei Vandali (455 dopo Cristo), l’origine etimologica risale al verbo macero, usato nel significato che gli danno Orazio, Livio, Marrone, Cicerone, Velleio e cioè: distrutta, resa in macerie, Macerata. Nel significato di abbattuta, rovinata, distrutta. Sebbene i documenti giunti fino a noi riportino poche testimonianze, sin dal secolo XI sia attesta la presenza di Macerata nella Terra Lanei, uno dei tre distretti che componevano il territorio di Capua, assieme ad altri 12 casali ravvisabili nei comuni di oggi ad essa limitrofi. A dare un valido e definitivo contributo circa il sito e le origini di Macerata Campania vi è sicuramente il Professore Capuano Pasquale grazie ai suoi studi e testi. Infatti il Professore precisa tre punti molti importanti riguardanti: le origini, la localizzazione e l’etimologia del nome. Per quanto riguarda i primi due punti ipotizza con un buon margine di ragionevole verità, che siano esistiti tre diversi nuclei abitativi della nostra Macerata. Il primo fu quello originatosi intorno al nucleo costituito da quella Aedes Alba di liviana memoria. Esso si trovava all’interno delle fortificazioni che gli Etruschi prima e i Romani poi crearono intorno alla loro Capis - Capua. Il secondo nucleo, la cui costruzione fu iniziata dai profughi del primo, era dislocato più a sud rispetto al primo, a cavallo della strada che collegava Capua romana con la città di Atella, appena fuori Porta Atellana. Ebbe un notevole incremento urbanistico, demografico ed economico per effetto e a causa delle periodiche invasioni barbariche e della loro rapace dominazione. Certamente seguì le vicissitudini della Capua romana e fu distrutto dai Saraceni nell’incursione dell’841 di Gesù Cristo. Il terzo nucleo sorse dalle rovine del secondo, forse conturbandosi intorno a qualche convento di religiosi di una certa importanza e di discreta mole. A partire proprio dal X secolo dopo Cristo questo terzo villaggio ebbe un incremento continuo malgrado le invasioni e l’oscurantismo del periodo medioevale. L’afflusso della ricchezza consentì un discreto incremento urbanistico e demografico, mentre le condizioni di vita cominciarono ad essere più confortevoli.

Da vedere

Chiesa San Martino Vescovo - ritenuta di fondazione antichissima, alcuni studiosi parlano addirittura del 688.

Come arrivare

In auto: Autostrada A1, uscita Caserta Nord, svoltare a destra in direzione Santa Maria Capua Vetere
Dopo circa 3 Km, all’altezza di Curti svoltare a sinistra e proseguire per Macerata Campania.

In aereo: Aeroporto di Napoli Capodichino.

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