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Annicco

Annicco è un comune di 1.897 abitanti della provincia di Cremona, della regione Lombardia. Sorge a 60 metri sopra il livello del mare.

Storia

Ricostruire la storia di Annicco è un’operazione particolarmente ardua, potendo contare su pochi atti, i cui argomenti si limitano a suggerire ipotesi più che creare tesi. Ci troviamo, quindi, di fronte ad uomini che avevano lasciato la loro terra per stabilirsi a Cremona, attratti dalle vaste aree lungo il Po che il comune si avviava a concedere in livello. Le fonti si fanno di nuovo inadeguate sino al 1228, quando Annicco viene identificata durante l’attacco operato al “territorio cremonese” da milanesi e cremaschi come ennesimo episodio di una lotta iniziata sin dal XI secolo e destinata a rinfocolarsi ogni volta che uno dei pretendenti partiva da posizioni di forza, gli assalitori si mossero a devastare ed incendiare vari luoghi, fra cui Annicco. Il tutto viene descritto dai consoli di Cremona, Iacopo e Greco, nella lettera inviata al lontano podestà Egidio de Guberto Lombardo. Bisogna giungere al 1441 prima di ritrovare nuove informazioni, in quell’anno infatti, il duca Francesco Sforza riconferma a Giovanni Andrea Lampugnani i privilegi concessi dai suoi predecessori. Dall’inizio del 1500 i successori di Giovanni Francesco risiedettero per gran parte dell’anno nel castrum di Annicco, soprattutto per badare ai numerosi interessi economici e finanziari. Le cedole d’asta per la vendita vennero pubblicate il giorno 2 aprile 1647 e l’incanto si svolse il 15 dello stesso mese nella Piazza dei Mercanti a Milano. Un nuovo acquirente venne trovato nel 1676 quando il cavaliere bergamasco Federico Solza ne accettò l’acquisto. L’unico motivo per cui probabilmente avevano acquistato il feudo, anche a caro prezzo era costituito dal privilegio di potersi fregiare del titolo di “marchesi d’Annicco” ed essere iscritti nel “Catalogo dei titolati”. Nel 1525 la terra di Barzaniga venne concessa in feudo a Tommaso del Maino, ma non sempre furono facili i rapporti tra la comunità e i signori, i Del Maino prima e gli Ariguzzi poi, le fonti riportano spesso episodi di soprusi dei conti, che accentravano nelle loro mani grandi ricchezze. Iniziava così l’età napoleonica che, con le successive costruzioni statuali della prima e seconda Repubblica Cisalpina e infine del Regno d’Italia, si protrasse sino al 1814. I principali prodotti del suolo erano dunque innanzitutto il frumento e il granoturco, la cui produzione oltre a soddisfare il consumo locale consentiva anche una considerevole esportazione verso altri territori. Significative invece la coltivazione del lino e l’attività gelsibachicola da cui traevano origine anche i due principali rami d’industria del luogo, vale a dire la trattura della seta e la lavorazione del lino, effettuate dalle donne presso la residenza del fittabile o a domicilio. Ad Annicco si svolgeva poi una fiorente attività di candeggio delle tele.

Come arrivare

In auto: dista 18 chilometri da Cremona.

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