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Castelleone

Castelleone è un comune di 9.310 abitanti della provincia di Cremona, della regione Lombardia.

Storia

Posto sulla riva orientale di un lago, chiamato Gerundo e bonificato dai monaci Cistercensi nel Medioevo, Castelleone ha ancora la forma di un bastione che si protende nell'antica vallata del Serio: alcuni reperti conservati nel Museo Civico dimostrano che Castelleone era anticamente abitato dai Galli Insubri, poi soppiantati dai Celti e quindi dai Longobardi. L'origine del nome Castelleone - come narra Don Clemente Fiammeno nella sua storia - si potrebbe far risalire a un discendente di una famiglia fuggita da Troia in fiamme, di nome Leone: giunto in questo Triangolo di terra ai confini con Cremona, Piacenza, Mantova e Brescia, Leone edificò un Castello e una Torre, ai quali diede il suo nome. Nel 967 d. C. un documento attesta che qui si trova una corte, Brixianorum, chiamata così perché sulla strada per Brescia, e al suo interno, al posto dell’attuale chiesa di S. Maria in Bressanoro, sorge una Pieve, intitolata a San Lorenzo. Si racconta che nel pomeriggio apparsero i Santi Pietro e Marcellino e che distrussero l’esercito nemico. Questa battaglia passò alla Storia con il nome di Battaglia delle Bodesine. Sta di fatto che Castelleone riportò un’importante vittoria militare e che il Carroccio milanese, che era stato conquistato, prima di essere portato a Cremona, entrò trionfalmente nel Castello. Per accogliere i feriti della battaglia, a Castelleone fu costruito un ospedale, che si ritiene essere il primo della Lombardia. Nel 1354 Castelleone venne conquistata dal Ducato di Milano, ma tra il 1450 e il 1454 fu affidata al Marchese Cabrino Fondulo. Tra il 1490 e il 1500 Castelleone fu sotto il dominio Veneziano. Nel 1859 Castelleone fu annessa al Regno di Sardegna. Due soldati francesi feriti nella Battaglia di Solferino, furono portati a Castelleone. In anno 1861 Castelleone divenne Comune del neonato Regno d’Italia. Apparteneva alla Provincia di Cremona e al Mandamento di Soresina. Anche alcuni castelleonesi combattono nella Seconda Guerra Mondiale, uno dei caduti castelleonesi, morto per le ferite riportate in combattimento, è Giulio Riboli, a cui viene data una Medaglia d'oro al valore militare. I partigiani sparano e uccidono il Capitano. Gli altri soldati si arrendono senza opporre resistenza ai partigiani, che catturano due cannoni che si possono ancora vedere in Castelleone a fianco del Monumento ai Caduti. Il 2 giugno 1946, Castelleone fa parte della Repubblica Italiana.

Da vedere

L'Arco o "Voltone" - e risalenti alla fondazione del Castello, al Santuario della Misericordia attraverso il viale, é distinto da un Arco, detto comunemente il "Voltone". L'Arco é stato costruito nel 1828 su disegno di Luigi Voghera, architetto cremonese, operante in gran parte a Cremona e nei dintorni. Sorretto da due colonne ispirate al modello ionico, con due capitelli a grandi volute, l'Arco aveva ai lati alcuni edifici, rifatti nei secoli, così come hanno cambiato destinazione e scopo gli edifici che un tempo erano adibiti a luoghi pubblici, come la Posta e la sede comunale, sulla cui superficie é stato poi edificato l'Arco.

I Portici - risale al Medioevo, quando Castelleone fu distrutta e poi ricostruita dietro i buoni auspici del Vescovo Sicardo. In doppia fila, i Portici accompagnano con negozi e botteghe la via principale, una via Roma a destra venendo dal Torrazzo, in fila ininterrotta fino a Borgo Serio.

Il Torrazzo - la costruzione, in mattoni a vista, della Torre Isso, detta " Il Torrazzo", risale all'antica Castelleone, allora Castel Manfredi, quando aveva la funzione di fortificazione e di vedetta sui Castelli vicini. Alcune ipotesi fanno risalire la sua concezione al 29 a.c., altri la datano al 950. Oggi é conservato con intelligenza, dopo che vi é stato ospitato l'acquedotto civico.

Il Santuario della Misericordia - iniziato nel 1513, su progetto di Agostino Fondulo, e terminato nel 1525, dopo molte traversie di carattere economico e sociale. Inizialmente era stata eretta una chiesa che ricordava le apparizioni della Madonna a una povera donna del luogo, Domenica Zanenga; fu poi edificato l'attuale Santuario, a cui fu aggiunto un Convento costruito dai padri di S. Agostino dell'Ordine degli Eremitani, dopo che era stato loro in cura e in affidamento.

La Chiesa di Santa Maria in Bressanoro - risalente all'epoca pre - romana e romana, la Corte di Bressanoro, presso le Valli, ospitava uno dei monumenti più insigni della Lombardia, una Chiesa arcipretale dedicata a San Lorenzo. All'esterno vi é un portale con arco a sesto acuto, preceduto da un portico con tre arcate a tutto sesto, sostenuto da quattro colonnine, restaurate di recente. Il portico, aggiunto dopo, risale al XVI Sec. All'interno importante é la decorazione pittorica che riveste una fascia dell'alto tiburio e che rappresenta una spettacolare "Crocifissione", sostenuta nelle parti laterali e nei riquadri in opposizione da alcune scene della vita di Cristo, nonché della sua passione e morte.

Le Chiese nei dintorni di Castelleone - vanno ricordati alcuni esempi di devozione popolare racchiusi in quelle costruzioni umili che stanno tra il tabernacolo e la cappelletta votiva e di cui restano memorie all'inizio di alcune vie, come via Vigne, via Manenti, e via Solferino, dove però anziché l'immagine della madonna vi é la figura di S. Antonio abate, detto " del porcello".

Come arivare

In auto: dista 30 chilometri da Cremona, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie