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Castelvisconti

Castelvisconti è un comune di 350 abitanti della provincia di Cremona. Il paese fa parte del Parco Oglio Nord e dell' Unione dei Comuni del Soresinese, che è un Ente territoriale costituito e formato da dieci Comuni viciniori, per l'erogazione di servizi. Il comune è ai confini con la provincia di Brescia.

Storia

Benché le vicende storiche di Castelvisconti attendano ancora una dettagliata ricostruzione, qualche notizia è ricavabile dalle fonti cremonesi. L'antico nome del centro sarebbe stato Vico Pratobisio, ma le prime menzioni sicure risalgono al XII secolo quando l'abitato, ammesso che preesistesse, sarebbe stato fortificato e munito di castello. Certa ne è comunque la sua rilevanza strategica in rapporto alla sua posizione dominante e di controllo rispetto all'Oglio, importante via di comunicazione ed insieme confine di stato. Non sappiamo invece quale fosse stata la sorte del borgo al tempo della devastante offensiva scatenata nel 1217 dai Milanesi contro i Cremonesi e che costò la distruzione di alcuni villaggi circostanti, fra cui Azzanello. Al centro di vicissitudini militari per la sua stessa posizione, Castelvisconti fu tra l'altro teatro di un sanguinoso combattimento intervenuto nell'ambito del conflitto franco - imperiale. Il dominio della collegiata milanese durò fino alla soppressione del sistema feudale nel 1791 e ancor oggi il paese conserva tracce di tale presenza, come ad esempio il grande stemma ad affresco, incorniciato da volute ornamentali di gusto settecentesco, visibile sulla facciata di una casa che dovette forse ospitare in passato gli amministratori dei vasti beni posseduti dai canonici.

Da vedere

Chiesa antica - era situata nei pressi del castello, sicuramente esisteva già nel X secolo come è testimoniato in una pergamena. Venne abbandonata all'inizio del XVIII secolo quando la crescita della popolazione la rese insufficiente per le necessità del paese. L'antica parrocchiale è diventata oggi abitazione civile. Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Scala

Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Scala - essa ci stupisce per la sua mole immensa di mattoni rossi, collocata in una posizione prominente rispetto all'abitato. Maestosa, sorge su quel declivio naturale, ad inneggiare alle grandezze del passato, memoria antica del potere della Collegiata che ne promosse la costruzione. La chiesa parrocchiale veniva consacrata il 22 novembre 1772 dal parroco Francesco Maria Jacini. Alla cerimonia erano presenti Mons. Giovanni Battista Confalonieri e Mons. Giovanni Sala, rappresentanti del capitolo dell'Imperial Regia Cappella di Santa Maria della Scala che aveva promosso e finanziato l'impresa. L'interno composto da una unica navata con ampia volta a botte si presenta molto luminosa e di forte impatto spaziale. Il gioco di membrature gia avvisato all'esterno si rispecchia all'interno il cui cornicione sporgente che scorre lungo tutta la navata, il presbiterio e l'abside ne risalta l'andamento volumetrico e spaziale.

Castello - costituisce ancora oggi il limite dell'abitato verso nord in vista dell'Oglio e mantiene il suo carattere di baluardo, arrotondato e fortificato mediante scarpata verso l'esterno. Non si tratta, come si è potuto dimostrare per i castelli di altri centri della zona, di una semplice struttura difensiva eretta intorno al borgo, ma di una vera fortezza il cui carattere arroccato e compatto in alcune parti non è più possibile notare a causa dello sfondamento della cortina murata a oriente, che già nel 1901 appare sostituita dalle attuali barchesse.

Come arrivare

In auto: dista 21 chilometri da Cremona, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie