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Fiesco

Fiesco è un piccolo paese dell' alta provincia di Cremona, conta 861 abitanti, dalla quale dista 33 Km, posto a 74 metri sul livello del mare; latitudine 45,338 longitudine 9,771; l'estensione del territorio, interamente pianeggiante, è di Km quadrati 8,09.

Storia

Una approfondita ricerca archivistica e bibliografica effettuata in vari fondi documentari cremonesi e milanesi ha dato esito negativo per quanto riguarda l'eventuale esistenza di uno stemma attribuibile al Comune di Fiesco, donde si può con sicurezza asserire che questo Comune non ne ha mai avuto uno. La ricerca non rigurada direttamente gli eventi storici di Fiesco, ma contiene diversi riferimenti a documenti ed atti che comunque delineano l'evoluzione storico-geografica di Fiesco e dei Comuni limitrofi. Per le caratteristiche etimologiche, storiche e topografiche che si evincono dal testo che segue, si è creduto di rappresentare l' arme comunale così proposta: uno scudo partito semitroncato: nel primo di verde caricato di un arco al naturale; nel secondo: d'argento con tre fasce rosse e nel terzo d' oro caricato della croce rossa. Il secondo e il terzo richiamano gli stemmi di Cremona e di Milano per ricordare l' appartenenza della terra di Fiesco al distretto Cremonese durante in periodo comunale e quella al territorio di Milano, dalla cui giurisdizione è dipeso nel periodo signorile. Durante il periodo comunale e per tutto il periodo dell' antico regime, Fiesco si trovava lungo la linea occidentale del confine cremonese con il territorio Cremasco. Alcuni dati disponibili relativi alla popolazione, che conta oggi 813 abitanti, ci mostrano un andamento altalenante della stessa che tuttavia non ha mai superato le 1300 unità, con media di 944 abitanti calcolata dal 1580 ad oggi. E' convinzione degli etimologisti che il nome del paese derivi dal latino "flexus", con riferimento ad una piega o curva che qui formava un corso d'acqua o una strada. In effetti il documento cartografico più antico a nostra disposizione, cioè la mappa del paese realizzata all' inizio del sec. XVIII per il catasto cosiddetto Teresiano, evidenzia una stretta curva della strada proveniente da Trigolo, la quale si piega a gomito in corrispondenza di un dosso sul quale è raccolto il nucleo più antico e principale del paese. Le prime notizie che attestano l' esistenza del Comune di Fiesco amministrativamente organizzato e riconosciuto a livello politico appartengono al secolo XV. Mancano quindi notizie dirette del periodo anteriore. E' però ragionevole supporre che la piccola comunità si reggesse fin dal periodo comunale come tutte le altre terre del distretto cremonese, cioè con una rappresentanza formata dai due terzi dei contribuenti che decidevano gli affari generali e comuni, con a capo un console. Per gli affari più delicati, per le questioni giudiziarie e per la difesa del territorio essa dipendeva ed era governata dal podestà di Romanengo. Nell'altra supplica a cui abbiamo accennato è ancora l'intera comunità di Fiesco, rappresentata da Leonardo Della Noce che probabilmente era il tesoriere del Comune, a lamentarsi dell'inesigenza dei tributi. Anzi lo stesso Della Noce era creditore di "multi et multi homini de essa comunità". Lo scopo della supplica era di ottenere un ordine per il podestà di Romanengo perché costringesse i debitori a pagare, con ogni mezzo di legge.

Da vedere

L'arco - era in ferro, con una apertura di 60 cm. Circa, munito di innesto centrale, con un anello ed un gancio alle due estremità per la tensione della corda, dalla forma di un semicerchio. Poteva essere un arco di balestra barbarica medioevale per lanciar sassi o frecce. Non e' facile persuadersi sulla integrità della segnalazione fatta dal sig. Silvio Biondi, come capita spesso nei ricordi popolari di guerre e pestilenze che hanno seminato i nostri campi di ossa umane e di cappellette votive.

Museo Archeologico - custodito in una vetrinetta, è conservato il corredo di una tomba longobarda proveniente da Fiesco. Negli archivi della Soprintendenza Archeologica per la Lombardia esiste un solo documento che riguarda Fiesco. Si tratta di una lettera inviata dall' ispettore onorario Giuseppe Pontiroli, al prof. Purtroppo il materiale recuperato di cui si parla nella lettera non è visibile perché tutta la sezione archeologica del Museo cremonese si trova imballata nei depositi.

Come arrivare

In auto: dista 34 chilometri da Cremona, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie