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Arpino

Arpino è un comune di poco più di 7mila abitanti della provincia di Frosinone. Il patrono è Madonna di Loreto. Fu un noto centro tessile nel XIX secolo nonché sede di una famosa scuola di liutai del maestro Luigi Embergher.

Storia

Popolo di origini incerte a cui sono connesse le vicende dei rostri del foro e di Coriolano, fu teatro ed obiettivo di scontri tra Sanniti e Romani fino ad ottenere definitivamente la cittadinanza romana nel 188 a.c.. Il nome le deriva, probabilmente, dall' essere situata in luoghi rocciosi. È curioso notare come le tradizioni orali locali ed una serie di iscrizioni ancora visibili facciano risalire la fondazione della città al dio Saturno. Durante l’Alto Medioevo fu conquistata dai Longobardi, poi dai Franchi, poi ancora dagli Ungari, dai Normanni e dagli Svevi. Nel corso del XIV secolo fu feudo della famiglia degli Etendard e dei Cantelmi. Acquistata dai duchi Boncompagni nel 1583, entrò a far parte del territorio del ducato di Sora e vi rimase fino al 1796. Con l'Unità d'Italia Arpino si trovò a condividere con il resto dell'ex Regno borbonico i problemi e le contraddizioni dell'unificazione.
Vi nacquero Marco Tullio Cicerone, Caio Mario, Marco Vipsanio Agrippa ed il noto pittore rinascimentale Giuseppe Cesari.

Da Vedere

La città di Arpino ospita ogni anno, nel mese di maggio, il Certamen Ciceronianum Arpinas, una gara di traduzione e commento di un brano del più illustre figlio di questa terra (Cicerone), che ha ormai assunto rilevanza mondiale.
Piazza Municipio : Le sue linee architettoniche armoniose ed eleganti, le tinte calde e gentili delle sue facciate accolgono il visitatore per introdurlo nel cuore della città.
Il Museo della Liuteria costituisce un vero e proprio "unicum' nel panorama dell’Italia centro-meridionale.
La Chiesa di S. Maria di Civita è a tre navate che si aprono a croce latina.
La chiesa di S. Andrea situata sul colle di Arpino ai piedi di Civitavecchia si presenta con una facciata ad ampi riquadri.
Il Museo dell'Archeologia Industriale della Lana conserva ed espone le attrezzature d'epoca provenienti dall'antico lanificio Diodati, e ricostruisce in un percorso storicamente documentato le fasi della produzione.

Come Arrivare

In Treno: Linea Roma-Napoli via Cassino, fermata Frosinone oppure fermata Roccasecca. Linea Roccasecca-Avezzano fermata per Arpino.
In Auto: Da Napoli-- autostrada A1 (Milano-Napoli), uscita Pontecorvo. S.S. 6 Casilina direzione Frosinone. S.S. 82 Isola del Liri - Sora. Bivio per Arpino.

Tipologie