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Camogli

Camogli è un comune di 5.706 abitanti della provincia di Genova. Ha una superficie di 9,9 chilometri quadrati per una densità abitativa di 557,17 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 32 metri sopra il livello del mare. Posto nel cuore del Golfo del Paradiso, Camogli è una delle più rinomate località turistiche della regione. Le origini del borgo sono molto antiche e recenti ritrovamenti archeologici hanno confermato la presenza dell'uomo già in epoca preistorica. L'economia di Camogli è legata principalmente al turismo, molto sviluppato grazie alla bellezza dei mare ed alla rigogliosa natura che circonda l'abitato.

Geografia

L'aspetto più rilevante della cittadina è la presenza di edifici colorati che si affacciano sulla spiaggia. I colori e le linee più chiare orizzontali servivano ai marinai camogliesi per riconoscere più facilmente la propria abitazione tra i vari piani dei palazzi del borgo e farvi ritorno dopo la pesca. La maggior parte degli edifici del centro storico sono stati edificati con un susseguirsi di aggiunte e modifiche nel corso dei secoli. Nel 1913, secondo una moda il cui esempio più eclatante è la promenade di Nizza, vengono abbattuti i palazzi prospicienti il mare creando la passeggiata a mare, con la rotonda in stile littorio. La scelta dell'abbattimento fu dettata anche dallo stato in cui versavano gli immobili, strutture in legno e pietra da secoli preda di ondate e salsedine. La spiaggia, o perlomeno l'incremento della poca preesistente, si ebbe con il terreno di risulta della realizzazione del tracciato ferroviario, con l'apertura delle gallerie a levante e a ponent. Questo aspetto orografico ha l'effetto di garantire a Camogli un clima particolarmente temperato, tipico di molte località del Levante genovese, non riuscendo i venti freddi provenienti dalla pianura Padana a raggiungere la costa. Anche per questo Camogli è un'apprezzata località turistica.

Storia

Il toponimo Camogli è sicuramente di origine antica, ma dall'etimologia incerta e diverse sono le correnti di pensiero sul significato della parola stessa. La storia di questo antoco borgo ligure è da sempre strettamente connessa al mare. Si fanno diverse ipotesi sull’origine del suo nome. Per alcuni deriva da Cà de mugee, cioè casa delle mogli, in riferimento alle donne che la abitavano quando gli uomini erano in mare. Per altri deriva da Cà a muggi, cioè case a mucchi, in riferimento invece all’aspetto delle sue case che sembrano addossate le une alle altre. Questa traduzione coinciderebbe con la caratteristica topografica del borgo, a valle rispetto alla Rua. Ci sono poi le molto suggestive ma del tutto fantasiose derivazioni dal genovese, che fanno derivare la parola Camogli, a casa delle mogli, le quali rimanevano a casa da sole aspettando il ritorno dei mariti imbarcati, o da Cà a muggi ovvero case a mucchi, per la particolare disposizione delle case. Il borgo di Camogli ha origini preistoriche, lo testimoniano le tre capanne del XIII e XII secolo a.C. individuate sul Castellaro. Nella stessa zona sono stati ritrovati reperti romani del II secolo a.C.. Nel XII secolo fu eretto il castello della Dragonara, posto a difesa del borgo marinaro, che verrà assalito e distrutto da Gian Galeazzo Visconti e Nicolò Fieschi nel 1366 e successivamente anche dal Ducato di Milano nel 1438. Dal XVI secolo si unirà più strettamente a Genova, specie per le continue scorrerie del pirata turco Dragut. Nel 1798, dopo la Battaglia navale di Abukir, nella quale la flotta ligure guidata da Napoleone Bonaparte viene annientata, gli armatori camogliesi investono i propri capitali nella costruzione di velieri mercantili, arrivando a disporre di una flotta numerosa pari al doppio di quella dell'allora porto di Amburgo. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.

Da vedere

La celebre Abbazia di san Fruttuoso - edificata in riva al mare, nel cuore di una baia raggiungibile solamente a piedi o via mare, che fu costruita tra il X e l'IX secolo e che ancora oggi conserva gran parte delle originarie strutture.

Chiesa di san Nicolò di Capodimonte - eretta in epoca romanica in ardesia, una pietra locale dalla tipica colorazione nera, e conserva al suo interno tracce di affreschi medievali.

Museo Marinaro "Gio Bono Ferrari" - fu ideato e fondato dal camogliese Gio Bono Ferrari nel 1937 e l'intera collezione marinara fu poi donata, nel 1938, al Comune di Camogli attuale proprietario. Nel 1971 fu spostato nella sua sede attuale assieme al museo archeologico e alla biblioteca civica camogliese. In varie teche sono esposti cimeli, modellini in scala di velieri e navi, strumenti nautici per la navigazione nonché antiche stampe e dipinti dell'epoca. Uno dei dipinti più antichi è quello raffigurante un pinco del 1790.

Museo Civico Archeologico - la nascita del museo fu possibile grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologica della Liguria, il Centro Studi per la Storia Camogliese, l'Istituto per la Storia della Cultura Materiale di Genova e il Comune di Camogli. Inaugurato il 19 dicembre del 1981 e situato in una sala attigua al museo marinaro, raccoglie testimonianze e reperti dell'antico castellaro preistorico di Camogli risalente all'Età del Ferro. Tra gli oggetti più antichi è conservata una piccola moneta in argento cisalpina databile tra il III e il II secolo a.C..

Castello della Dragonara - fu eretto nel XII secolo, qui i camogliesi si ritrovavano per eleggere i loro rappresentanti o si ritiravano in momenti di pericolo, all'interno delle mura. Fu assalito e distrutto da Gian Galeazzo Visconti e Nicolò Fieschi nel 1366 e, dopo essere stato ricostruito, anche dal Ducato di Milano nel 1438. Nel XVI secolo venne infine adibito a prigione.

Santuario Nostra Signora del Boschetto - è stato edificato nel luogo dove secondo la tradizione apparve la Madonna. La chiesa è luogo di raccolta eccezionale di ex voto legati ad eventi di marineria, pesca e trasporto marittimo di ogni epoca. Nel piazzale stesso sono affiorate le vestigia di un preesistente edificio, probabilmente la prima cappelletta votiva legata all'apparizione della Beata Vergine. Recenti lavori di restauro ne permettono la visione.

Chiesa di san Rocco - fu costruita nel 1863 e sarà nel 1935 che divenne, tramite un apposito decreto arcivescovile del 17 aprile, parrocchia autonoma. La chiesa fu solennemente consacrata il 17 dicembre del 1963 dal cardinale e arcivescovo di Genova Giuseppe Siri. All'interno è possibile ammirare l'altare maggiore che fu scolpito dallo scultore Bernardo Schiaffino ed eseguito originariamente per l'Università di Genova; l'opera verrà in seguito acquistata dagli abitanti della frazione camoglina e portata nella chiesa.

Come arrivare

In auto: l'autostrada A12 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione. La Strada Statale 1 Via Aurelia, nel tratto collinare tra Recco e Rapallo, passa nel territorio del comune di Camogli, non vicino al centro ma in prossimità ed attraverso la frazione di Ruta. Da lì con pochi chilometri si raggiunge il centro della cittadina.

In treno: stazione ferroviaria sulla linea ferroviaria Pisa -La Spezia - Genova nel tratto locale compreso tra Genova e La Spezia.

Tipologie