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Crocefieschi

Comune montano in provincia di Genova con circa 564 abitanti. Sorge a 742 metri sopra il livello del mare. L'economia è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

Il nome di Crocefieschi deriva dal fatto di essere stato in passato feudo della famiglia Fieschi. È un borgo la cui struttura urbanistica si snoda in modo lineare attorno ad una strada, via XX Settembre, determinato dal fatto di essere sorto originariamente lungo la costa di un giogo montano. L’ambiente naturale che lo circonda è caratterizzato da macchie di castagni e bosco ceduo tra le quali, per chi si avvicina al borgo provenendo da Busalla, si nasconde ed appare il borgo dominato dalla presenza del dirupo del Reopasso la cui cima nord è denominata “Carrega del Diavolo”. La storia del cxomune risale ai tempi preistorici in quanto si tratta di un importante nodo di percorsi carovanieri tra la costa e la pianura Padana, la nota “Via del Sale” che sfruttava per il suo percorso i crinali appenninici. Il toponimo croce deriva proprio da questa sua caratteristica alla quale si aggiunse poi il nome dei Fieschi, signori del luogo. È l’ideale base di partenza per diverse suggestive escursioni quali: al monte Reopasso dal quale si può ammirare un vasto paesaggio sulle valli Polcevera e Scrivia sino al mare; al Castello della Pietra; al Monte Antola; a Costa Suia raggiungendo i ruderi del castello di Savignone; al monte Schigonzo con splendida vista sui forti di Genova, il Righi da un lato e Novi Ligure e la pianura dall’altro. La prima citazione del borgo risale intorno all'anno 1000 dovuto alla costruzione di un castello sul monte Castello ad opera dei vescovi della diocesi di Tortona. Divenne dominio dei marchesi di Gavi dal 1140 fino alla cessione nel 1198 nuovamente alla diocesi tortonese. Tale passaggio feudale fu confermato in una bolla pontificia del 30 aprile 1198 del pontefice Innocenzo III. Agli inizi del XIII secolo il paese di Croce ritornò ai precedenti signori di Gavi grazie al ricucito rapporto tra l'imperatore Barbarossa e la curia tortonese. Il marchese Guglielmo lo cedette poco dopo al Comune di Genova. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Ufficialmente il Comune di Crocefieschi nacque nel 1866 e sarà nel 1903 che a causa di alcune incomprensioni l'allora frazione di Vobbia si costituì, con altre frazioni, in una propria municipalità. Nel corso della prima guerra mondiale subì molti feriti e la perdita di quattordici abitanti come descrive una lapide commemorativa nella chiesa parrocchiale; nel secondo conflitto bellico qui si stabilì un distaccamento dell'esercito tedesco nel settembre del 1944, atto nella ricerca dei numerosi partigiani. I tedeschi predisposero un'apposita ordinanza nella quale era obbligatorio esporre l'elenco ufficiale degli abitanti di ogni singola abitazione e che fossero lasciate aperte le porte per controlli improvvisi.

Da vedere

Santuario di Nostra Signora della Guardia - fu eretto nel 1854 a seguito del voto fatto dalla popolazione per scongiurare l'avanzamento dell'epidemia del colera. La chiesa fu ristrutturata ed ampliata trent'anni dopo. Alle pareti sono esposti in sei bacheche i numerosi ex-voto donati dai credenti per grazie ricevute.

Oratorio di San Giovanni Battista - e stato costruito nel 1596, conserva un affresco che raffigura il Battesimo di Gesù.

I Palazzi Gemelli - la costruzione di due edifici lungo la mulattiera per l'allora frazione di Vobbia, oggi comune autonomo, fu voluta dai signori feudali Fieschi tra il XVI e XVII secolo. Originariamente furono costruiti tre palazzi identici, che oggi si affacciano sulla piazza del municipio di Crocefieschi, ma verso la fine del XVIII secolo un incendio ne distrusse il primo adibito ad abitazione. Oggi sono rispettivamente sede del municipio e di appartamenti.

Come arrivare

In auto: è situata lungo la Strada Provinciale 9 di Crocefieschi la quale collega Busalla, da Busalla sull'autostrada A7 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.

In treno: la stazione ferroviaria è quella di Busalla sulla linea Torino - Genova.

Tipologie