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Lavagna

E un comune ligure, in provincia di Genova, con circa 13.119 abitanti, nella regione di Linguria. La cittadina si sviluppa sulla costa della Riviera ligure di levante nel Tigullio, ma anche nell'immediato entroterra. Alla città è stata conferita nel 2007 la Bandiera Blu per la qualità delle sue spiagge. L'economia del comune si basa sul turismo, specie nel settore balneare. 

Storia

Il borgo, come molti altri comuni liguri, si è sviluppato in epoca romana con il nome latino di Lavania. Il nome del comune è rimasto nei secoli inalterato fino a trasformarsi nei secoli successivi nell'attuale toponimo. Lavagna, che secondo fonti storiche locali fu inizialmente una contea dei Carolingi e in seguito soggetta ai vescovi di Genova, fu roccaforte feudale della famiglia nobiliare dei Fieschi creando fino al 1198 ampi contrasti politici con la Repubblica di Genova. Quando il borgo si eresse in comune autonomo, intorno al XII secolo, i signori fliscani continuarono - nei limiti - a svolgere il compito amministrativo e politico della cittadina. Nel 1564 fu saccheggiata dal pirata turco Dragut subendo devastazioni come in altri comuni vicini già colpiti dal saraceno negli anni prima. Durante il Medioevo tanti sono stati gli scontri politici per il dominio nel levante ligure e sicuramente i più forti antagonisti della famiglia si rivelarono i Doria, signori della repubblica genovese. In anno 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.

Da vedere

Palazzo Franzoni - è considerato uno dei più importanti e celebri nel panorama lavagnese subendo nei secoli differenti usi. Originariamente appartenente ai marchesi Franzoni, da cui deriverebbe la denominazione, fu dapprima occupato nel periodo francese di Napoleone Bonaparte dalle truppe d'oltralpe e in seguito convertito ad uso ospedaliero per le violente epidemie. Nel 1931, grazie ad una sottoscrizione della popolazione, fu acquistato dal Comune di Lavagna divenendo così sede attuale della municipalità lavagnese.

Palazzo Ravenna - fu, dopo alcuni lavori di modifica alla struttura, sede originaria del municipio. Dopo il trasferimento di quest'ultimo nel 1931 nell'attuale palazzo Franzoni, è sede odierna della Biblioteca Civica "Giovanni Serbandini" trasferita nei locali del palazzo dal 1994. All'interno dell'edificio vi si svolgono durante l'anno manifestazioni e mostre culturali.

Torre del Borgo - risalente al XVI secolo come torre di avvistamento o di difesa. Dopo vari secoli in servizio per il borgo, dove fu persino adibita ad abitazione con cappella gentilizia, è ora sede della "Galleria artistica dell'ardesia" e della "Collezione Alloiso".

Basilica di Santa Giulia - è situata nella frazione di Santa Giulia di Centaura e secondo alcune fonti l'originario edificio, sorto nell'XI secolo e precisamente nel 1031, fu dedicato inizialmente all'apostolo Giacomo il Maggiore. L'intitolazione alla santa omonima avverrà nei secoli successivi nell'odierna chiesa costruita nel 1654.

Chiesa di Santa Maria Assunta - fu inizialmente sottoposta ai territori diocesani della diocesi di Brugnato e in seguito aggregata alla comunità parrocchiale di Santa Giulia. Nel 1909 acquisì una propria autonomia e fu creata rettoria con decreto vescovile di monsignor Fortunato Vinelli della diocesi di Chiavari datato al 31 agosto.

Oratorio della Santissima Trinità - risalente al XV secolo, l'oratorio fu nei secoli sede della locale confraternita della Santissima Trinità operante nell'assistenza ai poveri, alla riscossione degli schiavi e alle funzioni liturgiche dei defunti; ancora oggi sono conservati gli scranni lungo le pareti dove si sedevano i confratelli durante le riunioni. All'interno sono custoditi una decina di cristi processionali, tra cui uno dello scultore Anton Maria Maragliano, diversi dipinti del pittore Luca Cambiaso e un organo del XVIII secolo.

Casa Carbone - è situata presso il centro storico lavagnese, in Via Riboli 14, in un palazzo borghese a tre piani decorato in stile genovese. Risalente alla metà del XIX secolo e di proprietà di Emanuele e Siria Carbone, è arredata con mobili, dipinti e oggetti del XVII-XX secolo. La proprietà è gestita dal Fondo per l'Ambiente Italiano.

Come arrivare

In treno: stazione ferroviaria sulla linea Pisa - La Spezia - Genova.

In auto: è raggiungibile anche grazie autostradale sull'autostrada A12.

Tipologie