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Borgomaro

Borgomaro e un comune della regione Liguria, in provincia di Imperia con 842 abitanti e ha una superficie di 23,3 chilometri quadrati. Sorge a 249 metri sopra il livello del mare. E situato nel fondovalle del torrente Impero ed il suo territorio comunale fa parte della Comunità Montana dell'Olivo. Dista dal capoluogo circa 16 km.

Storia

Il borgo divenne dal 1202 feudo dei conti di Ventimiglia, del ramo nobiliare del Maro, fino alla cessione del territorio ai Lascaris di Tenda nel 1455. Nel 1575 fu ceduto ad Emanuele Filiberto di Savoia, soprattutto per la strategica importanza e posizione del borgo nella Valle del Maro. Fu quindi inglobato nel Regno di Sardegna e nel successivo Regno d'Italia nel 1861. Borgo di fondovalle lambito dal torrente Impero e centro di un vasto territorio con numerosi paesi che vi gravitano. Una comoda strada, costruita nel 1830, lo collega con la Statale 28 del Colle di Nava.

Da vedere

Candeasco - su di un pendio che è fra i meno ripidi di tutto l'alto bacino dell'Impero, ben esposto al sole, si erge Candeasco, piccolo e grazioso borgo, che sino al secolo scorso si raggiungeva solo attraverso mulattiere. Il passaggio di San Bernardino da Siena e le sue predicazioni in particolare proprio a Candeasco hanno ispirato l'intitolazione della chiesa parrocchiale di origine medioevale, ma completamente rifatta in epoca barocca. Del primitivo edificio quattrocentesco si conservano in abbondanza rocchi di colonne e capitelli sparsi dovunque nella piazza e nelle vie a guisa di sedili o come arredi minori. A poca distanza dalla cappella vi è il caratteristico oratorio di N.S. degli Angeli di tradizione barocca, con portico a sedile che fronteggia l'ingresso, opera dell'architetto G.B. Marvaldi.

Maro Castello - sorge a ridosso del capoluogo. Se già intorno al 1600 il feudo "collem de castro Macri" non avesse perso l'importanza economica e sociale propria dei centri curtensi, a vantaggio del paese di fondovalle, Borgomaro, si potrebbe ammirare il castello del Maro. Esso fu in tempi diversi possesso dei conti di Ventimiglia, degli Angioini di Francia, dei Lascaris di Tenda, dei Savoia e dei Doria. Il castello fu definitivamente distrutto nel XVII sec. dai genovesi in lotta contro i Savoia. Purtroppo, ai giorni nostri, non rimane che un misero rudere soprastante le attuali case, la grande piazza della chiesa e la fontana con lunghi lavatoi ed abbeveratoi su ambo i lati. A Maro Castello, come in tutte le altre frazioni, si può degustare ottimo olio extra vergine d'oliva, presso i piccoli produttori locali.

San Bernardo di Conio - è adagiato sul crinale orientale che scende dal Monte Grande. Esso è composto da un gruppo di casolari di costruzione relativamente recente, disposti tra gli alti crinali della valle Argentina e lungo l'importante strada di collegamento col Piemonte. Essa è già presente in un'antica cartografia della contea di Tenda, quale via di collegamento tra l'imperiese ed il basso Piemonte occidentale. Una lapide nell'abitato ricorda "la battaglia di Monte Grande", dell'ultima guerra. San Bernardo e legato completamente al turismo minore, in costante affermazione, che contribuisce alla vita di questa valle. Nei suoi prati crescono molte varietà di fiori protetti: genziana, genzianella, viola, margherita, lavanda e tulipano dei monti, mentre nei suoi boschi si raccolgono ottimi funghi.

Frazione di Ville San Sebastiano - ha origine da un insediamento rurale minore a carattere sparso. Entro i suoi confini si trova la chiesa matrice dei SS. Nazario e Celso che tutt'oggi ne e la parrocchiale. Trovandosi, pero, questa Chiesa alquanto discosta dall'abitato, funziona in questo luogo una chiesa succursale, dedicata a San Sebastiano, di origine quattrocentesca e rifatta in periodo barocco. Il campanile rimane a lato ed e diviso in due tronconi: alto e semplice il primo, basamentale, con lesene angolari il secondo. L'emergenza, in tinta chiara, fa spicco tra il verde - argenteo degli ulivi e ben s'impone a chi transita lungo la strada provinciale da valle a monte e viceversa. Dall'abitato una strada ripida sale al santuario della Madonna della Neve presso il quale, di notte, alla vigilia della festa è tradizione che i giovani accendano un grosso falò. La cappella ospita una pregiata statua seicentesca in marmo, raffigurante la Madonna col Bambino.

Come arrivare

In treno: stazione ferroviarie più vicine sono quelle di Imperia - Porto Maurizio e Oneglia sulla linea ferroviaria Ventimiglia - Genova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona.

In auto: percorrendo l'Autostrada dei Fiori A10 è necessario uscire allo svincolo di Imperia Est ed al termine di questo imboccare la Strada Statale 28 in direzione Torino fino al raggiungimento dell'abitato di Chiusavecchia, lungo la strada. Poco oltre si incontra la deviazione per Borgomaro.

Tipologie