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Cerenzia

Comune della Calabria, in provincia di Crotone, con 1.371 abitanti e ha una superficie di 24,3 chilometri quadrati.  Sorge a 664 metri sopra il livello del mare. Confina con i comuni di Caccuri e Castelsilano.

Storia

La sua origine e' antichissima: secondo alcuni fu fondata da Filottete e, secondo altri, dagli Enotri.  Fece poi parte della Magna Grecia e fu conquistata dai Bruzi e, in seguito, dai Romani.  Acheronthia o Acerentum o Cerentum si ergeva su una collinetta nella valle del Lese. Nel corso della sua più che millenaria esistenza visse periodi di grande splendore. A detta del  duca De Luynes, un insigne archeologo, Acheronthia era l'antica Pandosia presso la quale fu ucciso Alessandro il Molosso, zio di Alessandro Magno che era venuto in Italia per combattere le popolazioni italiche su richiesta di Taranto. Cerenzia fu sede di vescovato e dimora del principe. Fu colpita ripetutamente da terremoti e pestilenze che ne ridussero progressivamente la popolazione. Nel 1848 l'antica cittadina, oramai in decadenza,  fu abbandonata e i suoi abitanti si trasferirono nel nuovo centro abitato sorto in località Paparotto. Oggi Cerenzia è una ridente cittadina, una delle poche, in tutta la provincia di Crotone, la cui popolazione è in espansione. L'antica Acheronthia è stata trasformata, da un paio d'anni, in un bellissimo parco archeologico, spesso sede di interessanti manifestazioni culturali come le serate dedicate alla civiltà magno greca.

Economia

Il paese è quarto nella provincia di Crotone per produzione di olio. Cerenzia ha anche aderito all’Associazione nazionale Città dell’olio nata per diffondere la cultura dell’extravergine. Di recente è stata costituita la cooperativa Acheronthia. Ulivi a parte, il territorio di Cerenzia è coltivato anche a vigneti, fichi d’india e grano. Di ottima qualità, infine, è il miele locale. A Cerenzia ci sono, infatti, molte imprese artigiane. Alcune lavorano il ferro, altre il legno, altre ancora l’oro.  Molti sono impiegati nelle forze dell’ordine e altri lavorano nella locale Lavanderia industriale o nelle quattro imprese edili esistenti nel territorio.

Da vedere

Chiesa di San Teodoro - la facciata si presenta interamente in pietra a vista. Di particolare bellezza è il portale tufaceo ad arco, sovrastato da un vecchio stemma di probabile origine nobiliare. Dietro l'altare maggiore sobriamente decorato, in una nicchia ricavata nella parete, è possibile ammirare la statua di lignea di San Teodoro. Tra gli oggetti d'arte che la chiesa custodisce: le statue di San Francesco, Sant'Antonio e della Madonna dell'Addolorata; un crocifisso, un confessionale e un battistero risalenti al XVIII secolo; tre campane della vecchia chiesa madre di Acerenthia, due delle quali riportano incisa la data di costruzione (1780 e 1850).

Palazzo Benincasa - Struttura risalente alla fine del XIX secolo, ubicata nel cuore del centro urbano.

Come arrivare

In auto: dista circa 30 km da Crotone, è necessario  percorrere la SS 106 fino a Passovecchio, ed imboccare successivamente la SS107 in direzione Cosenza.

In treno: La stazione ferroviaria più vicina è a Strongoli che dista circa 30 km.

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