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Monte Marenzo

Monte Marenzo è un comune di 1.977 abitanti, che si trova in provincia di Lecco, della regione Lombardia. Il territorio comunale dalla conformazione prevalentemente collinare, è situato nell’alta Valle San Martino e si estende per 3,05 kmq. Il comune è a pochi chilometri da Lecco. Confina nella sua parte sud-orientale con il Comune di Cisano Bergamasco, mentre ad est, lungo il crinale del Monte S. Margherita, si pone a confine con il Comune di Torre de’ Busi; a nord è delimitato dal Comune di Calolziocorte ed a ovest dal Comune di Brivio. Sorge a 440 metri sopra il livello del mare.

Storia

Fino al 1992 faceva parte della Provincia di Bergamo.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale di San Paolo - appartenente anticamente alla pieve di Brivio, la chiesa è ricordata in un atto del 1187; era provvista di cappellania nel 1398 divenuta in seguito parrocchiale insieme con S. Michele di Torre de’ Busi. Il campanile a sud pare corrispondere all’attuale, poi sopralzato. Resti della vecchia chiesa si vedono verso oriente, inglobati nella ricostruzione dell’intero vano, nelle forme del tardo barocchetto: due campatelle raccordate allo spazio della tazza centrale, presbiterio coperto da tazza ovoidale e coro semicircolare. L’altare di San Carlo e del Crocifisso contiene un’altra pala del Settecento che mostra anche San Gerolamo con gli orfani. Nel campanile si trova il Concerto delle cinque campane in Re, la cui prima fusione risale al 1894, vennero rifuse, dopo la donazione bellica, nel 1951. L’armonica costruzione è conclusa posteriomente da un corpo di interpretazione classica eretto per sacrestia e sepolcro nel 1911.

Chiesetta di Sant’Alessandro - si credeva nel secolo passato che questa chiesetta fosse la più antica parrocchiale. Oggi la chiesa si vede nella sua forma ottocentesca, probabilmente del 1836, data che si legge sulla campanella della torre, anche se venne probabilmente ingrandita nei restauri del 1858-1860. La chiesa però mostra anche i segni di precedenti lavori, per esempio nel vano laterale o sacristia secentesca, in resti di portali e finestre nel presbiterio, e nel portale d’ingresso in arenaria, che certamente appartiene ai primi decenni del Seicento, anche se modificato in seguito. La descrizione d’allora ne conferma l’antichità sia per l’irregolarità del fabbricato, che per le vecchie figure di santi che apparivano qua e là, e per il disastrato tetto di legno con piode; era pure circondata da un vecchio cimitero con varie piante di gelsi. Fra le figure di santi, che sono affrescate dietro l’altare, si osservano quelle rispondenti ai nomi di battesimo dei Cattaneo sopra ricordati.

Sacello di Santa Margherita - le origini degli insediamenti ecclesiastici nel territorio di Monte Marenzo non vi sono elementi di certezza e anche il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani non fornisce elementi utili per inquadrare l’attività edificatoria di Santa Margherita. È tuttavia accreditata la tesi che individua nella titolazione del sacello un importante indizio per collocarne la fondazione sul finire del XIII secolo. I primi interventi documentati successivi alla fondazione risalgono al 1740, quando vengono commissionate opere di sistemazione del manufatto da parte della famiglia Mangili di Portola, frazione del comune di Monte Marenzo. L’ultimo e quinto ciclo di interventi radicali sul manufatto ha inizio nel 1983. Si tratta di un intervento controverso e a cui corrispondono cospicue modificazioni dell’esistente quali: il rifacimento del tetto, l’eliminazione dell’intonaco esterno, il rifacimento della pavimentazione interna ed esterna e interventi minori sugli elementi lignei delle aperture e delle luci.

L’oratorio di Santa Margherita - racchiude un repertorio di pitture che Oleg Zastrow segnala nel 1990 come di eccezionale interesse, definendo il ciclo di affreschi delle Storie di Santa Margherita come tra i più pregevoli del Trecento lombardo. La superficie affrescata, oggi completamente restaurata, ci appare tuttavia frammentaria, in seguito a furti e degrado, rispetto all’originale, che doveva interamente ricoprire le pareti della piccola navata, l’abside e la controfacciata, in origine priva delle attuali finestre. La sua tecnica pittorica, sebbene più semplificata e corsiva, non si discosta molto da quella dei cicli affrescati lombardi di fine Trecento, per l’impiego di delicate tinte di colore trasparente e velato. Una sequenza di immagini fotografiche effettuata nel 1947 permette di decifrare taluni particolari delle pitture che oggi risultano cancellati e rende possibile conoscere lo stato, all’epoca, e il soggetto di una coppia di pregevoli specchiature pittoriche che costituivano i primi due episodi del ciclo con le Storie di Santa Margherita e che furono abusivamente staccati dal muro della chiesa da ignoti nel 1974.

Come arrivare

In auto: Monte Marenzo è attraversato dalla Strada Statale n. 639.

In treno: dalla linea Ferroviaria Lecco - Bergamo in località Levata.

In aereo: aeroporti milanesi di Malpensa e Linate.

Tipologie