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Boffalora d'Adda

Boffalora d'Adda è un comune di 1.042 abitanti della provincia di Lodi, nella regione Lombardia, situato alla sinistra del fiume Adda, confina con la provincia di Cremona.

Storia

Nel Medioevo appartenne al Vescovo di Lodi, passando in seguito ai Destrieri e ai Corrado nel 1632. Per la sua posizione strategica fu teatro di notevoli fatti d´arme. Tracce dell´antico castello si trovano nel cortile di un´azienda agricola. Il nome deriva probabilmente da "Buffalora" o "Bofalora", cioè "paese dove soffia il vento". E’ stato osservato da insigni studiosi che i luoghi così denominati sono solitamente situati “su cocuzzoli di monticelli esposti ai venti”: se si considera che nei pressi del lago di Iseo il termine “ora”, indica un vento che spira in quella zona e si considera che Boffalora sorge in prossimità del fiume Adda, dalle cui sponde, in una antichità assai fitta di boschi, proveniva una gradevole frescura, si può concludere che il nome del paese sia da intendersi come un composto di “boffa l’ora” ossia “il paese dove soffia il vento”. Sono numerose le informazioni che riferiscono di possedimenti di potentati nel territorio di Boffalora; nel 1600 Boffalora era feudo della famiglia Destrieri; nel 1632 il feudo passò al marchese Lancellotto Corrado di Lodi; nel 1662 il feudo divenne contea a favore di Alfonso Corrado ed infine, nel 1762, la contea stessa venne conferita ai Barattieri. Nel 1815 Boffalora fu inserita nel VII distretto, quello di Pandino, della provincia Lodi Crema, allora costituitasi; alla cessazione di questa nel 1860, il paese risultò situato nella provincia di Milano. Già nel 1978, a Boffalora d'Adda, in pieno centro abitato, in seguito a degli scavi è emerso un corredo costituito da una croce d'oro e ornamenti di uno scudo. A Boffalora esisteva certamente anche un monastero, nel quale vivevano le monache di clausura dell’Ordine dei Servi di Maria Vergine dello Spasimo, osservanti le regole di Sant’Agostino.

Da vedere

Palazzo Municipale - fu realizzato nel 1933 per iniziativa del podestà di allora, dottor Maggi, medico benemerito in Lodi, attivissimo nell’ambito delle opere assistenziali. La colonia fluviale, costruita nel 1941, fu gradualmente eliminata dal fiume Adda stesso, a causa della variazione del suddetto corso d’acqua.

La Chiesa di Boffalora - fu restaurata nel 1954 dall’allora arciprete don Luigi Bravi, è stata recentemente ridecorata ed arricchita da un pregevole altare per iniziativa dell’arciprete don Paolo Gatti. Nella chiesa è conservato un pregevole quadro ad olio di Scipione Piazza, rappresentante la Madonna in alto seggio, con Santa Elena e Santa Monica ai latie San Macario e San Cristinziano più in basso. L’altare maggiore in marmo, infine, proviene dall’antica chiesa di San Michele in Lodi, risalente al XIII secolo.

La Chiesa Parrocchiale - fu ricostruita totalmente nel 1590, una ottantina di anni dopo la sua realizzazione avvenuta nel 1513 sotto il pontificato di Leone X e l’episcopato di Ottaviano Maria Sforza. La parrocchia è dedicata alla Natività della Beata Vergine e comprende tutto il territorio comunale, ad eccezione della cascina Bell’Italia, che rientra invece nella parrocchia di Montanaso Lombardo.

Economia

Circa il 50% della forza lavoro si sposta a Lodi o nel capoluogo lombardo, mentre il rimanente è occupato nell´agricoltura e nell´industria. Le principali risorse agricole sono difatti costituite da colture di cereali, foraggi e allevamento, sfruttate da alcune aziende. Nell´ambito del secondario, sono presenti un´industria del settore elettrico e una trafileria.

Come arrivare

In auto: dista 7 chilometri da Lodi, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie