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Casalpusterlengo

Casalpusterlengo ha 14.792 abitanti, ed è un comune italiano della provincia di Lodi, è situato 60 metri sopra il livello del mare, nel Basso Lodigiano.

Storia

Di antica origine, nel XIV secolo appartenne ai Pusterla, a cui successero i Lampugnani, i marchesi Castelli e infine i Trivulzio. Il nome deriva dai Pusterla, casata cui Casalpusterlengo appartenne nel XIV secolo. Il territorio assai fertile e la facilità di comunicazioni con le circostanti città contribuirono al suo cospicuo sviluppo commerciale e a quello delle altre sue attività industriali. Certamente all’azione del piccolo corso d’acqua, ristrettosi sempre più nel suo secolare cammino, è dovuto il depositarsi di una striscia d’argilla alluvionale, la cui abbondante presenza ha favorito il sorgere nella zona di fornaci per la costruzione di mattoni, tegole e laterizi e la presenza, in passato di numerosi vasai e rustici artisti della ceramica. Ai galli subentrarono quindi i romani, che dalle colonie di Piacenza e Cremona irradiarono una rete varia di collegamenti sulle fertili terre circostanti: da qui il formarsi di gruppi di case coloniche, i “casali” appunto, da cui deriva la prima parte del nome di Casalpusterlengo. Quanto alla seconda parte, una suggestiva anche se non molto attendibile interpretazione vorrebbe che derivasse da “Casalis pistorum”, o “Casale dei fornai”, dalla località in cui si sarebbero trovati i forni per il sostentamento delle truppe romane, qui accampate durante la seconda guerra punica, che le vide sconfitte da Annibale sulle rive del Trebbia. Un importante contributo alla causa liberale fu portato da Saverio Griffini, carbonaro e patriota, il suo comportamento coraggioso durante la battaglia di Goito gli guadagnò la medaglia d’oro al valore militare, la prima conferita da Carlo Alberto durante il Risorgimento Italiano. Altri cittadini di Casalpusterlengo si comportarono da valorosi: Giuseppe Cesaris, volontario al seguito di Garibaldi, e Marcello Cesaris, che fu esiliato dopo la battaglia di Custoza, alla quale aveva partecipato come volontario nel battaglione degli studenti. Un altro illustre membro della stessa famiglia, l’abate Giovanni Angelo Cesaris, che fu in seguito direttore dell’osservatorio astronomico di Brera ed autore di acute osservazioni scientifiche, specie sulla luna. Dopo la proclamazione del Regna d’Italia, nel 1861, Casalpusterlengo fece parte del Circondario di Lodi. Il problema del territorio piuttosto limitato di Casalpusterlengo ed il progetto di un suo ampliamento con l’annessione di alcuni comuni limitrofi, ricorre più volte nella storia locale e verrà risolto con un Reale Decreto in data 28 marzo 1929, deliberante la fusione di Casale con Vittadone e Zorlesco: non senza opposizione e polemica da parte di queste ultime località, che vantavano anch’esse antiche tradizioni storiche.

Economia

Nel 1929 ha inglobato i comuni di Vittadone e Zorlesco, attualmente frazioni. Dal 1976 vanta il titolo di città. Particolarmente fiorente è l'allevamento di bovini sia da latte che da carne, utilizzando anche attrezzature e apparecchiature molto avanzate. Anche l'industria vanta presenze significative, nel settore alimentare, in quello chimico e cosmetico, meccanico e del legno. Nel corso degli ultimi due decenni, il volto di Casalpusterlengo si è alquanto modificato grazie a numerose iniziative edilizie.

Da vedere

Santuario della Madonna dei Cappuccini - risale al XVI secolo. Sono segnalati il simulacro della "Madonna dei Cappuccini" del XV secolo e la tela dell'Ascensione di Giambattista Trotti detto "il Malosso".

Chiesa Parrocchiale dei Santissimi Martino - e del ‘600 con un dipinto di Panfilo Nuvolone custodito al suo interno. Ai margini del paese ammiriamo la chiesa di San Rocco e quella di Sant’Antonio Abate con numerosi affreschi di Gian Giacomo Barbelli al loro interno. Iniziata nel 1602, la chiesa subì numerosi interventi successivi di completamento e restauro, fino al secolo scorso. Ricalca la tipologia seicentesca della chiesa romana di Gesù. L’interno si apre in un’unica grande navata coperta a botte, sopra cui si eleva una luminosa cupola affrescata in epoca recente dal Secchi.

La Chiesa di San Salvario - dell’anno 880; si parla di una chiesa al di là del Brembiolo, facente parte del monastero di San Vito. Dall’iniziale floridezza, tuttavia, dovette declinare lentamente, fino a cadere in rovina. La storia ci dice, che per desiderio della popolazione , vennero chiamati i frati Cappuccini a custodire il simulacro della Madonna. Fu così iniziata la costruzione di una nuova chiesa, che avrebbe inglobato la preesistente e che venne nel corso di due secoli ampliata e modificata. Alla chiesa si agganciano il chiostro e il convento, i vari servizi, il salone parrocchiale e l’antica cascina. L’interno è a un solo vano, con tre cappelle per lato.

Chiesa dei SS. Bernardino e Francesco - che spicca per l’elegante facciata barocca, adorna di profilature in rilievo attorno al portale, alle nicchie, alle finestre. L’interno è sobrio e luminoso: splendido l’altare maggiore del XVIII secolo e la grande tela dei Re Magi, nella cappella di sinistra, attribuita alla scuola di Moretto da Brescia.

Chiesa Sant’Antonio Abate - e di ridotte dimensioni, la chiesa fa da sfondo ad una piazzetta selciata con ciottoli e decorata da volute in cotto, nella quale i contadini portavano in tempi passati i loro cavalli perché fossero benedetti.

Come arrivare

In treno: stazione Casalpusterlengo è il crocevia di due linee ferroviarie, la Milano - Piacenza e la Pavia - Mantova.

In auto: Casalpusterlengo si colloca sulla S.S. 9 - Emilia - attraversata dalla S.S. 234 - Mantovana.

Tipologie