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Cavacurta

Centro del basso Lodigiano, situato sulla sponda destra dell'Adda, Cavacurta è un comune di 868 abitanti della provincia di Lodi. Il comune è ai confini con la provincia di Cremona.

Storia

Il nome antico deriverebbe da un cavo aperto in un terrapieno per dare sfogo alle acque, presente anche nello stemma del comune. Cavacurta, trae il suo nome, sembra da un “cavo”, cioè un fossato realizzato nell’alto medioevo in questa zona per far defluire le acque della pianura verso il Po. Comune di origine antichissima appartenne dapprima all´arcivescovo Ariberto d´Intimiano; divenne nel XII secolo proprietà della chiesa di Milano. Che la sua origine sia antica lo attesta il fatto che già nel 997 l’abitato era ricordato in un documento riguardante la donazione di alcune terre del lodigiano da parte di Ottone III a Rogero, suo fedele. Cavacurta ospitò nel XV secolo Ottavio Vignati, dotto archeologo e giureconsulto, ricordato con una lapide Dal censimento del 1931, figura con una popolazione di 1275 abitanti; ha dato alla grande guerra 20 caduti sul campo con 3 decorati al valore militare.

Economia

Cavacurta basa la propria economia eminentemente sull'agricoltura. Prevale la monocultura del mais, alla quale si affiancano l'allevamento dei bovini e quello dei suini. A causa di questo fenomeno, unitamente al fatto che i salari dell'industria erano più alti di quelli dell'agricoltura, si è assistito a un graduale abbandono dei campi. Questo movimento migratorio, che ha portato inizialmente verso le industrie della vicina Codogno, si è ora stabilizzato.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo - di origine quattrocentesca, ma riedificata poi nel 1600, e l'ex convento dei Servi di Maria. Eretta nel 1600 la facciata è strutturata in due ordini e decorata da cinque pinnacoli, la chiesa intitolata a San Rocco. La chiesa si presenta nelle linee caratteristiche del XVII secolo, con un ampio interno ad una sola navata divisa in cinque campate, aperte su dieci profonde cappelle laterali; la facciata, articolata in due ordini, è abbellita in quello superiore da cinque pinnacoli ed è preceduta da un vasto pronao, alo di sopra del quale si apre una bifora affiancata da nicchie con statue. Sul fianco destro, nella raccolta piazzetta che precede la parrocchiale, isolandola dalla campagna circostante, un ampio edificio ricorda la presenza dell’antico convento.

Villa Inzaghi - risalente probabilmente al XVIII secolo, ma purtroppo in notevole stato di abbandono.

Castello di Cavacurta - non rimangono tracce visibili, solo il nome della località Castello ne tramanda il ricordo.

Come arrivare

In auto: dista 30 chilometri da Lodi, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie