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Maleo

Maleo è un comune italiano di 3.322 abitanti della provincia di Lodi. Il comune è ai confini con la provincia di Cremona. Si estende su una superficie di circa 20 Km quadri ed è posta a 58 metri sul livello del mare.

Storia

Forse di origine romana, fu sede di una pieve. Difatti lo stemma del paese reca una mano che impugna un martello, e ancor oggi il concerto delle campane di Maleo è fra i più belli della zona. Il paese è certamente di antichissima origine, la tradizione vuole che il borgo d'origine fosse situato tra i cascinali San Marcellino e Chiesolo, e che nel luogo attuale esistesse solo un castello con poche case attorno. Le prime notizie di "Malleum", così è nominato nei documenti del tempo, risalgono al X secolo. Nel XI secolo, il borgo passò ai vescovi di Cremona. Era il periodo delle aspre lotte fra Milano e il Barbarossa, spalleggiato dai cremonesi. Ridisceso in Italia il Barbarossa, Maleo ritornò tra i possedimenti imperiali e fu concesso in feudo nel 1164 al vescovo Presbitero di Medolago. Maleo è di antichissima origine, il suo nome, secondo alcuni, deriva da Lucio Maleolo, romano che l'avrebbe fondato nell'anno 222 A.C., secondo altri da un costume tipico dei primi cristiani, di chiamare, alla comune preghiera mediante uno strumento che si percuoteva con un martello. Nel corso delle lotte comunali, il borgo venne più volte assediato e nel 1157 la Rocca di Maleo fu smantellata dai Cremonesi. Venne ceduto successivamente come feudo da Federico Barbarossa al vescovo presbiterio Medolago e nel 1475 passò dalle mani di Galeazzo Maria Sforza Visconti, duca di Milano, a Onofrio Bevilacqua suo condottiero. Fu proprio sotto i Bevilacqua che la contea di Maleo venne trasformata in marchesato da Lodovico il Moro e Teodoro Trivulzio, maresciallo francese, divenne il primo marchese. Nel 1685 venne investito di questo feudo Manfredo Trecchi, Marchese di Scandolara Ripa d'Oglio. Importantissima fu per la storia di Maleo, la convivenza coi Trecchi, a testimonianza della quale vene eretto l'Arco Monumentale che ancora oggi saluta l'ingresso al paese.

Da vedere

Castello Trecchi -e una costruzione rifatta nel Cinquecento, che ospita una ricca collezione di quadri e un importante archivio.

Chiesa Parrocchiale Santi Gervaso e Protaso - la facciata è di linee settecentesche, affiancata dall'alto campanile a sei ordini sovrapposti. L'interno, a croce latina, è spartito in tre navate divise da pilastri ed un motivo classicheggiante di colonne binate doriche scandisce le campate delle navate laterali. Il soffitto è stato affrescato nel 1921.  

L'arco commemorativo - eretto nel 1686 in onore del marchese Antonio Trecchi, è un edificio modesto, alto 14 metri, dal frontespizio classico con leggera incurvatura barocca, senza  pretese artistiche se non quella di avvertire della dignità del borgo e di ricordare con iscrizioni dipinte l'insediamento ed i meriti del Trecchi.

Come arrivare

In auto: dista 30 chilometri da Lodi, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

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