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Meleti

Piccolo comune lombardo in provincia di Lodi con 450 abitanti. Il comune è ai confini con la provincia di Cremona. Il comune di si estende su una superficie di circa 7.3 Km quadri ed è posta a 40 metri sul livello del mare.

Storia

Nel medioevo Meleti appartenne a importanti famiglie del Lodigiano e al vescovo di Lodi, che nel 1344 fu costretto a cederla ai Visconti. Meleti è un piccolo comune situato proprio alla punta estrema della cosiddetta "mezza luna", cioè la parte del lodigiano che si affaccia sull'Adda, dove è prossimo il suo sbocco nel Po. Il paesaggio  è ubertoso, ricco di filari di pioppi, di rogge e di colatori. Proprio accanto al paese, inoltre si trovava un lago, del quale si ha menzione fin dal 1192. Si crede si fosse formato dalle acque del Po e dell'Adda straripate in occasione di qualche inondazione. Secondo le narrazioni dell'Agnelli  in mezzo a questo lago, alla profondità di circa un metro, si conservò una pianta di gelso di grosso fusto la quale pare abbia resistito all'impeto delle onde che formarono il lago. Il paese ed il suo territorio soffrirono molto per le inondazioni del 1705, nel quale venne insabbiata gran parte delle sue campagne; del 1801 in cui il paese fu tutto circondato dalle acque; in quelle del 2 e 3 novembre 1857, del 6 e 7 ottobre 1868 e del settembre 1882. Il nome Meleti è secondo l'Agnelli di origine umbra: diverse altre località, più o meno importanti e sparse specialmente nell'Italia meridionale ed in Sicilia, portano lo stesso nome. Da altri documenti pare piuttosto che Meleti significhi semplicemente " posto delle mele " e alluda pertanto alla fertilità della terra, che produce abbondanti frutti: un nome non inconsueto, che ricorre fra l'altro, con varianti, anche in Toscana, nel Trentino e nel Veneto. Meleti ha dato, alla grande guerra, 32 caduti con due decorati al valor militare.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale di San Cristoforo - ricostruita alla fine del XV sec. e che ha subito poi vari restauri, la chiesa dei SS. Quirico e Giulitta, eretta nel 1630, e il castello-palazzo, antico edificio medievale. Adesso la facciata è in stile neoclassico, con un frontone curvilineo, divisa da due alte lesene con capitello ionico. L'interno, a una sola navata, ha il catino dell'abside affrescato con una resurrezione di Cristo dal pittore lodigiano Felice Vanelli. In una cappella sulla destra si conserva una venerata reliquia della Santa Croce.

Chiesa dei SS. Quirico e Giulitta - e stato chiamata anche il santuario, perché ora vi si venera la Madonna di Lourdes, venne eretta nel 1630; è a croce latina, con profondo pronao retto da lesene e semicolonne doriche.

Il Castello - ha visto passare tra le mura tante vicende storiche, è ora in condizioni assai precarie; fu tramutato in casa civile verso la fine del settecento.

Come arrivare

In auto: dista 39 chilometri da Lodi, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

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