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Bassiano

Comune laziale, in provincia di Latina, con più di 1.615 abitanti. Il comune è ai confini con la provincia di Roma. Situato a 562 m.s.l.m., il borgo sorge al confine con la provincia di Roma, in una zona ricca di storia e bellezze naturali. Le origini di Bassiano sono antichissime, come confermato dai numerosi ritrovamenti archeologici. L'economia locale si basa sull'agricoltura e sull'allevamento, anche se sono in via di sviluppo alcune piccole industrie.

Storia

Le origini di Bassiano, sono poco definite. La storia di Bassiano ha inizio certamente intorno al X secolo e parte da un piccolo gruppo di pastori e contadini costretto a rifugiarsi, in questo luogo completamente coperto alla vista della pianura, a causa delle continue scorrerie barbariche. Le prime notizie scritte su Bassiano sono databili al 1169. Nel 1240, Gregorio IX nomina Signore dei Castelli di Sermoneta e Bassiano Trasmondo Annibadi, per ringraziarlo dell’aiuto ricevuto contro i tentativi di invasione di Federico II. Gli Annibaldi governarono le nostre terre fino al 1297 anno in cui il castello possò in possesso dei Caetani che lo governarono fino alla soppressione dei feudi, fatta eccezione che per un decennio in cui governorono i Borgia. I fraticelli spirituali, rigidi osservanti della regola di San Francesco d’Assisi, che trovarono rifugio nella grotta di Selva Scura, oggi annessa al Santuario del Crocifisso. Solo all’inizio del XVI secolo che i Caetani, con la costruzione del palazzo Baronale, lasciano un impronta del loro dominio sulla terra di Bassiano. Fù Bonifacio Caetani che nel 1554 fece costruire un importante palazzo, quale rifugio delle insidie della palude e luogo di cura per la sua salute malferma. Il palazzo ingloba nel suointerno case e botteghe medievali che i Caetani nel corso del XV secolo avevano acquistato in località “Porta salamandra” che era la principale via di accesso al Castrum. Nel 1541 Camillo Caetani promulga gli statuti di Bassiano. Tutto era sotto il controllo del duca: la proprieta, la famiglia, la chiesa. Ma un arma più potente della polvere da sparo e degli archibugi sta vedendo gli albori in quel tempo: il libro. Attraverso il tipografo umanista, il libro diffonde la cultura, le idee e riscatta le genti dall’oppressione dei potenti.

Da vedere

Chiesa di Sant'Erasmo - fu edificata intorno al XII secolo. I numerosi interventi di restauro hanno radicalmente cambiato l’architettura dell’edificio originale. Sulla facciata possiamo notare un bassorilievo che raffigura il “Cristo Benedicente”. L’interno tipicamente neoclassico, è diviso in tre navate, dietro l’altare maggiore è presente un abside semicircolare dove è collocato un coro ligneo del 1852 scolpito dall’ebanista Frattini. Sopra il coro sono collocate tre tele, la centrale realizzata nel 1599 da Francesco da Castello Flander. In una piccola cappella in fondo alla navata di sinistra vi è collocata una fonte battesimale del XII secolo, sorretta da un leone in marmo di epoca romanica la piccola cappella vede anche la presenza di numerosi affreschi del 1582. La chiesa di Sant’Erasmo ha avuto l’ultimo restauro nel 2002.

Chiesa di San Nicola - la sua struttura a croce latina divide la chiesa in due navate, di cui la laterale con copertura a crociera e la centrale con copertura a capriate, ed un transetto. Gli affreschi, che ricoprano quasi interamente le pareti, sono di gusto popolare, e raccontano la vita dei Santi. Di particolare interesse, l’ambone in pietra, appoggiato ad un muro di sostegno e puntellato da una colonna con base ornata. Nella parete di fondo, sopra l’altare maggiore è stato ritrovato un affresco raffigurante la Vergine con il Bambino. Questo affresco fino al momento del restauro era coperto da una grande pala del ‘600. Custodita nella navata centrale vi è un prezioso olio su tavola raffigurante il SS.mo Salvatore, opera del pittore rinascimentale Girolamo Siciolante.

Chiesa di Santa Maria - fa parte di un convento Benedettino nel XII secolo. Santa Maria si sviluppa su due livelli: l’oratorio in alto e la sala capitolare in basso, con l’ingresso nella sottostante via delle mura. La lunetta che sormonta il portale di ingresso reca un affresco con l’immagine del Cristo Benedicente. All’interno della chiesa, oggi adibita a punto polifunzionale, sono ancora visibili due affreschi nella zona absidale. Nel centro polifunzionale S. Maria sono attualmente presenti due esposizioni; la prima è la mostra sull’unita d’italia e la seconda è il museo della malacologia dove sono esposte varie conchiglie provenienti da tutto il mondo.

Santuario del Crocifisso - il modesto edificio vede al suo interno la presenza di una grotta interamente affrescata, i quali risalgono probabilmente alla prima metà del XV secolo. Attigua alla grotta è la cappella rotonda, costruita nella seconda metà del ‘600 per ospitare la scultura in legno del Crocifisso. Il Santuario è oggetto di un lunga e complessa fase di restauro, iniziata nel 1976 e non ancora conclusasi.

Santuario della SS Trinita - edificato probabilmente intorno alla metà del ‘600, andato in rovina a causa delle intemperie che nei secoli si sono abbattute su di esso. Il modesto edificio fu interamente riedificato, dal popolo bassianese, sul finire degli anni trenta. Negli anni novanta il Santuario è stato oggetto di un nuovo restauro, realizzato per volere del parroco Don Angelo Buonaiuto e del popolo bassianese, con l’aiuto del reparto elicotteristico del Gruppo Forestale dello Stato e di numerosi volontari.

Museo delle Scritture - il museo valorizza la significativa collezione delle sue opere e l’originale contributo innovativo, inserendoli in un percorso storico e antropologico delle forme di scritura. L’allestimento propone tipi e funzioni di comunicazione scritta che provengono da molto lontano e che oggi la società multiculturale avvicina come enigmi alla nostra esperienza quotidiana. Nel museo si dà risalto alle rivoluzioni tecnologiche nelle forme del comunicare e al diverso rapporto che via via si è creato tra scrittura e oralità. Un grande rilievo è dato alle scritture marginali locali, con esempi significativi sia all’interno del museo che all’esterno.

Come arrivare

In auto: da Roma deve percorrere la Strada Statale Appia fino all'uscita Ninfa o Latina Scalo. Quindi, deve immettersi sulla Strada Statale 148 Pontina fino all'uscita Borgo Piave; da Napoli, deve percorrere l'autostrada A2 fino all'uscita Frosinone e proseguire per la Strada Statale 156 dei Monti Lepini.
In treno: bisogna scendere alla Stazione di Latina per poi proseguire con il servizio di trasporto Cotral.

Tipologie