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Fondi

Fondi è un comune di circa 36.000 abitanti della provincia di Latina, situato nel sud pontino a metà strada tra Roma e Napoli, sul tracciato storico della Via Appia. Si trova nel Parco Naturale dei Monti Aurunci, costituito da dieci Comuni compresi tra le province di Latina e Frosinone. Oltre ad essere particolarmente ricca dal punto di vista artistico - culturale, Fondi offre ai visitatori 13 chilometri di spiaggia e un mare premiato da diversi anni con la Bandiera Blu. Separato dal mare da singolari e pittoresche dune, il Lago di Fondi, il più esteso del Lazio meridionale, è caratterizzato dalla torre del pesce ed è ricco di flora e di fauna acquatica.

Geografia

Il nucleo urbano di Fondi è situato nell'omonima piana distesa ai piedi dei monti Aurunci e Ausoni, che la chiudono su tre lati, e aperta a sud verso il mar Tirreno. I rilievi circostanti, culminanti nel monte delle Fate e nel monte Calvilli, alimentano le falde idriche della piana, che risulta ricchissima di acqua, come testimonia la presenza di oltre 20 sorgenti e 3 laghi. Il lago di Fondi, a forma di arco lunare con superficie di circa 3,8 km², rappresenta un esempio significativo di lago costiero. Infatti, grazie alla comunicazione con il mare tramite due canali, il Sant’Anastasia e il Canneto, le maree vi stabiliscono una costante alternanza di acque dolci e salate. Gli altri due laghi costieri presenti nella piana di Fondi prendono il nome di Lungo e San Puoto.

Storia

In età preromana il territorio di Fondi era abitato dagli Aurunci e successivamente dai Volsci. Di questo periodo abbiamo pochissime informazioni: solo di recente è stato possibile individuare il sito della Fondi preromana, un piccolo insediamento d'altura fortificato con una imponente cinta di mura. Il primo riferimento storico alla città di Fondi risale al IV secolo a.C., quando essa ricevette, insieme a Formia, la cittadinanza romana senza diritto di voto. Dopo il fallimento di un tentativo di rivolta guidato da Vitruvio Vacco, Fondi rimase una prefettura romana e successivamente ricevette la piena cittadinanza, passando a un governo retto da tre edili. In epoca imperiale una parte del suo territorio era entrata a far parte del demanio imperiale, probabilmente a causa dei possedimenti della famiglia di Livia Drusilla, moglie dell'imperatore Augusto e madre di Tiberio, nata a Fondi, come testimoniano un passo dello storico romano Svetonio ed alcune epigrafi. La sua funzione di valido presidio sui confini del territorio romano fu ripresa in epoca medievale, quando Fondi venne associata ai patrimonia ecclesiastici e al ducato di Gaeta: questa zona del sud pontino divenne infatti particolarmente rilevante in quest'epoca, in funzione degli alterni rapporti tra Stato Pontificio e Regno di Napoli. La contea di Fondi fu in possesso prima della famiglia Dell'Aquila, di origine normanna, e quindi dei Caetani, che ne fecero per circa due secoli il centro della loro influenza e la sede di uno sviluppo artistico di rilievo. Nel 1378 Onorato I Caetani vi riunì il conclave che elesse l'antipapa Clemente VII, in opposizione al legittimo pontefice Urbano VI. Dopo un breve dominio di Anna Carafa andò ai Sangro. Decadde successivamente alle incursioni Saracene del 1534 e del 1594 e dopo un lungo oblio cominciò a rifiorire durante il regno dei Borbone delle due Sicilie. Antica è anche l’origine della sua diocesi che si fa risalire al III secolo, anche se di certo è attestata dal 487 e nel 1818 fu unita a quella di Gaeta. Fondi conserva molte opere urbanistiche e artistiche del XIV secolo. Nella Chiesa di San Pietro vi sono un ambone e una cattedra vescovile datata tra il XII e il XIII secolo, oltre i dipinti di Cristoforo Scacco e Antoniazzo Romano, del XV secolo. Altri esempi sono la chiesa di San Francesco e il Chiostro di San Domenico, ma è soprattutto ricca di monumenti del XV secolo, dovuti alla munificenza del Conte Onorato II Gaetani dell’Aquila d’Aragona, ricordiamo: San Domenico, la Colleggiata, il Castello, il Palazzo Baronale in stile catalano, opera del Forcimanya.

Da vedere

Castello Baronale - è composto da un magnifico maschio o torrione rotondo, accuratamente costruito con pietre di taglio, con merlatura sostenuta da mensole in aggetto che s'innalza grandioso sopra una torre quadra di muratura irregolare e scadente, la cui base è formata da grossi conci di pietra squadrata, esso è separato da una intercapedine e perciò completamente isolato.
La costruzione del castello venne iniziata nel 1319 insieme con la ristrutturazione della cinta muraria, da Roffredo III Caetani che voleva farne il centro della sua signoria, contestualmente ad esso fu eretto il Palazzo Baronale, utilizzato come elegante abitazione, collegato al castello con un passaggio.

Palazzo del Principe - detto anche Palazzo del Principe, come si conviene dal nome, fu la dimora abituale del feudatario. Il Palazzo, restaurato, presenta elementi architettonici distinti: una porta nettamente di stile angioino durazzesco, come se ne vedono esempi nella città e nel quartiere medievale di Gaeta, e un loggiato ogivale, al quale si sale con una scala esterna nel pittoresco cortile. La parte più caratteristica della residenza baronale è costituita dalla fantasiosa decorazione delle eleganti finestre, monofore e bifore, ad ogiva e a centina, due interne nel cortile e due esterne, formate nella parte superiore da una lastra di pietra tenera, lavorata a traforo così da sembrare un ricchissimo ricamo, un pannello intagliato. L'edificio, che formava parte della cinta fortificata di cui si vedono ancora avanzi sulla strada di circonvallazione, risulta ricostruito sulle antiche mura e nell'area compresa tra la cinta castellana e la chiesa di S. Pietro. Rocca e Palazzo erano uniti da un arco, che accavalciava la strada e costituiva la porta della città verso Napoli, e da un ponte volante, come è chiaramente indicato nella pittura dello Scacco, mentre si scorgono ancora le due porticine a servizio del ponte. Con qualche torre medievale, non è raro vedere a Fondi ampi e alti portali in pietra calcarea ad arco ribassato e cortili con larga scala a giorno.

Santuario della Madonna della Rocca - e costruito da una comunità monastica benedettina attorno al X-XI secolo. La sua tradizione fa risalire la sua edificazione al tempo della persecuzione di Decio, quando il monte Arcano sarebbe stato luogo dell'eccidio di numerosi cristiani. Avanzi di costruzioni e di epigrafi di età romana vennero rinvenuti in quel contesto archeologico. L'immagine della Madonna che allatta il piccolo Gesù, conservata in un antica nicchia, risale al XIII secolo. Un altro affresco del medesimo periodo, che raffigura una Madonna con bambino, si trova nell'oratorio della grotta di San Pancrazio. Il Santuario ha avuto uno sviluppo notevole nella ristrutturazione della chiesa e dell'annessa casa dei pellegrini come pure nella crescita devozionale, negli ultimi 50 anni, grazie alla opera instancabile dei Rettori che si sono susseguiti.

Chiesa della Madonna del Soccorso - fu costruita probabilmente verso la fine del XIV secolo e presenta lo stesso stile di molte chiese di Fondi con porticato e archi ogivali. La struttura architettonica decisamente insolita non favorisce i tentativi di stabilirne l’epoca della costruzione, è probabile che vi siano stati interventi successivi con l’apertura del doppio portale sui lati corti a sostituire il primo ingresso che si affacciava sul tracciato antico della Via Appia e del quale si intuisce la presenza sulla parete a cui era addossato l’altare. La relazione della visita del Comparini cita anche due immagini della Madonna con Bambino, poste ai due lati dell’ingresso, e rispettivamente di marmo e di alabastro, una di queste immagini è oggi visibile nel museo civico, ed è attribuita al maestro Domenico Gagini. Si parla inoltre, di due campane, una delle quali recentemente è stata recuperata e trasferita nel museo. L’iscrizione sulla campana cita come committente Onorato II Castani nel 1451.

Come arrivare

In auto: l'autostrada A1, uscendo al casello di Ceprano e percorrendo alternativamente o San Giovanni Incarico - Pico (S.S. n°82) - bivio per Lenola - Fondi.

In treno: la stazione di Fondi - Sperlonga si trova a metà della tratta Roma – Napoli. Ci sono treni ogni ora in entrambe le direzioni.

Tipologie