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Gaeta

Gaeta è una città del Lazio situata nella parte meridionale della provincia di Latina, con 22.517 abitanti. Sede arcivescovile e del Parco Regionale Riviera di Ulisse, sorge nel golfo omonimo sul Mar Tirreno e dista circa 120 km da Roma e 80 km da Napoli.

Storia

Le origini del nome di Gaeta indicò la sua provenienza dal termine "Gaetas" usato dai pescatori laconi per indicare il sito, con chiaro riferimento all'ampia insenatura del suo golfo. I primi insediamenti nel territorio di Gaeta risalgono al VIII secolo a.C., ma fu solo nel 345 a.C. che finì sotto l'influenza di Roma. Durante il periodo romano Gaeta divenne un luogo di villeggiatura molto rinomato, frequentato da imperatori, ricchi patrizi romani, da consoli e da famosi senatori dell'epoca. Con la decadenza del'Impero Romano d'Occidente iniziò un periodo buio di transizione, caratterizzato da continui saccheggi ad opera delle popolazioni barbariche prima e dei saraceni poi. Proprio per la sua caratteristica posizione su di una penisola naturale, facilmente difendibile, piano piano si trasformò in un castrum: Gaeta fu fortificata con cinte murarie e sulle pendici di Monte Orlando; sulla zona alta dell'antico borgo medioevale sorse il castello di Gaeta a difesa dell'abitato, e le popolazioni delle zone limitrofe si trasferirono all'interno delle mura per trovare ospitalità, rifugio e protezione. Le prime notizie del castello risalgono al VI secolo nella guerra contro i Goti, nel X secolo se ne fa cenno all'interno delle carte del Codex diplomaticus cajetanus, ma notizie certe della sua esistenza si hanno nel XII secolo, durante la dominazione Sveva. Infatti Federico II di Svevia venne in diverse occasioni a Gaeta e, durante le lotte tra guelfi e ghibellini, creò delle fortificazioni per difendere meglio i confini del suo regno: nel 1223 fece costruire quelle per il castello di Gaeta. Già nell'VIII secolo Gaeta si rese autonoma dall'autorità imperiale e nell'anno 839 la carica di Ipata venne assunta da Costantino Gaetani, figlio del conte Anatolio. Il Ducato di Gaeta nacque ufficialmente solo un secolo dopo, quando Giovanni I Gaetani assunse il titolo di Duca di Gaeta nel 917 .Durante il periodo Angioino, invece, la città tornò alla ribalta sulla scena del Regno. Dal 1378 fu per qualche anno la residenza dell'antipapa Clemente VII, alleato della Regina Giovanna I. Dal 1387 vi si stabilì, temporaneamente in esilio, l’erede al trono Ladislao dei d'Angiò - Durazzo, che celebrò in città le sue nozze con Costanza Chiaromonte. Anche la futura Regina Giovanna II, sorella di Ladislao, soggiornò per molto tempo a Gaeta, dove scelse di farsi incoronare nel 1419. Dal 1435 Alfonso d'Aragona fece di Gaeta la base per la conquista del trono di Napoli a discapito di Renato, ultimo sovrano della dinastia Angioina a regnare sul Meridione d'Italia, sconfitto definitivamente nel 1442. Con la dominazione spagnola, iniziata nel 1504, il ruolo di "piazzaforte del Regno di Napoli" fu ancora di più accentuato e la città fu dotata di nuovissime fortificazioni bastionate, alle pendici del Monte Orlando, aggiornate contro le ultime e più potenti armi da fuoco. Nel 1571 si radunò nel porto di Gaeta la flotta pontificia che, al comando dell'ammiraglio Marcantonio Colonna, salpò il 24 giugno 1571 per unirsi al resto della flotta cristiana, comandata da don Giovanni d'Austria, per combattere i saraceni.  In 1734 Gaeta fu conquistata da Carlo III di Borbone, fondatore del ramo napoletano della dinastia dei Borbone. Il 25 novembre 1848 il papa Pio IX si rifugiò a Gaeta, ospite dei Borbone, in seguito alla proclamazione della Repubblica Romana ad opera di Giuseppe Mazzini, e vi rimase fino al 4 settembre 1849, periodo durante il quale Gaeta assunse la denominazione di "Secondo Stato della Chiesa". La città, storicamente parte dell'antica provincia di Terra di Lavoro in Campania, fu trasferita al Lazio nel periodo fascista, quando venne incorporata nella nascente Provincia di Littoria (Latina).

Da vedere

Cattedrale di S. Erasmo - fu edificata nel X-XI secolo su di una pre-esistente chiesa dedicata a Santa Maria del Parco del VII secolo, consacrata da papa Pasquale II nel 1106. All'interno vi sono molte opere d'arte, come il Cero Pasquale del XIII secolo ornato con bassorilievi dedicati alle vite di Gesù Cristo e Sant'Erasmo, e nella cripta sono sepolti i corpi dei santi Erasmo, Marciano, Innocenzo, Secondino, Porbo, Casto ed Europa. Il suo campanile, alto 57 metri, è di stile arabo-normanno e risale al XII secolo. Al suo ingresso è posto un bassorilievo rappresentante il pistrice che ingoia e rigetta Giona.

Tempio di S. Francesco - e stata edificata per la prima volta nel 1222 dallo stesso San Francesco d'Assisi nel luogo dove dimorava quando veniva ad evangelizzare i gaetani. L'attuale struttura in stile neo-gotico è opera delle donazioni di due grandi monarchi, re Carlo II d'Angiò e re Ferdinando II di Borbone. Infatti sulla facciata sono poste a ricordo le loro statue più quella di S. Francesco nell'atto di benedire, e, a dividere la grande scalinata d'accesso, c'è una superba statua rappresentante la Fede che sorregge la croce.

Chiesa di S. Lucia - è forse la più antica chiesa di Gaeta, edificata nel VII secolo. Era stata dedicata a Santa Maria in Pensulis e aveva una disposizione ortogonale rispetto all'attuale edificio, che è il frutto di più restauri resisi necessari nel tempo, i più noti sono quelli realizzati nel 1648, nel 1930 e nei primi anni '80 del secolo scorso. Al suo interno sono conservate opere di Giovanni da Gaeta.

Chiesa di S. Giovanni a Mare - presenta come caratteristiche la cupola in stile arabo e il pavimento leggermente inclinato per permettere il defluire delle acque del mare nei periodi di alta marea essendo stata eretta nelle vicinanze del mare, all'esterno della cinta muraria, parzialmente demolita agli inizi degli anni Sessanta.

Chiesa dell'Annunziata - edificata nel 1321 dall'Università di Gaeta in stile gotico a navata unica e venne affiancata nel 1355 dall'Ospedale dell'Annunziata, destinato ad assistere i poveri e i bambini abbandonati, affidati alle cure delle suore attraverso una ruota girevole. Nella Chiesa dell'Annunziata si conservano decine di codici preziosissimi che riportano musica sacra e sono stati copiati a mano dai monaci amanuensi. Spettacolari sono le miniature di tali manoscritti.

Chiesa di S. Maria di Porto Salvo o detta "degli scalzi" - fu edificata nel XV secolo. Ogni anno, la seconda domenica di agosto, parte da questa Chiesa una tradizionale processione che porta la statua della Madonna di Porto Salvo, protettrice dei pescatori e dei naviganti, su una barca al centro del golfo di Gaeta. Durante tale processione la barca che trasporta la statua della Madonna è seguita da molti natanti e l'evento si conclude con la posa in mare di una corona di fiori in ricordo di tutte le vittime del mare.

La grotta del Turco - in questo Santuario vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio, San Paolo della Croce, Gaspare del Bufalo e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all'interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come "Il letto di San Filippo Neri". Il santuario è sede dei missionari del P.I.M.E. Nel 1434 dall'alto dei due costoni di roccia che hanno dato origine al nome si staccò un macigno che andò ad incastrarsi più in basso tra le pareti della fenditura. Su di esso venne realizzata una piccola cappella dedicata al Crocifisso (sec. XIV), dall'interno della quale si può ammirare lo strapiombo su cui è situata.

Come arrivare

In auto: autostrada del Sole - uscita Cassino; SS 630; SS 7 Appia; SS 213 Flacca.

In treno: diretto Roma - Napoli e viceversa; Fermata alla Stazione di Formia.

In aereo: aereoporti di Roma e Napoli.

Tipologie