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Latina

Latina 114.728 abitanti è una città del Lazio, capoluogo dell'omonima provincia, e ha una superficie di 277,8 chilometri quadrati per una densità abitativa di 388,40 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 21 metri sopra il livello del mare. Fu fondata il 30 giugno 1932 e inaugurata il 18 dicembre 1932 con il nome di Littoria. Nel 1946, prese il nome di Latina. Fa parte del Parco del Circeo.

Storia

Latina venne fondata nel 1932 come Littoria ed ha assunto il nome attuale nel 1945. Fu costruita, infatti, durante il fascismo come centro principale della pianura pontina, che si caratterizzò, a seguito delle bonifiche operate dal regime, come un'importante centro di produzione del grano. Lo stato decise di affidare le terre a coloni provenienti dalle regioni più povere del Veneto e del Friuli tramite l'Opera Nazionale Combattenti. Le bonifiche dell'Agro Pontino si inseriscono nelle battaglie per il grano che Mussolini personalmente combatté nell'ambito di un progetto economico autarchico. L'autarchia economica prevedeva che, a differenza del liberismo per il quale ogni stato si specializza in un bene per il quale ha un vantaggio competitivo, comprando dagli altri gli altri beni, lo stato fosse completamente autosufficiente dal punto di vista economico, ed in particolare agricolo. Le zone urbanizzate dal fascismo a seguito delle bonifiche dell'agro pontino presentano un singolare fenomeno antropologico, dato dall'immissione in terra laziale di elementi alloctoni, in particolare di provenienza veneta, friulana, ma anche emiliana, ferrarese e forlivese in particolare: si parla di comunità veneto - pontine. Il dopoguerra ha visto, invece, una forte immigrazione proveniente dal Mezzogiorno, nonché di dalmati e giuliani provenienti dalla ex Yugoslavia e di altri Italiani che giungevano dalle ex colonie italiane in Africa. Latina è un interessante esempio di architettura ed urbanistica razionalista e fascista. In realtà i due stili hanno spesso convissuto, fino a sovrapporsi, ma non coincidono sempre. Le istanze modernizzatici del regime, che ben si coniugavano col credo funzionalista e modernista dei razionalisti, spesso erano frenate dal richiamo alla tradizione ed imbrigliate nella retorica del regime, a base di combattenti, pater familias, mondine e zappatori. La forma urbana di Latina è una originale sintesi fra lo schema a raggiera e quello ad anelli concentrici.

Da vedere

IL PALAZZO COMUNALE - l’edificio eseguito dall’Opera Nazionale Combattenti è a due piani con piano rialzato a portico, rivestito in travertino e cortina, con copertura a tetto. La Torre civica con orologio, alta m:32 è sormontata da un’asta portabandiera, la cella campanaria contiene una campana eseguita su disegno di Frezzotti. L’ingresso al municipio è sormontato da una loggia con lapide commemorativa. All’interno l’ampio giardino è ornato da una statua bronzea dell’artista. Il piano terra ha ospitato per qualche anno la Galleria d’Arte Moderna di Littoria, mentre al piano superiore si trovavano gli uffici comunali, la sede del P.N.F. e le organizzazioni sindacali.

IL CENTRO RELIGIOSO DI SAN MARCO - completata nel 1933, si affacciano gli edifici del centro religioso previsto dal primo Piano Regolatore di Littoria: la Chiesa, il Campanile, la Canonica e l’Asilo, inaugurati il giorno di San Marco, affidati ai Salesiani. La Chiesa si caratterizza per la sua facciata a tre archi e pilastri in cui la litotomia è realizzata con i materiali del luogo: il tuto e il travertino, mentre il paramento è in laterizio. Ai lati, fra due pilastri accostati, quattro statue in pietra di Veio rappresentano gli Evangelisti; lo stemma di Pio XI in travertino decora il timpano. Il campanile è alto 37 m.

Tipologie