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Maenza

Maenza è un comune di 3.016 abitanti della provincia di Latina. I suoi abitanti sono detti "maentini". Il dialetto parlato in questo paese è il maentino. La cittadina si trova su una collina a 359 metri sul livello del mare. Il clima è di tipo prevalentemente mediterraneo. Il comune è ai confini con la provincia di Roma e la provincia di Frosinone.

Geografia

In una posizione di crocevia, Maenza ha le spalle protette dai monti Calvello e Sentinella. Domina dalla sua collinetta che, avvolta da grande tranquillità, gode di una magnifica vista sulle isole pontine: nelle giornate serene in cui il cielo è limpido si possono ammirare senza difficoltà le isole di Ponza, Zannone e Palmarola. Il paesaggio offre, da una parte colline ricche di olivi, alternate a monti coperti di faggi, castagni, lecci e querce e, dall'altra, la pianura pontina ed il mare.

Economia

E' un paese dall'economia a forte vocazione agricola come si può notare dai frequenti uliveti e vigne. In zona si produce un ottimo olio grazie alla presenza degli antichi frantoi che fanno parte della civiltà contadina di Maenza. Inoltre, il comune è famoso per la produzione di buonissime ciliege.

Storia

Le origini sono molto antiche, subì nel medioevo e nel Rinascimento varie peripezie. Esistono diverse ipotesi: secondo alcuni deriverebbe da "Magentio", il Mazentius di origine etrusca costretto ad allontanarsi dalla patria Cere e menzionato anche nel X libro dell'Eneide. Secondo altri, sembra che il nome le sia stato attribuito da una popolazione germanica che, dopo aver conquistato la zona, costruì una fortificazione, chiamata "Maienza" ispirandosi alla città Mainz sul Meno, nei pressi di Francoforte. O ancora, potrebbe semplicemente derivare dall'etimologia di "Mag" e "Gens" ossia "gente che cresce". Mantiene ancora oggi la sua originaria struttura con suggestive stradine, piazzette, vicoli, archi, belle chiese e l'armoniosa ed elegante loggia - mercato. Le antiche case con le cimase e gli architravi in pietra serena sono ben curate e spesso guarnite con vasi di fiori, catturando lo sguardo del visitatore. Il territorio fu occupato da una ramificazione della gente Volsca,quindi il borgo di pastori e contadini si rafforzò sempre di più, sia per la posizione occupata, facile a difendersi, sia per gli abbondanti pascoli, che favorivano la sua economia pastorizia, pur continuando a gravitare nell'orbita di Pipernum, considerato capitale dei Volsci. Maenza era dunque nel periodo più antico uno dei tanti villaggi che sorgevano su alture e dove in origine le abitazioni non furono che delle umili capanne coperte di paglia allora difese da terrapieni e palizzate. Pipernum fu distrutto dai barbari, la sua popolazione si frantumò e parte formò il nucleo della nuova città, mentre i rimanenti rafforzarono i luoghi vicini, tra i quali era Magentia. Nel corso degli anni Maenza fu governata da diverse famiglie tra cui: i Conti di Ceccano, i Caetani, gli Aldobrandini ed infine ai Conti Pecci di Carpineto.

Da vedere

Il Castello - fondato nella prima metà del IX secolo, che ha subito nel tempo profondi rimaneggiamenti e ampliamenti, ad opera dei Conti Ceccano e Caetani, è una formidabile costruzione in pietra locale, con mura terminanti in una scarpa e un'ampia piazza d'armi che ne sottolineano l'originaria vocazione militare.

Chiesa di Santa Reparata - o la "piazza coperta", un tempo mercato ed oggi luogo di incontri e manifestazioni, la chiesa di Santa Maria Assunta in cielo, restaurata nel 1956, si presenta oggi con linee neoclassiche. Qualche centinaio di metri più a valle del Passo della Cona di Selvapiana, in direzione nord, sempre lungo la strada che da Maenza conduce a Carpineto Romano, sorge il Ponte dell'Occhio di Bue. Il manufatto dal singolare nome, costruito in pietra, fu fatto saltare nel 1944 dalla Wehrmacht in ritirata verso Roma, rallentando in questo modo l'avanzata degli Alleati che risalivano la Penisola. Venne ricostruito quattro anni dopo ad opera della Provincia di Roma.

Come arrivare

In auto: da Roma: autostrada per Napoli, si esce a Frosinone e si prosegue verso Latina S.S. 156 fino all'incrocio per Carpineto Romano e Maenza.

In treno: tratta Roma - Napoli, scendere alla stazione di Sezze Romano o di Priverno Fossanova.

Tipologie