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Albairate

Albairate è un comune di 4.152 abitanti della provincia di Milano. E' situato nella pianura tra Magenta e Abbiategrasso, a sud è lambita dal Naviglio Grande.

Storia

Albairate è circondato da un mare di verde. Albairate è a memoria d'uomo un esempio urbanisticamente tipico di villaggio rurale, con strade definite da edifici a corte ed una piazza contrale di forma allungata. Di questo comune i documenti parlano per la prima volta nel 1054, quando dipendeva dal monastero milanese di San Vittore. Negli ultimi anni della guerra le truppe tedesche incendiarono per rappresaglia la Cascina Chiappana, attualmente presente sul territorio comunale. E un antico villaggio scomparso, che sorgeva con la sua chiesetta ove ora è la cascina Faustina, si chiamava Verdesiacum che più tardi si trasformò in Verdesio, il cui significato è molto chiaro. Albairate deriva dal latino Arboretum e denota un luogo cospicuo per la ricchezza degli alberi; un’altra località scomparsa si chiamava Brisconno, antichissimo nome rimasto ad indicare una pianta boschereccia; ancora oggi, infine, uno dei cascinali ricordati già nelle antiche carte medievali, è chiamato Riazzolo. Nell’XI secolo Albairate risulta essere costituito da tre comunità che vivevano in questi territori: È del 1570 il primo censimento del territorio di Albairate voluto da San Carlo Borromeo: la popolazione risultava allora composta da 1117 abitanti con 180 nuclei familiari, a quasi totale occupazione agricola. La relativa vicinanza di Milano ha fatto in modo che Albairate vivesse di riflesso le tante vicissitudini storiche della grande città, intramezzate da qualche momento di serenità, soprattutto di tipo religioso: sono documentate le visite pastorali dell’arcivescovo Gabriele Sforza, di San Carlo Borromeo, del cardinal Federigo Borromeo e del cardinal Pozzobonelli. Si deve ricordare la ricostruzione dell’attuale chiesa di San Giorgio iniziata nel 1938 e il radicale cambio di struttura del paese con decentramento delle stalle e con lo sviluppo dell’edilizia urbana prevalentemente unifamiliare degli anni ’60.

Da vedere

Corte Salcano - e in precedenza proprietà dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, è possibile vedere una delle ultime ghiacciaie sotterranee per la conserva delle derrate alimentari, un tempo diffuse in campagna.

Museo Agricolo "Angelo Masperi" - raccoglie le testimonianze della storia agreste del paese e delle tradizioni agricole della lombardia, con una vasta collezione di oggetti ed attrezzi per la coltivazione dei campi.

Villa Albani - la sua costruzione risale alla fine del XV secolo ed è frutto della trasformazione dell’estremità occidentale di un precedente edificio del quale rimangono avanzi significativi. Si tratta di una costruzione che, nella sua struttura rigidamente geometrica, esemplifica il passaggio dai modi costruttivi militari a quelli residenziali. I restauri condotti a partire dal 1991 hanno permesso di recuperare in ogni locale le decorazioni ad affresco originali, a grottesco nel portico che caratterizza la facciata sud, di caratterere anche religioso in tutti gli altri locali.

I mulini - via dei Mulini - la costruzione risale ai primi del ‘700. Sorgono vicino al naviglio grande e sono azionati dalla roggia Visconti. Essendo inattivi da diversi anni, conservano solo quattro pale in precarie condizioni.

Oratorio di S. Bernardo - costruito nel 1641 su pianta firmata da Francesco Maria Richino, una delle figure più rappresentative del barocco lombardo, è stato rimaneggiato nel secolo scorso. Fu anche sede della Confraternita del Santissimo Sacramento, prima che diventasse la cappella del cimitero.

Oratorio di Santa Teresa - edificato nel 1737 da don Carlo Rusca di Milano, passò ai Barnabiti di S. Alessandro e poi al comune di Albairate che nel 1908 lo vendette a casa Pisani Dossi di Corbetta, già proprietaria della cascina.

Chiesa di S. Giorgio - ricostruita nel 1938 sulle tracce della precedente che risaliva al 1592, conserva notevoli decorazioni interne ad opera del pittore Antonio Martinotti: l’Ultima Cena nell’abside, la vita di San Giorgio nella navata centrale, la Via Crucis nelle navate laterali ed altre pitture nel transetto e nella cupola.

Come arrivare

In auto: dista 23 chilometri da Milano.

Tipologie