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Castellucchio

Castellucchio è un comune che si trova in in provincia di Mantova, nella regione Lombardia. Conta 4.879 abitanti e ha una superficie di 46,4 chilometri quadrati. Sorge a 26 metri sopra il livello del mare. Il territorio comunale è attraversato dal fiume Osone e dalla Seriola. L’economia locale è prevalentemente indirizzata al settore agricolo. Vengono prodotti in grandi quantità grano, mais, bietole e foraggi. Elevato l’allevamento del bestiame bovino e suino. Il latte prodotto viene lavorato nei caseifici del luogo e trasformato in burro e formaggio grana padano.

Storia

Ricordato da un diploma imperiale del 1045, appartenne ai vescovi di Mantova e quindi ai marchesi di Canossa. Di certo si sa che a Castellucchio esisteva una Rocca che venne ricostruita nel 1379 per volontà di Ludovico I Gonzaga e che, successivamente, subì riparazioni varie e aggiustamenti nel periodo compreso tra il 1444 e il 1478 sotto il dominio di Ludovico II Gonzaga. Nel 1796 il paese fu teatro di vari fatti d’arme; gli austriaci fuggirono davanti alle truppe di Napoleone Bonaparte e in piazza Castello, nella notte del 13 maggio, il generale Beaulieu sostò col suo stato maggiore, pernottando nella casa del Comune. Dopo la battaglia di Magenta, avvenuta il 4 giugno 1859, gli austriaci continuarono ad arrivare a Castellucchio, ritirandosi a seguito della sconfitta, fino al 17 giugno, per poi andarsene il 18 giugno. Col trattato di Villafranca anche Castellucchio passò a far parte del nuovo Regno d’Italia.

Da vedere

Palazzi Musei - all’interno della Torre Civica trova sede il Museo di Armi Antiche “Fosco Baboni”: costituita dal Dottor Baboni, la raccolta comprende armi del periodo risorgimentale, armi esotiche provenienti dall'America Latina e cimeli della prima Guerra mondiale. Tra le armi bianche si segnala un aguzzo del XVI sec., uno spiedo da guerra del XVII sec., tre spade dei primi dell'800, alcune baionette a manicotto e ghiera e una sciabola piemontese da ufficiale di artiglieria a cavallo.

Chiesa Parrocchiale di San Giorgio - martire è alquanto oscura: un documento del 1045 cita, in un elenco di pievi di pertinenza del vescovado di Mantova, anche quella di Castellucchio e così pure nel XIII secolo. Nel corso dei primi decenni del XVIII si passa da un edificio vecchio ad uno nuovo: di quello vecchio poco si sa. La costruzione della nuova chiesa, dalla seconda metà del XVI secolo intitolata a San Giorgio, viene terminata per varie vicende solo nel 1795. L’interno maestoso, a tre navate, è di severa monumentalità; elementi pittorici corrono sulla calotta centrale, sui pennacchi e nel presbiterio. Nel coro la grande pala di Felice Campi, del 1795, raffigurante “San Giorgio”.

Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo - ultimata nel 1786, a pianta longitudinale e arredata con quadri e statue settecenteschi.

Chiesa Parrocchiale di Ospitaletto - edificata tra il 1873 e il 1876, conserva il campanile della chiesa precedente, crollata. Nella parete absidata del presbiterio è posta una nicchia con statua in legno policromo, settecentesca e di scuola bresciana, che rappresenta “San Bartolomeo Apostolo” dedicatario della chiesa parrocchiale.

Torre Civica di Castellucchio - pare risalga al IX secolo. Alta circa 26 m e con base quadrata, riporta le classiche merlature e, subito sotto, la cella campanaria. Posta sul punto più alto del paese, piazza Arturo Pasotti, costituisce ancora oggi porta d’accesso al borgo. Viene catalogata tra le costruzioni tipicamente difensive; la sua posizione permetteva infatti la protezione del territorio dalle incursioni dei Visconti di Milano e dei cremonesi. La torre di Castellucchio vista la precaria staticità, venne elencata tra le fortezze da demolire. La torre venne risparmiata e l’ingegnere Jacopo Martinelli nel 1844, su incarico dell’amministrazione comunale, operò notevoli interventi per rafforzarla e ne modificò anche l’aspetto.

L’orologio solare - posto sul lato sud, contrapposto a quello meccanico, reca la scritta latina: “dividit umbra diem”; più in basso sono visibili tutti i segni zodiacali.

Museo di Armi Antiche - è ospitato negli ultimi due piani dell’antica Torre Civica del paese che risale al novecento. La raccolta di armi antiche e di oggetti ad essa attinenti è frutto di un lascito al Comune nel 1987 da parte di Fosco Baboni, appassionato non solo di armi ma di tutto quanto ha a che vedere con il settore; quindi non dobbiamo meravigliarci se accanto ad armi del periodo risorgimentale italiano troviamo anche pezzi del XVI secolo, armi esotiche, oggetti provenienti dall’America latina o cimeli della prima guerra mondiale. La collezione comprende complessivamente 125 pezzi così suddivisi: 61 armi bianche, 34 armi da fuoco, 30 pezzi attinenti, tutti catalogati e schedati.

Come arrivare

In auto: Castellucchio si trova ai lati della statale Padana Inferiore.

In aereo: Aeroporto di Parma.

Tipologie