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Cavezzo

E un comune che si trova in Emilia Romagna, provincia di Modena, con 6.700 abitanti e ha una superficie di 26,8 chilometri quadrati. Sorge a 24 metri sopra il livello del mare. L'economia di Cavezzo è prevalentemente agricola, anche se sono presenti alcuni industrie alimentari.

Storia

Il toponimo di Cavezzo resta ancora oggi un mistero irrisolto. Le ipotesi che vanno per l maggiore tra gli studiosi sono stanzialmente due: una suggerita dalla radice cave, che ben si sposa con la tipologia del territorio nel quale il paese è sorto e si è sviluppato; l'altra suggerita dal termine latino cavedium, uno spazio racchiuso cintato da muri. Nell' interesse pianta di Gian Battista Boccabadati (1634- 1696), bibliotecario di Francesco II d'Este, la Villa di Capezzolo fa parte, unitamente a Gisvetro e alla Villa di Motta, del Comune delle Casare. Per lungo tempo la villa di Motta godette di una rilevanza particolare. Lo dimostrano le testimonianze storiche sugli Azzolini, i Molza e i Federici Zuccolini, e quelle architettoniche. Anche i dati sugli animali, i carriaggi e la produzione confermano la maggiore estensione di Casare. La decadenza di Casare potrebbe essere legata ad un'alluvione distruttiva del Secchia; situazione che avrebbe determinato la progressiva affermazione della Villa di Cavezzo, fino a divenire il centro principale. Il territorio di Cavezzo ha subito nel corso dei secoli l'influenza più o meno diretta dei potentati limitrofi:quella longobarda anteriormente all'VIII secolo; quella dell' Abbazia di Nonantola; quella del Comune di Modena (1222); quella della Casata Estense. Al termine di questo complesso percorso Cavezzo è giunto alla definitiva autonomia con le frazioni di Motta e Disvetro (1859). Al di là delle notizie toponomastiche e di quelle che dall'VIII secolo in poi emergono qua e là su Cavezzo, restano comunque minimi i residui archeologici e architettonici collocabili a un'età remota, al punto che gli edifici più antichi risalgono a un'epoca non anteriore al XVII secolo.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale di S.Egidio Abate - posta sotto il titolo del Santo patrono Egidio, ha le sue origini in un antico oratorio esistente sin dalla fine del secolo dodicesimo nell'Isola di Sant'Egidio. L'interno a navata unica, voltato a botte, è assai luminoso grazie alla presenza di sei ampie finestre termali 6 praticate nel cleristorio. Tre cappelle per parte si aprono nei lati, pausati da una travata ritmica di lesene cimate da capitelli pseudoionici. La torre campanaria, ricostruita nel 1781, risanata nel 1921 dall'architetto Masi e sottoposta recentemente ad un importante restauro, vide sostituire nel 1830 la primitiva cupola con l'attuale guglia.

Chiesa Parrocchiale di S.Giovanni Battista - sin dal secolo XIV è attestata, in documenti nonantolani, l'esistenza di una chiesa di Santa Maria di Disvetro probabilmente ubicata nell'attuale periferia di Cavezzo, ove ora sorge l'oratorio di Sant'Anna. L'interno, ad una navata con cappelle laterali, concluso da volta a botte, conserva il pregevole altare maggiore tardobarocco in policromo marmo di Verona risalente al 1760, attribuito a Pietro Lumi e fatto costruire dall'allora parroco don Stefano Golinelli. Decorava il presbiterio una balaustra marmorea voluta da don Lodovico Castellazzi nel 1795, oggi non più esistente.

Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Ad Nives - è senza dubbio l'emergenza artistico-architettonica di maggior rilievo nel territorio cavezzese, conservando ancora al proprio interno, pressoché inalterate, opere di notevole pregio. La facciata, in laterizio a vista, è di sobrio impianto organizzata su due ordini a tre campate 2 affiancate da due esigue ali laterali. Il campanile, precedente all'ingrandimento della chiesa, fu cimato dalla guglia in cotto presumibilmente nel secolo XVI e dotato di orologio nel 1707, rinnovato nel 1882.

Monumento di Piazza Tre Martiri - in memoria di Ermes Saltini, nato a Cavezzo il 4 novembre 1922, catturato il 26 gennaio 1945 durante il tentativo di distruggere l’Ufficio Accertamenti Agricoli di Cavezzo, fu poi impiccato; Elio Sommacal, nato a Belluno il 5 agosto 1928 e impiccato in piazza a Cavezzo il 26 gennaio 1945; Ezio Pavan, nato a Carpi il 19 novembre 1928 e impiccato a Cavezzo il 26 gennaio 1945 in seguito alla cattura avvenuta durante la stessa azione fallita, condotta con i due compagni sopra citati.

Come arrivare

In treno: stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Mirandola - Cividale, Modena e Carpi che distano dal paese rispettivamente 9 km, 27 km e 17 km circa.

In aereo: l'aereoporto più vicino è quello di Bologna che dista circa 77 km.

In auto: Autostrada A22 Modena - Brennero, uscita a Capri e raggiungere seguendo le indicazioni.

Tipologie