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Fanano

Comune della regione Emilia Romagna in provincia di Modena, con 3.052 abitanti. È il comune più vasto dell'Alto Frignano e gran parte del suo territorio è inserito all'interno del Parco Regionale dell'Alto Appennino Modenese. Sorge a 2165 s.l.m. Fa parte della Comunità Montana del Frignano, che ha il proprio capoluogo a Pavullo nel Frignano.

Storia

Tra l’XI e gli inizi del XII secolo, durante l'epoca feudale delle lotte faziose tra Guelfi e Ghibellini, Fanano venne infeudata ai milites de Feroniano ed organizzata in federazione unitaria con i modenesi nel 1205 diventando la parte più consistente del Comune Federale del Frignano. Documentato capoluogo di comune nel 1263 e nel 1321, Fanano passò tuttavia anch’esso sotto la dominazione estense che si espresse nella investitura imperiale dei castelli del territorio e nell’aggregazione alla provincia di Sestola; nel 1347, con solenne giuramento, Fanano promise fedeltà all'estense Obizzo Filippo Gonzaga. Mantenendo sempre fedele al giuramento fatto, sostiene la casa estense nelle varie battaglie nel 1343, nella ribellione al governo pontificio del 1510 e nel 1597. Sotto gli Este, secoli di relativa tranquillità, venne avviato il metodico sfruttamento delle risorse naturali. La forza dei numerosi corsi d'acqua era utilizzata per muovere le macine dei mulini; la presenza di molti metati nel territorio suggerisce che il loro prodotto principale era la farina di castagne. Sul finire del XIII sec. il Comune di Modena concesse al paese di Fanano di poter effettuare mensilmente un libero mercato che diventò importante centro di scambi, punto di riferimento della montagna. Nel 1433 Fanano accolse Cosimo dé Medici cacciato da Firenze e papa Eugenio VI. Partecipò alle battaglie della corte estense, alle guerre di Fiandra e di Garfagnana, nel 1642 fu presente nella lotta contro i Barberini. Nel 1707 partecipò alla cacciata dei francesi da Sestola, dal 1734 al 1738 alle guerre per la successone di Polonia, dal 1742 al 1748 a quelle per la successione in Austria. Nel 1831 animato dai moti carbonari, insorse contro il duca Francesco IV, che nel 1833 punì duramente i carbonari fananesi e privò il paese dei pubblici uffici. Dopo aver partecipato con propri rappresentanti alle guerre di indipendenza ed aver sacrificato oltre 100 cittadini nella guerra mondiale del 1915/18, dal 1944 alla primavera del 1945 è teatro di aspre lotte tra l’invasore tedesco e il movimento di Liberazione. E’ su queste montagne che si attestarono da una parte i tedeschi e dall’altra gli americani.

Da vedere

Chiesa di S. Silvestro Papa - la cui fondazione risalirebbe all’VIII secolo per opera di S. Anselmo, monaco benedettino che qui costruì un grande monastero, così denominata in seguito alla traslazione del corpo del Papa Silvestro a Nonantola, era considerata la più monumentale e la più bella delle pievi tardo romaniche dell’Appennino sebbene i restauri del XVII secolo ne compromisero l’originale assetto romanico con cripta e presbiterio rialzato e ne mutarono il primitivo orientamento liturgico a favore di una conversione della facciata verso oriente dove si era sviluppato il paese. L’interno è a tre navate, sostenute da dodici colonne di pietra battuta. Nei capitelli, realizzati con blocchi di arenaria del luogo, tutto richiama ai maestri scalpellini campionesi. Nell’ingresso principale, sono visibili le basi delle colonnine che reggevano la cripta originale, del tutto simile a quella del Duomo di Modena.

Chiesa di S. Giuseppe - situata nel cuore del centro storico del paese, fu costruita, con il Collegio delle Scuole Pie, nel 1619 da Ottonello Ottonelli e dedicata a S. Giuseppe Sposo di Maria. A pianta rettangolare, navata unica con cappelle laterali delimitate da archi, balaustre e cornicioni di pietra arenaria; grandiosi gli altari lignei d’epoca barocca riccamente intagliati; l’altare maggiore riccamente decorato secondo i canoni estetici controriformistici e barocchi cela un piccolo presbiterio. All’interno sono conservate pregevoli tele, fra cui un “Martirio di S. Caterina d’Alessandria” attribuito al Guercino e la “Madonna della Ghiara” attribuita a Ludovico Lana; vi sono inoltre tele di Pellegrino da Fanano e di Girolamo Vanulli.

Chiesa di S. Colombano - edificata sopra il poggetto che si eleva ad ovest della chiesa parrocchiale di Fanano, sarebbe la prima chiesa del paese la cui fondazione sembra risalire al VII secolo grazie ad alcuni monaci colombani di Bobbio. Ricostruita nel 1580, fu abbattuta 15 anni in seguito ai danni provocati dalle intemperie e nuovamente riedificata da Ottonello Ottonelli, della struttura originaria conserva quindi soltanto le fondamenta.

Chiesa di S. Francesco d’Assisi - e’ posta nella omonima località, alla periferia nord del paese nel luogo dove un tempo sorgeva il Convento di S. Francesco da cui ha assunto il nome, anche se impropriamente, in quanto la chiesa è dedicata alla S.S. Vergine Assunta. Attualmente è la cappella del Cimitero del paese. Fu costruita nel ‘600, in onore della Madonna. Pregevole il porticato, costruito nel 1636, retto da eleganti colonne in stile ionico rinascimentale, sormontate da ampio cornicione in pietra arenaria. Un piccolo campanile a vela, con la nicchia per la campana, si trova nel punto di rastremazione della navata.

Chiesa di S. Chiara e Monastero delle Clarisse - entrambe le costruzioni, edificate alla fine del XVI secolo a cura del conte Ottonello Ottonelli, furono ricostruite dopo il terremoto del 1920. La facciata della Chiesa, rivestita di arenaria finemente scolpita, è ripartita in tre settori; in quello centrale si apre il portale con architrave sormontato da rosone, in quelli laterali due finestroni terminali provvisti di inferriata. All’interno la chiesa presenta due ancone di legno policromo e dorato in una delle quali è racchiusa una preziosa “Assunzione” di Francesco Cavazzoni (1600).

Oratorio del SS. Rosario - a pianta rettangolare ed originariamente orientato verso la parrocchia, è stato edificato intorno al 1590 e all’inizio di questo secolo, sottoposto ad interventi di restauro che comportarono il suo orientamento in direzione della strada. L’altare, in arenaria, presenta una ancona nello stesso materiale con un dipinto tardo cinquecentesco raffigurante la “Madonna del Rosario”.

Oratorio del SS. Sacramento - edificato agli inizi del ‘600 (1630) grazie soprattutto al fananese Agramante Fogliani, reca evidente una impronta progettuale nobile. La cappella racchiusa da colonne monolitiche a sostegno di un grande arco di pietra arenaria presenta una pregevole cornice che gira intorno all’altezza dei capitelli. All’interno una ricca ancona in legno dorato e dipinto di scuola cinquecentesca e due grandi croci processionali di legno dorato risalenti al XVIII secolo.

Chiesa Parrocchiale di S. Margherita in frazione Lotta - ricostruita interamente nel 1601 e poi nel 1724, l’edificio presenta una semplice facciata esterna, recentemente restaurata, assieme al campanile. All’interno l’ampia navata è delimitata da due cappelle laterali che presentano alcuni dipinti dei Magnanini.

Chiesa Parrocchiale di San Giacomo in frazione Ospitale - l’edificio risale alle seconda metà del XVI secolo. All’interno, fra gli arredi emerge un prezioso candelabro pasquale in bronzo del XVI secolo.

Palazzo del Municipio - un tempo era la sede del Convento dei Padri Scolopi. Fu costruito nel 1619 dal conte Ottonello Ottonelli unitamente alla Chiesa di S. Giuseppe. Nel 1810 il fabbricato passò al Comune, ospitò per diversi anni un Convitto universitario per gli studenti di legge e diventò poi la sede del Municipio.

Palazzo Lardi e Torre dell’Orologio - posto all’inizio di Via Sabbatini, fu costruito nel 1340 come sede del Corpo di fanteria, ebbe funzioni di gendarmeria con annesse prigioni ed in seguito residenza privata. Nel 1433 ospitò Cosimo de’ Medici durante l’esilio da Firenze e nel 1439 vi trovò ricovero Papa Eugenio IV di ritorno dal Concilio di Ferrara. Nel XVI secolo fu abbellita la facciata in stile toscano dove spicca il portale.

Palazzo Monari - risalente al 1510, è esempio pregevole dei modi costruttivi propri dell’architettura civile del ‘500 espressi in Fanano in conseguenza della vitalità economica raggiunta in quel periodo grazie ai proficui scambi con Firenze e la Toscana. La facciata si presenta con un semplice paramento murario costruito con pietre locali, in sensibile contrasto con la levigatura delle cornici delle finestre in cui sono presenti le caratteristiche dell’architettura cinquecentesca fananese.

Palazzo Severi - imponente casa padronale risalente al XVII secolo situato in località Badiola. Anche questo edificio documenta con il suo decoro l’importanza storica e commerciale assunta da Fanano nei secoli precedenti. L’edificio presenta soprattutto al piano terra una struttura architettonica strettamente difensiva o comune alle forme dei palazzi del primo quattrocento. Particolari settecenteschi si ritrovano nell’altana posta simmetricamente alla facciata, dove nicchie a conchiglie sovrastano tra finestre appaiate.

La Fontana di Piazza - situata al centro della Piazza intitolata ad Odoardo Corsini, fu inaugurata l’8 giugno del 1913 come ricorda la targa fissata fissata su uno dei quattro mascheroni da cui zampilla l’acqua.

Come arrivare

In auto: dista 60 Km da Modena e 75 Km da Bologna ed è facilmente raggiungibile dai caselli autostradali di Modena sud e di Bologna Casalecchio, seguendo le indicazioni per Vignola e percorrendo poi la comoda strada "Fondovalle Panaro" nonchè da Pistoia e Lucca lungo la S.S. 324 passando per Porretta Terme.

In aereo: Aeroporto di Bologna.

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