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Fiorano Modenese

Fiorano Modenese è un comune di 16.667 abitanti della provincia di Modena, della regione Emilia Romagna. Il territorio comunale ospita la Riserva naturale salse di Nirano. Ha 10 zone industriali dedicate quasi esclusivamente a questo tipo di produzione.

Storia

Nei dintorni sono stati rinvenuti resti e tombe dell’età neolitica, e avanzi dell’età del bronzo. Ricco di industrie il paese è caratterizzato da un tessuto urbanistico disordinato ed in continua espansione.

Da vedere

Villa Cuoghi - l'edificio rappresenta un esempio tipico di residenza ottocentesca per la villeggiatura, dalle linee semplici ma eleganti, eretta su un precedente impianto. Situata in una delle zone più suggestive della collina fioranese, venne edificata nei primi anni del Seicento per volere del conte Ludovico Ronchi, segretario del duca estense Alfonso III. La villa, di notevoli dimensioni, è simmetrica rispetto al corpo centrale, più alto di un piano rispetto alle ali laterali. La parte centrale della facciata è stata modificata all'inizio del Novecento, sostituendo le tre arcate centrali di ingresso e decorando i prospetti con ornamenti pittorici attualmente non visibili a causa della vite americana che la avvolge completamente.

Castello di Spezzano - il fortilizio è attestato per la prima volta nelle fonti storiche archivistiche, all’anno 1228, in una rubrica degli Statuti del Comune di Modena del 1225, in cui, fra gli altri, si nomina il Castro Spezani. Nell’ambito del castello, nella zona a settentrione presso la porta d’accesso, si trovava la cappella di S. Agata. La struttura fortificata svolse fino al XV secolo la funzione di luogo di difesa e rifugio per la popolazione, dotandosi di elementi costruttivi atti anche per l’avvistamento e per le comunicazioni a vista e riuscendo, soprattutto durante le guerre del ‘300 a resistere ad attacchi ed assedi, quale quello del 1355, durante il quale le truppe estensi non riuscirono ad espugnarlo.

Villa Messori - edificata nella seconda metà dei Settecento quale residenza della famiglia Messori era ubicata lungo uno degli assi viari di maggiore importanza dell'abitato di Fiorano: via Valle. La villa, a pianta quadrata, é sormontata da un'altana centrale con tripla finestratura su quattro fronti.  All'interno é pure una piccola cappella privata con soffitto finemente dipinto; affascinante é pure la sala, un tempo destinata a biblioteca.

Santuario - è a disposizione dei visitatori il catalogo "Gli ex voto del Santuario della Beata Vergine del Castello" a cura di Alfonso Garuti, pubblicata in occasione dell'apertura della mostra inaugurata il 4 settembre 1998 organizzata dal Servizio Cultura del Comune di Fiorano. L'immagine della Madonna, originariamente dipinta sull’ arcata sovrastante il portale d'ingresso dell'antico castello di Fiorano, era stata miracolosamente risparmiata dall'incendio appiccato alle case del borgo del castello dai soldati spagnoli l'8 febbraio 1558.  La fama del miracolo si era sparsa velocemente e, quindi, numerosi erano divenuti nel tempo i fedeli che si recavano al borgo di Fiorano per venerare la Sacra Immagine.

Villa Pace - venne edificata, probabilmente su di un edificio preesistente, nel corso dell'Ottocento.  Piacevole esempio di villa padronale, ha una tipologia sostanzialmente analoga a quella delle altre ville della zona, con la medesima funzione; rispetto a queste presenta però caratteri più movimentati nella disposizione degli ambienti interni ed un tono più ricercato nella composizione. La facciata principale presenta una parte centrale sporgente evidenziata da una loggia a tre archi a cui si accede da un'ampia scalinata; l'altana con balocconi belvedere é posizionata lateralmente rispetto all'assialità della facciata principale. Nelle stanze dei piano nobile vi sono alcune soffittature decorate con  soggetti e motivi vari a tempera. Nell'edificio hanno trovato sede la biblioteca comunale, gli uffici ed assessorati della Pubblica Istruzione, dei Servizi Culturali, Sport e Servizi Sociali.

Oratorio di S.Rocco - fu edificato per devozione o voto dopo la pestilenza del 1501 che colpì anche Spezzano. La comunità spezzanese, nei secoli, trovò la propria identificazione proprio nel culto di San Rocco ed attorno all'edificio ad esso dedicato, il quale divenne non solo luogo di culto e di preghiera, ma anche luogo di riunione per discutere i problemi comuni.  Nel 1605 la comunità di Spezzano decise di cedere la casa annessa all’oratorio di San Rocco ai Padri Serviti, dando vita ad un convento che, sebbene abbia avuto vita brevissima, rappresenta l'unico cenobio che sia esistito nel territorio fioranese.  All'interno dell'oratorio si conserva un pregevole paliotto in scagliola policroma e, sopra l'altare, un quadro, raffigurante la Madonna e il Bambino, S. Rocco e S. Antonio Abate, opera di un pittore di scuola bolognese risalente alla metà dei Settecento.

Villa Guastalla - fu costruita su progetto dell'architetto reggiano Gaspare Vigarani intorno al 1659 come residenza per se stesso e la sua famiglia. La villa, oggi completamente restaurata, é circondata da uno splendido parco con un patrimonio di circa 2000 piante; é un'area ecologica particolare e di eccezionale interesse botanico, vegetazionale e fioristico. Le specie vegetali presenti sono quasi tutte di origine autoctona o specie introdotte ed acclimatate in quest'area particolare per clima, esposizione, ubicazione e suolo.

Come arriavre

In treno: linea di ferroviario ed autobus Modena - Sassuolo - Fiorano.

In aereo: Aeroporto di Bologna.

In auto: Autostrada A13, a 17 Km da Modena.

Tipologie