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Lama Mocogno

Lama Mocogno e un comune della regione Emilia Romagna in provincia di Modena, con 2.968 abitanti e ha una superficie di 63,8 chilometri quadrati. Situata in posizione dominante le valli dei torrenti Scoltenna e Mocogno e con ampia vista sul Monte Cimone, sorge a 842 metri sopra il livello del mare. Fa parte della Comunità Montana del Frignano, che ha il proprio capoluogo a Pavullo nel Frignano.
L'ambiente, costituito da vasti boschi di castagne, querce, faggi e abeti, rappresenta una risorsa importante. La ricca fauna comprende dalle volpi ai cinghiali, dalle civette a i falchi.

Storia

L’origine di Lama è piuttosto recente. Per quanto riguarda il nome, dato alla località che andava nascendo, precisiamo che vicino a questo pianoro, c’è uno stagno, certamente originato da una frana, designato da secoli col nome latino lama e ancora visibile negli anni 1920-25 quando fu prosciugato. Quando ancora Lama non esisteva, l’attuale frazione, Mocogno, già prima del Mille, era uno dei tanti comunelli del nostro Frignano assoggettatisi poi col tempo agli Estensi. Lo sviluppo e l’importanza di Lama a danno di Mocogno, furono favoriti da un matrimonio quello di Ercole Rinaldo d’Este, figlio di Francesco III, con Maria Teresa Cybo Malaspina, erede del ducato di Massa. Con questo matrimonio il territorio di Massa entrava a far parte dello stato estense, ma essendo le comunicazioni tra Modena e Massa molto precarie, Francesco III nel 1738 diede l’avvio alla costruzione di una moderna strada che dal nome del progettista e direttore dei lavori, Domenico Vandelli, prese appunto il nome di Via Vandelli. Dopo la prima guerra mondiale, ma soprattutto dopo la seconda, Lama Basa va a mano a mano perdendo di importanza e molti uffici, banche, ambulatori medici, negozi si trasferiscono a Lama Alta, ma il centro amministrativo e religioso resta a Lama Bassa. Con l’Unità d’Italia per la maggiore importanza assunta nel tempo da Lama nei confronti di Mocogno per motivi che vedremo, il nome ufficiale del nuovo comune, con capoluogo Lama, fu Lama Mocogno, generando nei primi tempi qualche confusione in campo amministrativo.

Da vedere

Santuario della Madonna di Montecerreto - già esistente nel 1143, ma radicalmente ristrutturata nel XVIII secolo, la Chiesa rispecchia la semplice tipologia “a sala” di molte Chiese locali, con cappelle laterali sulla mezzeria dei fianchi. La facciata è modulata su un disegno classicheggiante in uso nel Settecento messo in risalto dall’uso dell’intonaco bicolore. Il Campanile è di solido impianto costruttivo, a pianta quadrata e diviso nell’altezza in tre parti: basamento a leggera scarpa, piedistallo con piccole aperture e cella campanaria con finestroni ad arco ribassato alternati a bifore su colonnine binate.

Rocca di Montecenere - sita nella frazione di Montecenere, è sicuramente il monumento di interesse storico artistico e culturale più importante del nostro Comune. Grazie all’interessamento degli abitanti del luogo e all’intervento del Comune, della Provincia e della Regione con la ristrutturazione della Torre è stata restituito, non solo a Lama Mocogno, ma all’intero Frignano un patrimonio culturale di importanza ineguagliabile.

Torre di Sassostorno “La Torraccia” - sicuramente molto affascinanti sono i resti dell’antica Torre Medievale chiamata “La Torraccia” che svettano su un affioramento di roccia vulcanica ofiolitica.

Chiesa di S. Giovanni Battista - è stata costruita nel 1553, ma rifatta quasi completamente nel 1792. L’interno a navata unica con cappelle laterali e ampio presbiterio, conserva un altare maggiore in legno dorato del XVII secolo con una cupola molto alta e colonnati. Gli altri altari sono impreziositi con intarsi dorati. Nelle cappelle sono presenti pregevoli dipinti del XIV -XV secolo, e 14 tavole raffiguranti la Via Crucis, opera di un incisore Veneto del XVII secolo.

Cavergiumine - è un bellissimo borgo rurale che ha conservato le caratteristiche originarie del sec. XV-XVI. Nel nucleo si trovano i tipici “metati”, costruzioni di piccole dimensioni con particolari tetti conici, usati per l’essiccazione delle castagne. Nell’agglomerato è presente un oratorio con un piccolo campaniletto.

Caseruola - antico complesso rurale a corte con oratorio dedicato a S. Marco datato 1752. La facciata dell’oratorio è impreziosita da finestrelle di diverse forme e dimensioni. L’insieme degli edifici attuali costituisce un organismo edilizio con caratteri architettonici seicenteschi che sono venuti a sovrapporsi all’impianto più antico.

Come arrivare

In auto: da Modena, seguire le indicazione per Abetone o Pavullo nel Frignano. Arrivati a Pavullo, proseguire per la via Nazionale, in direzione Lama Mocogno.

In aereo: Aeroporto di Bologna.

Tipologie