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Medolla

E un comune della regione Emilia Romagna in provincia di Modena, con 5.942 abitanti e ha una superficie di 26,8 chilometri quadrati. Sorge a 22 metri sopra il livello del mare. Comuni confinanti sono Cavezzo, Mirandola, San Felice sul Panaro, Camposanto e San Prospero.

Storia

Le prime notizie di Medolla si hanno intorno all'anno 776 quando Carlo Magno fece dono all'Abbazia di Nonantola della Pieve di Camurana e dei terreni connessi. Il nome del paese, secondo l'ipotesi più accreditata, deriva dal latino Medulla, storpiatura di Midolla che indicava la capanna di paglia, prima abitazione degli abitanti della zona in quanto non ancora completamente bonificata. La sua posizione di confine tra il Ducato di Modena e Reggio, il Regno Lombardo Veneto e lo Stato Pontificio, la vicinanza con Mirandola, capitale della famiglia feudale dei Pico della Mirandola, favorirono lo sviluppo di Medolla come paese di passaggio e come centro di scambi; difatti da più di mille anni, si svolge, la prima domenica di Luglio, la Millenaria Fiera di Bruino. Dal 1355 Medolla e le sue frazioni seguirono le vicende di Modena e degli Estensi e le guerre che questi dovettero sostenere per mantenere l’autonomia politica. Nel 1536 durante la dominazione spagnola in Italia, gli eserciti belligeranti trattarono addirittura una tregua per consentire lo svolgimento delle fiere. Nel 1629 calarono nella Bassa i Lanzichenecchi, feroci soldati mercenari che si abbandonarono a razzie e devastazioni. Durante l’estate esplose una terribile epidemia di peste. Nel 1704 le truppe francesi ed austriache passarono per Medolla, lasciandosi alle spalle rovine e morti. Nel 1705 la collinetta di Montalbano fu utilizzata dai francesi per cannoneggiare l’assediata Mirandola. Solo nel 1748, con la pace di Aquisgrana, tornò la pace che avrebbe assicurato un cinquantennio di relativa calma. Nel 1796 con la calata di Napoleone, Medolla, come tutto il modenesi, conobbe un nuovo periodo di lutti, miserie, rivolte contadine e carestie. Dopo l’annessione al Regno Sardo anche Medolla, dal 1 gennaio 1860, fu elevata al rango di Comune con due frazioni: Camurana e Villafranca. Il 10 marzo 1860 fu nominato, direttamente dal re, il primo sindaco che fu Leopoldo Tosatti. Dal 21 novembre 2003 Medolla è la sede dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord.

Da vedere

Chiesa parrocchiale - dedicata ai Santi Senesio e Teopompo, la cui festa cade il 21 maggio. Le prime notizie della chiesa si trovano in un atto notarile datato maggio 1197. La chiesa subì nel corso degli anni continui rimaneggiamenti: ampliamenti e interventi di varia natura. L’attuale facciata fu costruita nel secolo XIX su disegno dell’architetto ducale Sola di Vignola. Nell’edificio, dall’interno sobrio ed essenziale, sono conservati un prezioso reliquario del XVI - XVII secolo, un crocifisso ligneo policromo e una tela del tardo 800 del pittore Fermo Forti, raffigurante il martirio dei santi Senesio e Teopompo. Sulla facciata del palazzo comunale spicca un bassorilievo con lo stemma di Medolla che ricalca l’antica torre del castello, posseduto dalla nobile famiglia dei Da Fredo. 

Chiesa di Camurana - è probabilmente una delle più antiche della Bassa modenese, tenuto conto che, come già affermato, esisteva già dal VI secolo. L’edificio fu intitolato all’evangelista San Luca a partire almeno dal 1439, come confermato da una carta dell’epoca. All’interno della chiesa si trova lo splendido organo costruito nel 1723 da Domenico Traeri. 

Convento della Beata Vergine delle Grazie - l’edificio, costruito nel 1493, ospitò i Carmelitani Scalzi della Congregazione Mantovana. Il Convento fu soppresso il 22 luglio del 1768 con un rogito redatto dal notaio Antonio Pedreshi. Le pietre del Convento furono acquistare dal parroco di San Giacomo Roncole e servirono per la costruzione dell’attuale campanile della chiesa.            

Antiche ville padronali - quasi tutte risalenti al Cinque-seicento, spesso adagiate in grandi parchi. Da ammirare con occhi più curiosi, diversi da quelli della distratta quotidianità. Sono questi i tesori architettonici di Medolla che presenta un’invidiabile concentrazione di edifici carichi di storia da scoprire e riscoprire in itinerari alternativi che si snodano spesso per strade di campagna poco frequentate.

Cappelletta del Duca - era una gelida nebbiolina la mattina del 16 novembre 1848, quando il Duca Francesco V si fermò con il suo seguito nei pressi dell’Osteria delle Tre Torri di Villafranca. Il Duca, intirizzito per il freddo, scese dalla sua carrozza e decise di sgranchirsi le gambe. La sua costruzione non fu facile ostacolata dalle difficoltà economiche del periodo si sa per certo che nel 1859 l’edificio non era ancora concluso né era stato benedetto.

Come arrivare

In auto: Statale 12 dell’Abetone - Brennero, a circa 27 Km da Modena.

In aereo: Aeroporto di Bologna.

Tipologie