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Boscotrecase

E un comune della Campania, provincia di Napoli, con 10.638 abitanti e ha una superficie di 7,5 chilometri quadrati. Sorge a 86 metri sopra il livello del mare, alle falde meridionali del Vesuvio, in declivio in direzione dell'agro Nocerino - Sarnese. Fa parte del Parco del Vesuvio. L'economia è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

Con l’arrivo dei Romani (90 a.C.) al comando di Silla, sul suo territorio detto Pagus Felix Suburbanus vennero edificate numerose ville abitate quasi stabilmente da patrizi. Nel Medioevo tutta la zona, spopolata, fu completamente circondata da una folta foresta. Nel X secolo sorsero alcuni eremi e una chiesa dedicata a San Gennaro è attestata nel 1093, come riferisce l’Ughelli, la quale viene concessa da Sasso, Abate della SS. Trinità di Cava, all’Abate di San Lorenzo di Aversa. Nel 1337 re Roberto d’Angiò donò la Sylva Mala ai tre monasteri che la moglie regina Sancia aveva fondato a Napoli: Santa Chiara, Santa Maria Egiziaca e Santa Maria Maddalena. Da quel momento in poi il bosco assumerà il nome di Bosci Trium Domorum che nel tempo si tramuterà in Boscotrecase. Il Quattrocento segnò la divisione dei villaggi di Boscotrecase e Boscoreale: il primo, gravitante su Torre del Greco, venne a trovarsi in diocesi di Napoli, il secondo, dipendente da Scafati, in diocesi di Nola. Il 1600 vide il sorgere dei due quartieri Oratorio e Annunziatella e lo svilupparsi di un terzo, Terra Vecchia, oggi parte integrante del territorio di Torre Annunziata. Nel 1601 dovendo dare una grossa somma di denaro a Marco Antonio Jodice di Genova, re Filippo III di Spagna gli vendette la Terra di Bosco Tre Case per 30.000 ducati, col titolo di Marchese ed altri privilegi. Nel 1616 il Viceré Conte di Lemos la cedette a don Giovanni Piccolomini d’Aragona, Conte di Celano, figlio ed erede di Alfonso. Mentre la vita trascorreva felice in quella terra baciata dal sole e impreziosita dalla fertilità del suolo, il Vesuvio da decenni in stato di quiete, improvvisamente mostrò tutta la sua pericolosità: la mattina di martedì 16 dicembre 1631 iniziò la sua attività e per tutto il giorno tremendi boati scossero l’aria circostante. Nel 1700 sorsero a Boscotrecase le prime industrie per la lavorazione della seta, l’estrazione del lapillo, la lavorazione della pietra vesuviana, che ancora oggi dà lavoro a molti scalpellini, veri e propri maestri nell’arte di modellare tale pietra. Con Decreto del 29 ottobre 1808 re Gioacchino Murat istituì il Comune di Boscotrecase. Nel 1860 si compì l’Unità d’Italia: le aspettative delle popolazioni locali che avevano simpatizzato per il nuovo regno con la speranza di poter ottenere la terra lavorata da generazioni si trasformarono in rabbia contro i Piemontesi dando così vita ad un violento brigantaggio in tutta la Sylva Mala. Con decreto del 22 febbraio 1877 la frazione Oncino di Boscotrecase venne aggregata al Comune di Torre Annunziata con la conseguente perdita di ogni accesso al litorale marino. In seguito alla suddivisione del Regno in Circondari, nel 1880 Boscotrecase diventò sede di Mandamento di cui entrarono a far parte i Comuni di Boscoreale e Poggiomarino. Nel 1905 fu inaugurata la linea a scartamento ridotto della ferrovia Circumvesuviana, tratto Torre Annunziata - Poggiomarino. Nel 1928 Boscotrecase e Boscoreale perdendo l’autonomia, diventano frazioni del Comune di Torre Annunziata. Con decreto n. 37 del 24 gennaio 1946 Umberto di Savoia, Luogotenente del Regno, restituisce l’autonomia ai due Comuni.

Da vedere

Chiesa dell'Ave Gratia Plena - edificata nel XVII secolo, è conosciuta come il puù antico edificio di culto dell'area vesuviana.

Villa di Agrippa Postumo - rinvenuta alcuni anni fa, conserva ancora oggi gli affreschi parietali che l'hanno resa celebre in tutto il mondo.

Chiesa dell’Ave Gratia Plena che sorge al centro della cittadina, nel quartiere Annunziatella. Eretta nel 1688, con le sue tre navate a croce latina, è considerata uno dei piú antichi edifici di culto dell’area vesuviana.

Come arrivare

In auto: l'A1 Napoli - Roma, la distanza da Napoli è di 26 km.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie