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Calvizzano

E un comune della Campania, provincia di Napoli, con 12.028 abitanti e ha una superficie di 3,9 chilometri quadrati. Sorge a 135 metri sopra il livello del mare, fra agro napoletano e agro Aversano, nella fertile piana di bonifica dei Regi Lagni, nel cuore della pianura campana, in una zona altamente urbanizzata. Il comune è a pochi chilometri da Napoli.

Storia

Le origini risalgono con molta probabilità all' epoca romana: non esistono dati certi sulla sua fondazione, ma numerose testimonianze archeologiche reperite sul territorio, come i resti di antiche ville romane rinvenute in località Chiavettieri e in via San Giacomo, consentono di ipotizzare la presenza di insediamenti nati in un periodo di tempo compreso tra gli ultimi tre secoli della repubblica e il primo secolo dell' impero romano. Anche il nome soltolinea l'ascendenza romana del paese: presumibilmente la denominazione deriva da Calvisius o Calvicius, forse un proprietario terriero appartenente a una gens molto nota a Roma. A causa della sua collocazione nell'agro napoletano, il paese subì in epoca altomediovale il riflesso delle travagliate vicende del Ducato di Napoli. Divenne casale solo nel 1269, il casale di Calvizzano, che faceva parte del Regio Demanio, fu concesso in feudo prima ai Caracciolo di Napoli poi a Francesco D'Allegro e Antonio De Rabo.
Nel 1669 Don Francesco Camero acquistò il casale di Calvizzano e ne divenne Barone, nel 1681 la Baronessa Margherita Carnero portò in dote il casale sposando il Duca Diego Pescara che divenne Duca di Calvizzanno, governando la zona fino all'abolizione del feudalesimo. Alla fine di tutti i privilegi feudali e l'inizio dell' Amministrazione Comunale, il paese segui le sorti del Regno delle due Sicilie e poi dell'italia. Il corso principale, la strada provinciale giugliano-marano, che congiunge Calvizzano con Napoli, si chiamava fino al 1858 via S. Jacono; a seguito dell' aumento demografico, la suddetta, comunciò ad essere stretta, e nel 1858, venne compiuta l' attuale strada provinciale Giugliano - Villaricca - Calvizzano - Marano. La strada S. Maria a Cubito fu progettata ed ultimata per interessamento dei borboni. Venne inaugurata nel 1861, quando ormai era già ststa proclamata l' Unità d' Italia, misurava 30 Km, ed aveva 40 ponti, iniziava dal Garittone e terminava a Sessa Aurunca.

Da vedere

MONUMENTO AI CADUTI - il monumento venne inaugurato il 6 giugno 1934 alla presenza di molte personalità: conte Avv. Domenico Mirabelli, podestà di Calvizzano; S.E. Card. Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli; S.A.R. Umberto di Savoia, principe del Piemonte; il parroco Don Antonio Di Sabato; l'Avv. Stalj, presidente dei Combattenti di Napoli, che pronunziò il discorso ufficiale; i cittadini. A porgere l'omaggio floreale al principe Umberto fu scelta l'alunna di V elementare Vallefuoco Concetta, che divenne, poi, insigne e stimata insegnante nella scuola elementare di Calvizzario. La commozione toccò le intime corde di tutti i presenti quando la banda musicale intonò le note dell'inno del Piave.

S. MARIA DELLE GRAZIE - si trovava al centro del paese, essendo abbastanza piccola, non rispondeva alle esigenze dei fedeli. Nel 1550 la chiesa fu abbattuta e nello stesso luogo fu costruita la chiesa di S. Maria delle Grazie. Fu una chiesa laicale in quanto venivano eletti 25 governatori laici che si interessavano dello stabile, del culto e di tutto ciò che occorreva. Gli oneri venivano soddisfatti grazie alle elemosine. La costruzione della nuova chiesa fu terminata nel 1608 e divenne parrocchia nel 1809. La chiesa presenta una navata centrale, due grandi cappelloni ed una maestosa cupola probabilmente disegnata e diretta dall’architetto e scultore napoletano Vaccaro, al quale certamente sono da attribuire i pregevoli stucchi. Le due entrate laterali, con ballatoi e parapetti furono creati nel 1605. Un documento datato 1012 testimonia l'esistenza, a Calvizzano, della chiesetta di S. Maria Annunziata. Fu una chiesa laicale in quanto venivano eletti 25 governatori laici, che, con norme ben precise, s'interessavano al fabbisogno dello stabile, del culto e di tutto ciò che occorreva. La costruzione della nuova chiesa iniziò nel 1580, fu benedetta nel 1596, fu terminata nel 1608. Nel 1809 diventò parrocchia del paese. Il soffitto dorato risale a dopo il 1600. Al centro di esso è raffigurata l'Assunzione di Maria, lavoro eseguito su tela nel 1676, dall'artista napoletano Andrea Malinconico. La chiesa ha due grandi cappelloni ed una maestosa cupola probabilmente disegnata e diretta dal noto architetto e scultore napoletano Domenico Antonio Vaccaro, al quale certamente sono da attribuirsi i pregevoli stucchi.

PARROCCHIA DI S. GIACOMO APOSTOLO MAGGIORE - è una delle più antiche ed importanti della Diocesi di Napoli. La costruzione di questa primitiva chiesa degli avi, sorta accanto ad un'importante tomba romana che doveva far parte del primo nucleo abitato alquanto lontano dall'attuale centro del paese, può assegnarsi a tempi più remoti.

CHIESA DI S. PIETRO - a poco più di 1 Km dal centro di Calvizzano sorgeva la piccola cappella dedicata a S. Pietro. I fedeli lasciarono il luogo abitato e si portarono nella zona di S. Pietro, in aperta campagna, e quivi venerarono il Santo, affinché li proteggesse dal morbo. Scampato il pericolo, con le offerte raccolte, i devoti ampliarono e abbellirono la vecchia chiesetta incorporandovi l'originaria abside.

CAMPANILE - in Via Molino, già nel 1684 sorgeva il vecchio campanile. Dati essenziali del campanile: base quadrata coi lato di m. 7; altezza m. 45; cuspide poggiante su un globo di rame rivestita con mattonelle maiolicate, ormai distrutte. Sulla facciata che guarda Piazza Umberto I c'è un orologio, al quale nel 1760 venne messa una campana per il suono delle ore e poi, nel 1833 una seconda campana per i rintocchi dei quarti d'ora. La torre campanaria subì gravi danni sia per gli eventi bellici del 1943 e sia per la caduta dei fulmini nel 1962 e nel 1967. In seguito, la torre venne adeguatamente riparata e si provvide ad installare un parafulmine alla sommità di essa.

Come arrivare

In auto: l'A1 Napoli - Roma, La distanza da Napoli è di 11 km.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie