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Hotel Casamarciano, Agriturismo Casamarciano, Bed and Breakfast Casamarciano

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Casamarciano

E un comune della Campania, provincia di Napoli, con 3.283 abitanti e ha una superficie di 6,3 chilometri quadrati. Sorge a 70 metri sopra il livello del mare, ai piedi del Monte Visciano, là dove nasce il Lagno di Nola, in quell'area dell'agro Nolano confinante con le pendici del monte Partenio. L'economia si basa principalmente sull' industria cioccolatiera e sulla coltivazione di piante di nocciole, chiamate in dialetto e nucell.

Storia

Le origini non sono fondate su documentazione certa a causa della scarsità di informazioni reperite finora. Le origini di Casamarciano non sono fondate su documentazione certa a causa della scarsità di informazioni reperite finora. L'unica ipotesi attendibile, riferita al nome, è quella formulata da G. S. Remondini, il quale si riconduce al nome di Marciano, preside dell'allora Campania Felix. Questi, nell' 83 d.C., fu uno spietato persecutore di cristiani, eseguendo crudelmente gli ordini impartiti dall'imperatore Domiziano (95 d.C.), superando in crudeltà lo stesso Nerone. Fece imprigionare in un tetro carcere San Felice vescovo, pensando, dopo averlo a lungo torturato, di darlo in pasto alle fiere del Circo; ma i leoni, scesi nell'anfiteatro, indietreggiarono davanti al corpo del santo. Il preside Marciano, attribuendo tutto questo ad arti magiche, fece vieppiù frustare il santo, riducendo il corpo del martire una piaga e ordinando ai suoi soldati di gettarlo avvinto mani e corpo in catene, in una fornace, a Cimiterium. Elesse per sua residenza Nola ad un miglio dalla città, in una villa, in un punto ameno e salubre. Questa ipotesi però sembra svanire se si considera il breve arco di tempo in cui il prefetto fu a Nola, troppo breve per farvisi costruire una casa o una villa. Non avrebbe avuto il tempo di frequentarla, così come afferma il De Stefano. Un'altra ipotesi sulle origini di Casamarciano e del suo nome va riferita alla presunta esistenza di un tempio sorto in quei luoghi e dedicato al dio Marte, donde sarebbe derivato Casa Martiana e poi Casa Marciana, ipotesi questa più affrancabile, rispetto alla precedente in quanto in epoca antica vi erano numerosi templi dedicati alle divinità pagane, sia in Nola che nei suoi dintorni, come testimonia l'origine di Casagiove, presso Caserta. Inoltre è da prendere seriamente in considerazione l'opinione più semplice, secondo la quale, il paese deriva il nome da un aggregato di case che dovette appartenere a qualche benestante di nome Marciano. Il paese in origine era formato da quattro agglomerati di case; le case di Cola, le case di Marciano, il rione Curti e il rione Vriana. Le case di Cola erano situate a metà dell'attuale via Roma, che prima si chiamava appunto via Casacola. Da ciò deriva che le case di Marciano erano dette di qualcuno che nulla aveva di comune col prefetto di Nola. II rione Curti fu chiamato così perché composto di case a "corta" distanza da Vriana. Il termine Vriana fu poi corretto in Uriana ed Oriana e poi in Oreale. Tali derivazioni risalirebbero tutte alla dea greca Iria, madre di Cigno, la quale alla morte del figliolo si precipitò in uno stagno al quale diede il nome, diventandone così la divinità tutelare. La Vriana era dunque una piccola valle a forma di ferro di cavallo, situata tra la collina dell'odierna Casamarciano ad oriente, quella di Cicala a sud e quella di S. Angelo ad occidente. La gran parte di questi casali, tra cui anche Casamarciano, furono acquistati nel 1643 dal feudatario notano Giulio Mastrilli, Regio Consigliere e Capo di Rota. Per quanto riguarda la produzione e l'attività degli abitanti nei secoli XVII e XVIII sappiamo che nel paese allignavano bene i pioppi e i gelsi. Pagavano la tassa dei fuochi, una imposta familiare istituita da Alfonso I il 28 febbraio 1443. Originariamente essa indicava i "notamenti" delle famiglie con aggravi e sgravi e notizie correlative. La serie originale della numerazione dei fuochi di Nola e della zona relativa ai secoli successivi fu distrutta dalle truppe tedesche nell'incendio di villa Montesano, presso San Paolo Belsito, nel 1943. Dai pochi frammenti sostitutivi esistenti si ricava che la tassa dei fuochi di Casamarciano raggiunse il numero di 92 e nel 1669 il numero di 55. Gioacchino Murat (re di Napoli dal 1808 al 1815) suddivise il distretto di Nola in dieci circondari, corrispondenti ai mandamenti dell'Italia Unita, soppressi poi dal regime fascista: di questi Nola comprendeva i comuni di Nola e Cicala, Cimitile e Casamarciano. Il Comune di Casamarciano fece parte fino al 1927 della provincia di Caserta.

Da vedere

Chiesa di S. Clemente - nel cui interno si possono trovare ossa umane e tracce di tombe risalenti alla metà del XIX secolo.

Chiesa di S. Maria - fu fondata tra il 1136 e il 1158 quale dipendenza del monastero di Montevergine.

Come arrivare

In treno: Circumvesuviana Napoli - Nola, poi servizio Autobus CLP presso Piazza D'Armi di Nola.

In auto: direzione Avellino uscita Baiano e poi proseguire per Napoli sulla 7 bis direzione Napoli uscita casello autostradale Nola e proseguire sulla SS. 7 bis direzione Avellino; autostrada A16 NA-BA e A30 CE-SA uscita Nola, S.S.7 BIS, Asse Mediano uscita Nola, autolinea Circunvesuviana e Sita, stazione Circumvesuviana di Nola, stazione FS di Nola.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie