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Hotel Castello di Cisterna, Agriturismo Castello di Cisterna, Bed and Breakfast Castello di Cisterna

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Castello di Cisterna

E un comune della Campania, provincia di Napoli, con 6.734 abitanti e ha una superficie di 4,0 chilometri quadrati. Sorge a 34 metri sopra il livello del mare. L' economia di questo paesino è legata principalmente all' agricoltura ed all' allevamento.

Storia

Le sue origini sono antichissime. Testimonianza di queste antiche origini fu il ritrovamento, nel 1845 e poi nel 1854, di scheletri di grosse proporzioni, alcuni dei quali riposti in sepolcri ornati con vasi e colonne di creta, e di una lapide sepolcrale, datata 200 a.c., ritrovata nel 1935 nel cortile della canonica. Oggi purtroppo di questi reperti ne rimane solo il ricordo riportato su vecchi manoscritti.
Ma, le prime notizie, certe e documentate risalgono all’anno 1134. A quel tempo esistevano un ristretto numero di casolari che occupavano la parte del paese oggi denominata Pendino o Madonna delle Grazie. Gli abitanti di allora erano dediti all’agricoltura e all’estrazione e alla lavorazione della pietra dalle cave. In quell’anno, Ruggero II, duca di Napoli conte di Acerra, da in donazione alcune terre nel casale di Cisterna al glorioso S. Guglielmo di Vercelli, fondatore dell’insigne monastero di Montevergine. La chiesa e il monastero sorgevano allora fuori dell’antico abitato, nel luogo ancora oggi denominato Montevergine . E fino a poco più di cento anni fa, si potevano ancora ammirare i ruderi della chiesa , e le antiche pitture che ne adornavano le pareti. I monaci rimasero a Castello di Cisterna sino al 1292, anno in cui abbandonarono il casale a causa dell’aria poco salubre per le molte acque stagnanti delle vicine paludi. Si trasferirono a Marigliano dove costruirono un più grande monastero, oggi sede del palazzo municipale. Cessato il potere dei monaci, il paese divenne feudo del duca di Marigliano. Abolito il feudalesimo per volere di Ferdinando D’Aragona, nel 1480, il paese cominciò a reggersi sotto forma di Università e poi di Comune, senza comunque raggiungere una definitiva libertà, controllato ancora , malgrado l’abolizione, da famiglie di feudatari. Malgrado la diffusa miseria, la popolazione, anche se molto lentamente, crebbe; in un censimento del 1522 si contarono 149 abitanti. Solo nel 1810, grazie alle leggi volute da Giuseppe Bonaparte, furono aboliti tutti i diritti feudali, dando il via alla costituzione dei patrimoni e dei demani dei comuni. Fino al 1816 i capi del potere locale erano eletti direttamente dal popolo. Successivamente fu la casa reale a nominare i sindaci. Le importanti famiglie dei Calabresi e dei Russo legarono i loro nomi alle vicende pubbliche di Castello di Cisterna fino all’Unità d’Italia. Intanto la popolazione continuò a crescere; nel 1817 si contavano 820 abitanti, nel 1827 gli abitanti erano 953, fino a giungere a 1153 abitanti come evidenziato dal primo censimento dell’Italia unita. Ai piani superiori alloggiavano invece i padroni. La seconda sezione era invece destinata a rustico con ampio terrazzo dove venivano messe ad essiccare le varie produzioni agricole. Sotto il cortile , anche a diversi metri di profondità, venivano realizzati i cellai per il deposito delle botti. Frequentemente la struttura architettonica di queste grandi case, terminava con delle torri colombaie, che avevano una pura funzione estetica. Con l’Unità d’Italia, nel 1860, vennero riordinati gli enti locali, e Castello di Cisterna, come altri comuni, acquisì finalmente una sua precisa fisionomia amministrativa.

Da vedere

Chiesa di S. Nicola di Bari - la cui forma a croce greca con una alta e snella cupola abbellita con stucchi di pregevole fattura.

Bellezze naturalistiche - che caratterizzano il territorio circostante.

Come arrivare

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

In auto: l'A1 Napoli - Roma, la distanza da Napoli è di 21 km.

Tipologie