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Frattamaggiore

E un comune della Campania, provincia di Napoli, con 32.732 abitanti e ha una superficie di 5,3 chilometri quadrati. Sorge a 44 metri sopra il livello del mare. Situato in una vasta connurbazione metropolitana nell'agro Napoletano, alla sinistra dei Regi Lagni. Il comune è a pochi chilometri da Napoli. L'economia è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

L'antichissima produzione della canapa e l'artigianato delle funi sono elementi che stabiliscono una continuità storici tra Fratta e Miseno, porto romano distrutto dai saraceni nel IX secolo. E' convinzione comune infatti, che essa sia stata fondata nel 850 dai profughi scampati alla distruzione. L'agiografia del Santo Patrono Sossio martire misenate impreziosisce questa continuità, coinvolgendo anche una eredità artistica-religiosa proveniente da Cuma, insieme con la devozione di S. Giuliana.
Alcune testimonianze archeologiche di epoca Osco-Romana parlano di un territorio di periferia agricola preesistente all'insediamento frattese, sorto al centro tra l'arca Longobarda e quella Ducale-Bizantina della Campania, altri documenti risalenti al IX-XIV secolo parlano dello stesso come di un territorio la cui signoria era probabilmente ecclesiastica. Durante la dominazione Normanna (1030-1266) Fratta assume la dicitura di Major e si costituisce come casale legato a Napoli per gli affari civili e ad Aversa per quelli ecclesiastici. Al periodo Araqonese-Spagnolo (1442-1507) risale la parte più antica della struttura urbana, con la presenza di residenze che valorizzano i palazzi con corti signorili e i luoghi come spazio di lavoro contadino e di produzione canapiera. Portali di piperno scolpito, affacci e mascheroni barocchi, trovano modo di esprimersi ad un buon livello architettonico. Nel 1493 Frattamaggiore diviene sede della Gran Corte della Vicaria, mentre le sue funi e le sue gomene si esportano in tutto l'impero spagnolo, accompagnando probabilmente anche l'impresa di Cristofaro Colombo. Nel 1630 l'universitas frattese viene ceduta in feudo al Barone di Sangro, ma tre anni dopo riesce ad operare il suo "Riscatto". Nel periodo borbonico l'artigianato canapiero si concentra in una fiorente industria tessile, che avrà modo alla fine dell'800 e all'inizio del 900 di assurgere ai massimi livelli europei. Negli ultimi 30 anni, la città ha cambiato la sua economia, ha modernizzato i suoi servizi, ha esteso la sua configurazione urbana, ed appare uno dei centri più importanti dell'hinterland napoletano. Nel 1997, con il "Placet" dei Primate dell'Ordine di San Benedetto e con l'intervento dei monaci Sublacensi, Frattamaggiore è stata solennemente intitolata 'Città Benedettina'. Il titolo è legato alla storia inedita custodia nella Chiesa principale, delle sacre spoglie di San Sosio e Severino, le quali un tempo erano onorate nell'omonimo e antico monastero benedettino napoletano.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale S. Sossio - appare quasi improvvisamente dopo l'ultimo gomito del corso principale e s'impone subito per la severità e l'austerità delle sue linee architettoniche. Esteriormente semplice nella sua struttura, acquista maestà perché domina la piazza, che innanzi le si apre, e grazia dallo snello elegante campanile. Molti studiosi si sono soffermati intorno alla sua architettura e la sua importanza, ma fra tutti il più noto è lo storico frattese, Canonico Antonio Giordano. Egli dice che prima del secocolo XIII la Chiesa di Frattamaggiore era posto in altro sito; poi essendosi accresciuto il Casale, ne venne eretta una nuova, ad una sola navata, dov'è attualmente e l'altra fu abbattuta.

S. Maria delle Grazie e Purgatorio - sorta in periodo Aragonese, nell'antica "piazza dell'olmo". Nel '500 fu sede della Confraternita delle anime dei purgatorio. Possiede quadri d'epoca, statue di santi e porte lignee intarsiate del 500.

S. Giovanni Battista - chiesa gentilizia fondata nel 1487 da Antonello De Lo Priete. Ha una tomba nel mezzo del pavimento e possiede tavole d'epoca.

SS. Annunziata e S. Antonio - sorta al posto di un antico luogo devozionale, costituito da un arco dell'acquedotto atellano. Contiene statue lignee di santi e suppellettili dei '600

S. Maria Consolatrice degli Afflitti - chiesa annessa al convento Agostiniano, trasformato nel secolo scorso in ospedale civile. Possiede al centro una discesa al cimitero dei monaci. Sorge nel sito con toponimo "Paritinula" risalente al IX secolo. Immacolata Concezione (XIX secolo) Santuario che occupa il sito dell'antica cappella trecentesca dell'Angelo Custode. E' sede dell'antica Congrega dei Preti e possiede altari antichi, espressioni devozionali dell'800 e un bellissimo coro ligneo nel presbiterio.

S. Filippo Neri - eretta a seguito di una scissione avvenuta tra l'antica Congrega del Carmine e quella di S. Filippo Neri. Possiede il corpo di S. Secondiano martire, e un archivio con antichi documenti notarili.

Maria SS. di Casaluce - sorge sul sito di una edicola ove era venerata una antichissima icona madonnale, con caratteri bizantini (X-XV secolo). A questa icona era rivolta la devozione dell'avito quartiere dei funari.

Maria SS. Assunta - sorta a risposta dello sviluppo demografico del paese, possiede opere pregiate, e realizza una intensa attività catechistica e di serviziosociale.

Come arrivare

In auto: immettersi sull'Asse Mediano Acerra - Melito, direzione Melito, uscita Frattamaggiore. Distanza da Napoli 11 km. Tempo stimato di percorrenza 12 min.

In treno: i collegamenti ferroviari sono garantiti dalla presenza della Stazione Grumo - Frattamaggiore.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

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