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Marano di Napoli

E un comune della Campania, provincia di Napoli, con 57.448 abitanti e ha una superficie di 15,5 chilometri quadrati. Si estende fra le colline di Marano, a nord dei Campi Flegrei, e la pianura campana nella bassa piana alla sinistra del fiume Volturno. Sorge a 151 metri sopra il livello del mare. Il territorio di Marano è in gran parte collinoso e confina direttamente con Napoli a Nord - Est, su un versante della collina dei Camaldoli. Per il resto confina con Mugnano, Calvizzano, Quarto e Villaricca.

Storia

Dall'età neolitica fino agli Osco - Sanniti c'è un vuoto di circa seimila anni, ma si sa che gli Osci lasciarono tracce nella Masseria Spinosa, nell'area di Vallesana e nei pressi di Monteleone. Purtroppo ruspe impietose hanno distrutto ogni cosa; tuttavia questo popolo ci ha lasciato tre strade che ancora oggi sono percorribili: Cupa dei cani, Pendine e Cupa Orlando. Il territorio maranese è zeppo di tracce romane: la più importane testimonianza, nell'ambito dell'architettura funeraria in Campania, è il Mausoleo detto Ciaurro. I Romani vi costuirono sontuose ville, mausolei, altari votivi. Dopo i Romani fu la volta dei Bizantini, dei Normanni, degli Svevi e degli Angioini. In questi secoli sorsero i nuclei originari della città: un antico villaggio dal nome di Balisano o Vallesana, un altro meno ricco e rigoglioso che era il vero e proprio casale di Marano ed infine il casale di Turris Marano, nei pressi di Monteleone. In questa zona, che all'epoca faceva parte del guado di Napoli, l'imperatore Federico II fece edificare un castello adibito a residenza di caccia, che alla sua morte fu incendiato da una sollevazione popolare e fu fatto ricostruire da Carlo I D'Angiò nel 1275. Quest'ultimo, obbligando sessanta famiglie a risiedere nelle vicinanze del castello, fu il fondatore dell'attuale frazione di San Rocco. Un altro castello fu edificato nell' attuale frazione di Torre Caracciolo; con la venuta degli spagnoli, Marano divenne un grande cantiere e nel 1630 Marano comprendeva Quarto e l'attuale Monte Rusciello. Dal 1704 tutta Marano passerà ai nobili Caracciolo. Con l'Unità d'Italia e con il nuovo secolo, Marano subì tutte quelle trasformazioni sociali tipiche della modernità. Fino agli anni sessanta era prettamente un centro agricolo: oggi si avvia a percorrere le tappe del terziario.

Da vedere

Castello del Belvedere Monteleone - eretto nel XIII secolo, per volere di Federico II di Svevia.

Chiesa di San Castrese - e la chiesa dello Spirito Santo è del XVI secolo.

Mausoleo del Ciaurro - occupa un’area di circa 400 m3 , le sue pareti presentano delle nicchie le quali contenevano le ceneri di Tirone, il perimetro dell’entrata, come anche quello della finestra, è fatto con mattoni di cotto i quali, dopo un’attenta analisi, hanno riscontrato di provenire dai Campi Flegreo, Essendo che il terreno presenta molte tracce di zolfo. Le pareti, come anche le nicchie sono di tufo, forse proveniente dalla stessa collina dei Camaldoli; nelle pareti di tufo furono intarsiati dei rombi per rendere ancora più suggestiva l’intera scena. Una volta il Ciaurro presentava anche una grande cupola distrutta,poi, dagli agenti atmosferici, per fortuna, però, il secondo piano si è salvato ed il crollo della cupola ha “fortunatamente” causato solo la rottura del pavimento e non il crollo dell’intero vano. L’unico piano intatto è il piano terra il quale si trova a circa 3 metri sotto il livello attuale della villa che prende nome dallo stesso mausoleo. La scoperta del Ciaurro avvenne per caso e furono dei ragazzini a trovarlo, anche se già si era consapevoli della sua esistenza. Inizialmente fu usato come fienile e poi come deposito di qualunque oggetto.

Come arrivare 

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

In auto: da Roma A1; da Bari A16; da Salerno A3.

Tipologie