Italynet

Hotel Gioia Tauro, Agriturismo Gioia Tauro, Bed and Breakfast Gioia Tauro

Italia

ricerca

Gioia Tauro

Comune che si trova in Calabria, in provincia di Reggio Calabria  con 18.500 abitanti. Gioia Tauro è il porto italiano che movimenta più merci in container, prima di Genova e La Spezia; occupa il terzo posto in Europa nella classifica dei porti contenitori ed il primo nel Mediterraneo. L'economia è legata principalmente al turismo balneare ed al porto commerciale.

Storia

Le origini del borgo sono molto antiche ma la data della sua fondazione è ancora oggi oggetto di studio. Centro di antiche origini, Gioia discende dall'antica Matauro, fondata dai locresi. Ebbe un periodo di splendore ai tempi della Magna Grecia, ma poi decadde e scomparve invasa dalle paludi. Fu per molto tempo un piccolo villaggio di pescatori che viveva appunto, del ricavato del pesce e conduceva una vita grama tra le paludi che infestavano la zona. Fu in quella zona che gli eserciti angioini accamparono e, più volte, si scontrarono durante il periodo della guerra che seguì ai Vespri Siciliani. Fu nella piana di Gioia che nel 1503 si combattè la  decisiva battaglia tra Francesi e Spagnoli per il predominio di quella parte d'Italia: la sorte favorì gli Spagnoli che superiori per numero, lungo le sponde del Petrace, diedero sonora lezione ai Francesi, restando poi per parecchi secoli, i dominatori di quei territori. Comandava le truppe un valoroso condottiero, il gran capitano Consalvo di Cordova. Proprio nel periodo della dominazione spagnola Gioia raggiunse il massimo della popolazione con 1280 abitanti nel 1545, ma ritornò poi a diminuire di numero sensibilmente per le frequenti incursioni piratesche. Fu distrutta anche dal famoso terremoto del 1783, ma i suoi danni, proprio perchè a quei tempi era un piccolo villaggio, risultarono esegui se messi a confronto con quelli dei paesi che la circondavano e la circondano. Nel 1802 contava solo 400 abitanti. Di questo suo secolare stato anemico va ricercata la causa nelle sempre mai abbastanza deprecate incursioni piratesche, ma anche, senza dubbio, nella malaria che infestava le paludi di quella vasta piana.
Dichiarata zona malarica, infatti, dopo la costruzione del regno d'Italia, la Piana risorse a nuova vita solo nel 1930, quando con una razionale bonifica si imbrigliarono i corsi dei fiumi e dei torrenti che l'attraversavano e si prosciugarono centinaia e centinaia di ettari di terreni.

Da vedere

Monumento a Papa Giovanni XXIII - ad Angelo Roncalli, Papa Giovanni XXIII, è stata eretta una statua in bronzo. Il monumento si trova accanto all'ingresso principale del Duomo.

Monumento ad Antonio Barone - la stele di marmo con il busto in bronzo di Antonio Barone rende omaggio all'abnegazione e alle virtù dell'eroico gioiese. Si trova nella piazzola di fronte la Chiesa di Sant'Antonio (Piano delle Fosse).

Monumento al Marinaio - una nave e un'ancora stilizzata, con in alto due gabbiani, ricordano i marinai gioiesi morti in mare.

Chiesa dell'Immacolata - costruita nei pressi della locale stazione ferroviaria, risale ai primi anni del Novecento. Di gusto semplice è formata da una sola navata. Sulla facciata, proprio sulla porta d'ingresso, si nota un affresco. La torre campanaria, cuspidata, ha aperture ad arco e una croce in alto.

Chiesa della Sacra Famiglia - si trova nel quartiere Mazzagatti ed è di recente costruzione. Il moderno edificio sacro è illuminato da vetrate artistiche.

Chiesa di Maria Santissima di Portosalvo - situata alla Marina è stata realizzata di recente, dopo l'abbattimento della precedente chiesa, dedicata sempre alla protettrice dei marinai, che risaliva al 1948. Formata da un'unica navata semicircolare, ha il soffitto in legno con travi a incrocio. Al suo interno è custodita la statua della Madonna di Porto Salvo dipinta al naturale.

Chiesa di San Francesco da Paola - l'edificio sacro è stato costruito nel 1989. E' formato da un'unica navata a emiciclo. La copertura a vela ha una struttura in cemento armato a grande campata. Il portone d'ingresso è in bronzo con bassorilievi che riproducono momenti della vita di San Francesco, la Crocifissione, la Risurrezione di Cristo e alcuni momenti significativi per il quartiere in cui sorge la chiesa. Da segnalare le vetrate artistiche. All'interno è custodita una Via Crucis a bassorilievo.

Chiesa di Sant'Ippolito Martire - Duomo di Gioia Tauro - i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1930, fu aperto al culto tre anni dopo. La facciata, di gusto semplice, ha tre portali d'accesso. Al centro un rosone. Belle le dodici vetrate policrome realizzate da Giuseppe Niglia. L'interno si presenta trinavato e con tre absidi. Nella navata centrale, che ha un soffitto a capriate, si trova la statua di Sant'Ippolito Martire (Patrono della Città), in legno, risalente al XVI secolo e le reliquie di San Pacifico. La chiesa, inoltre, custodisce un crocifisso ligneo, un quadro raffigurante la Vergine del Rosario e la statua di Sant'Andrea. Di pregio le tele della Madonna del Carmine e del martirio di Sant'Ippolito, quest'ultima opera di un anonimo pittore del XIX secolo.

Come arrivare

In auto: percorrendo l 'Autostrada A3  Salerno - Reggio di Calabria, uscita autostradale di Gioia Tauro.

In treno: Stazione Ferroviaria di Gioia Tauro.

In aereo: aeroporto di Reggio di Calabria, Aeroporto di Lamezia Terme.

Tipologie