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Mammola

Comune della Calabria, in provincia di Reggio Calabria, con 3.389 abitanti e ha una superficie di 8,2 kmq. Fa parte del Parco dell'Aspromonte. Confina con i comuni di Grotteria, Siderno, Canolo, Agnana Calabra, Cinquefrondi, San Giorgio Morgeto, Giffone e Galatro. Sorge a 240 metri sul livello del mare.

Storia

Le origini sono molto anche e, grazie ad alcuni ritrovamenti archeolgici, possiamo farle risalire al periodo della dominazione greca. Il nome del paese appare per la prima volta tra il XII e il XIII secolo quando in un documento, tra i beni del monastero, appare la dicitura Mammula. Nel 1232, inoltre, si parla      di un certo Rogerius de Mammula. Le vicende feudali del centro sono collegate      alla baronia di Grotteria. Appartenente prima a Giovanni Ruffo (1283), passò poi a Ruggero di Lauria (1303), ad Anselmo Sabrasio (1309), a Raimondo del Prato (fino al 1342) e alla famiglia Luna fino al 1400, Fu poi la volta dei Caracciolo di Gerace (fino al 1455), dei Correale (fino al 1501) e, infine,      dei Carafa (fino al 1540). Proprio sotto la signoria dei Carafa Mammola fu elevata a capoluogo di baronia comprendente anche il feudo di Agnana.  Il feudo passò poi agli Aragona d'Ayerbe (fino al 1592), alla famiglia      Joppolo (fino al 1677), agli Spina (fino al 1735) e ai Barreca (fino al 1748).      I De Gregorio, infine, lo detennero fino all'eversione della feudalità (1806).      Nel 1799, in seguito al riordino amministrativo imposto dal generale Championnet,      Mammola fu compresa nel cantone di Roccella Jonica. Durante il dominio francese,      con legge del 19 gennaio 1807, il paese fu elevato a Università e assegnato      al governo di Grotteria. Da quest'ultima si distaccò con decreto del 3 dicembre      1847 quando venne eletta a circondario. Nel periodo successivo, contraddistinto      dagli aneliti di libertà, contro i soprusi e le tirannie, che percorrevano      l'Italia e la Calabria, anche Mammola partecipò ai moti di ribellione contro      i Borboni, che erano tornati al potere dopo i francesi. Infatti alcuni mammolesi      presero parte attiva alla lotta risorgimentale fondando e partecipando a sette      carbonare e a circoli liberali. I testimoni più illustri di questo periodo      sono: Francesco Ferrari incarcerato per lungo tempo e poi decapitato a Reggio      Calabria ed il filosofo e scrittore Don Antonio Albanese che per amore della      libertà rifiutò una cattedra d'insegnamento e preferì il carcere piuttosto      che gli onori offerti dai Borboni. Dopo l'unità d'Italia      seguì un fase storica segnata da una forte recessione economica che costrinse      i mammolese, ma tutto il meridione in generale alla miseria e a difficoltà      di ogni genere.  L'arretratezza economica durata a lungo,      le mancate risposte del governo centrale fecero nascere un altro fenomeno      sociale rilevante che coinvolse tutto il meridione e che dissanguò dal punto      di vista demografico anche Mammola.

Da vedere

Museo di Arte Moderna - fondato dal famoso pittore Nik Spatari, che ogni anno richiama centinaia di artisti di tutte le parti del mondo per partecipare a mostre ed ad altre iniziative culturali di grande pregio e di notevole spessore. Nel Parco Museo Santa Barbara si possono ammirare numerose sculture di artisti famosi, è di Spatari il più importante capolavoro: “Il Sogno di Giacobbe”.

Santuario di San Nicodemo - vissuto nel Sec.X, fondatore dell’omonimo Monastero sul monte Kellerano (Cellerano), a tre Km del Passo della Limina, il Santuario ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte ed è punto di riferimento storico, religioso e spirituale, da moltissime persone, essendo considerato tra i più importanti Santi della Calabria. 

Chiesa Matrice - di antica fondazione e con all'interno opere di artisti locali.

Monastero di San Nicodemo - fondato dallo stesso santo da cui prende il nome.

Come arrivare

In auto: Strade: - A3 SA-RC svincolo Rosario, Strada Grande Comunicazione Jonio - Tirreno (Rosarno-Gioiosa) uscita Mammola; - dalla SS Jonica 106 (E90), S.G.C. Jonio - Tirreno uscita Mammola; - dalla SS. 281 Marina di Gioiosa Ionica - Rosarno.

In treno:  - FS a lunga percorrenza Stazioni di Rosarno (sul Tirreno); - Stazione di Marina di Gioiosa Ionica (sullo Ionio).

In aereo: - Aeroporto di Reggio di Calabria e di Lamezia Terme.

Tipologie