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Marina di Gioiosa Ionica

E un comune della Calabria in provincia Reggio Calabria con 6.516 abitanti e ha una superficie di 15,9 chilometri quadrati. Sorge a 10 metri sopra il livello del mare. Si affaccia sul mare Jonio. La produzione agricola di questo paese si basa prevalentemente su arance, olive, grano, vigne, mandarini, meli, mandorle, limoni e tanti altri. Il clima a Marina di Gioiosa Jonica è particolarmente gradevole tutto l'anno con rare precipitazioni. La stagione migliore va da Aprile ad Ottobre, con temperature medie tra i 20 e i 30 gradi centigradi, l'estate comunque è lunga e calda, resa piacevole dalla brezza marina.

Storia

Sorge in epoca romana, con la denominazione di Romechium, il teatro del II sec. d. C. ne è una testimonianza. La storia di Marina di Gioiosa Ionica è strettamente intrecciata con la storia di Gioiosa Ionica, di cui costituiva una frazione fino al 1948, anno in cui essa si staccò formando un comune autonomo. Le sue origini risalgono perciò alle colonizzazioni greche del VI secolo a.C. della Magna Grecia. Nel 210 a.C. tali colonie passarono sotto il dominio romano. Secondo alcune ricostruzioni risale al periodo romano la creazione di un borgo, Romechium, situato lungo la costa tra Locri e Roccella, nella posizione corrispondente alla attuale Marina di Gioiosa Ionica. Esso sopravvisse fino al X secolo, quando le coste calabro-ioniche furono oggetto di devastazioni e saccheggi provocate dalle incursioni arabe. A testimonianza delle queste vicende passate, rimangono ancora oggi, a Marina di Gioiosa Ionica, i ruderi del Teatro Romano e la Torre Borraca, che si presume costruita in età bizantina a difesa dalle incursioni arabe. A seguito di queste distruzioni, la popolazione superstite si spostò nell'entroterra, tra il torrente Torbido e le zone collinari a ridosso della costa, e fondò un nuovo borgo: Mystia. Ma nel 986 Mystia fu distrutta dalle incursioni Saracene, costringendo la popolazione a rifugiarsi in una zona ancora più distante dalla costa, a ridosso di uno sperone roccioso che offriva maggiore difesa e dove nacque il nuovo borgo di Mocta Geolosia, da cui tra origine l'attuale Gioiosa Ionica. Lo spostamento della popolazione verso l'entroterra fu anche provocato dal flagello della Malaria che gravava sui territori costieri, a causa dei dissesti idrogeologici e il conseguente impaludamento dei territori costieri calabresi. La malaria rimarrà a segnare lo sviluppo economico e sociale di tutti i territori costieri della fascia ionica calabrese fino ai primi del '900, ma sarà definitivamente debellata solo dopo la Seconda guerra mondiale. Nei secoli successivi alla fondazione di Mocta Geolosia, la Calabria registrò il succedersi delle diverse dominazioni: Normanna, Sveva, Angioina e Aragonese. Nel XVI secolo, durante il dominio aragonese, nella costa calabra si ebbe una riprese di incursione piratesche, questa volta dovute ai turchi. La ripresa degli insediamenti costieri si ebbe a partire dal XVIII secolo, con un piccolo nucleo di abitazioni costituite da casupole di pescatori e dalle residenze estive dei nobili di Gioiosa. Il ripopolamento di Marina di Gioiosa Ionica ebbe un forte sviluppo a partire dal 1875 con la costruzione della Ferrovia Jonica e della relativa stazione, divenendo Marina di Gioiosa Ionica il polo degli scambi commerciali di tutto il territorio a ridosso della vallata del torrente Torbido.
Col primo dopo-guerra, ma soprattutto a partire dal secondo dopo-guerra, la sua popolazione è stata fortemente coinvolta dai flussi migratori, soprattutto verso Stati Uniti e Canada. Tale fenomeno, comune a tutta la Calabria, ha condizionato con un trend negativo la crescita demografica del territorio. Tuttavia, a differenza di molti altri paesi dell'entroterra calabrese che stanno tuttora assistendo a tale fenomeno di depopolamento, a partire dagli anni '70 il territorio di Marina di Gioiosa Ionica è stato interessato da un fluddo migratorio di verso opposto, di spostamento della popolazione dall'entroterra verso le località poste a ridosso della costa, portando ad una nuova fase di crescita della popolazione residente.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale di Marina di Gioiosa Jonica - è dedicata a San Nicola di Bari. E' stata inaugurata nel 1932, in sito più centrale dell'abitato civico rispetto all'ubicazione dell'antica chiesetta intitolata a San Nicola a Mare. L'edificio sacro è a tre navate, molto arioso e capiente. La facciata, dal vasto sacrato e con portale decorato da ampia arcata rabescata a stucco, è dominata da tre vetrate (realizzate nel 1999), raffiguranti, quella centrale, una colomba, simbolo dello Spirito Santo, e il logo del Giubileo dell'Anno 2000, le due laterali, una l'immagine della Madonna del Carmine e l'altra del Patrono San Nicola di Bari. L'interno conserva statue di un certo pregio artistico, alcune tele di ottima fattura e opere in bronzo dell'artista sidernese Giuseppe Correale (mensa, ambone e tabernacolo).

Teatro romano - l'edificio ha forma semicircolare ed è realizzato in un terreno pianeggiante, perciò la cavea è costituita da una serie di bassi muretti su cui si appoggiano lastre di pietra di terracotta. Il muro di pulpitum, che sorreggeva il palcoscenico, è articolato da nicchie semicircolari e rettangolari alternate, fiancheggiate da due scalette in vista. Il Teatro romano ha un particolare interesse archeologico perché è uno dei più significativi esempi di transizione fra il teatro greco e quello romano; esso rappresenta più fasi costruttive: è allo studio la fase d'impianto, mentre è certo un rifacimento nei primi secoli dell'impero.

Torre Galea - è una residenza feudale che si trova nell'omonima località, a circa due Km dal centro del paese; la contrada Galea in origine era chiamata Abbate Henrico; essa prese il nome attuale intorno al 1534, quando il Marchese di Castelvetere e signore di Motta Gioiosa, Giambattista Carafa fece costruire una imbarcazione per l'imperatore Carlo V. L'edificio è a pianta quadrangolare con due torri semicilindriche situate agli spigoli Nord e Sud, con beccatelli in pietra alla sommità; l'interno presenta tre ambienti sovrapposti, con altrettanti ambienti minori nel corpo della torre Sud ed una scala a chiocciola nella torre Nord; è accessibile da un ponte di legno, che un tempo doveva essere mobile.

Torre del Cavallaro - e situata nel centro abitato di Marina di Gioiosa Jonica, vicino al mare nei pressi della stazione ferroviaria. Fu edificata nel XVI secolo usando, pare, materiale del vicino teatro romano e fu restaurata nel corso del Settecento. In passato è stata chiamata anche torre Borraca e torre Spina. Faceva parte, insieme alle torri Galea ed Elisabetta, del sistema di avvistamento predisposto a difesa della costa voluto dal viceré Don Pedro di Toledo. La fortezza con coronamento a merli è dotata di una monofora con arco a tutto sesto. La struttura muraria presenta dei fori cosiddetti "da ponte" ed è suddivisa in due parti: troncoconica alla base, utilizzata come deposito, e cilindrica in alto dove si trovava la sala della guardia. Al centro corre un cordolo formato da intonaco e piccole pietre irregolari.

Come arrivare

In auto: autostrada A3 Salerno - Reggio di Calabria, uscita Rosarno, poi  Strada di Grande Comunicazione per Marina di Gioiosa Jonica. Superstrada jonica 106

In treno: Linea jonica - Stazione di Gioiosa jonica.

In aereo: aeroporto di Lamezia Terme aeroporto di Reggio di Calabria, entrambi a 50 minuti.

In porto turistico: Roccella Ionica a 5 chilometri.

Tipologie