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Colle di Tora

Colle di Tora e un comune montano, in provincia di Rieti conta 383 abitanti e ha una superficie di 14,2 chilometri quadrati per una densità abitativa di 26,97 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 542 metri sopra il livello del mare. L'economia è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione romana. A partire dall'XI secolo fu proprietà dell'Abbazia di Farfa, per passare poi nel secolo XIII sotto il controllo della potente famiglia dei Brancaleoni di Romania. Alla fine del 1500 la signoria su Collepiccolo passò alla famiglia Orsini del ramo di Castel Sant'Angelo e, nel 1634, il feudo venne venduto da Maerbale Orsini al principe Marcantonio Borghese. La nobile famiglia romana dei Borghese governò il castello fino al 1816, anno in cui don Camillo Borghese rinunciò ai suoi diritti feudali su Collepiccolo. Il nome originario fu cambiato in quello attuale, Colle di Tora, solo nel 1864. Il lago artificiale su cui si affacciano le caratteristiche case bianche dell'abitato, fu creato negli anni '30 dallo sbarramento del fiume Turano, nascondendo sotto la sua superficie, che copre circa 500 ettari e si estende per 10 Km di lunghezza, la splendida valle fino ad allora utilizzata soprattutto per la coltivazione della vite, del lino e della canapa. Purtroppo la costruzione del bacino artficiale, oltre ad aver trasformato radicalmente il paesaggio e apportato pesanti ripercussioni sull'economia locale, ha causato anche la perdita di una parte dell'ingente patrimonio archeologico della zona, caratterizzata da numerosi resti di età romana, alcuni dei quali, come un'importante lapide recante una dedica all'imperatore Caracalla, rinvenuti nei dintorni.

Da vedere

Chiesa di santa Anatolia - di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali.

Bellezze naturalistiche - è possibile ammirare grazie a piacevoli passeggiate nella natura incontaminata.

Chiesa di S. Lorenzo - edificio parrocchiale sito all'interno del paese.

Abbazia di Farfa - e un piccolo borgo, un grande ricordo. Numerosi reperti archeologici antichi e recenti confermano la tradizione che dove oggi sorge l'Abbazia esistesse un tempo un santuario alla dea Vacuna ed una villa. Un sarcofago, riadoprato nel Medio Evo per sepoltura dell’Abate Berardo, ed un puteale con battaglie di Amazzoni, sono ora nel Museo di Perugia. Recentemente è tornato alla luce un magnifico sarcofago romano con scene guerresche, molto ben conservato, anch'esso forse servito per la sepoltura dei monaci. Nella parte superiore della facciata, tolto l'intonaco, si possono oggi osservare quattro frammenti di sarcofagi pagani e cristiani usati nel sec. XV come materiale di costruzione. Dunque la fede cristiana è ben presto professata anche a Farfa.

Come arrivare

In auto: e dista da Rieti 33 Km.

In treno: stazione più vicina: Carsoli.

Tipologie